Parolacce, insulti e volgarità: la Rai dà scandalo. Arriva la strigliata

Un weekend di parolacce, insulti, volgarità omofobe e razziste: la TV di Stato dà scandalo. Ci vorrebbe un intervento come quello di Pier Silvio Berlusconi

Un weekend destinato a far riflettere in casa Rai. Non solo per quanto riguarda gli ascolti, con Mara Venier quasi raggiunta dalle soap di Canale 5, ma anche e soprattutto per i contenuti che hanno probabilmente influenzato questi numeri. Dall’uscita folle di Vittorio Sgarbi proprio a Domenica In, in cui sosteneva che "Quelle del 2000 sono tutte tr**e" davanti alla figlia Evelina (classe 2000) fino a Lucia Annunziata, che non è riuscita a trattenere un "ca**o!" in diretta sbottando contro la Ministra Roccella a Mezz’ora in più, oltre ai vari fuochi d’artificio regalati da Claudio Lippi ospite di Francesca Fialdini a Da noi… a ruota libera tra razzismo e omofobia. Un fine settimana circense che potrebbe far rivedere alcune cose in casa Rai, magari ispirandosi alla concorrenza Mediaset.

La "tolleranza zero" di Pier Silvio Berlusconi in Rai

La nuova linea dura indetta da Pier Silvio Berlusconi al Gf Vip sta iniziando a dare i suoi frutti. Certo, non mancano le vittime: Edoardo Donnamaria e Daniele Dal Moro, su tutti, squalificati dal reality di Signorini dopo reiterati comportamenti sopra le righe tra volgarità e violenze verbali (e non). Dopo l’ira dell’AD Mediaset di fronte a una puntata con "troppe parolacce", di cui annullò personalmente la replica dello scorso 3 marzo, a Canale 5 si è infatti iniziata a respirare un’atmosfera nuova. Un’aria che forse raggiungerà anche i vertici Rai, dal momento che dopo la domenica di fuoco della giornata di ieri c’è sicuramente qualcosa da rivedere. Dal "solito" Vittorio Sgarbi, questa volta però in versione da brividi con quel "sono tutte tr**e" al "ca**o" di Lucia Annunziata fino agli incredibili scivoloni di Claudio Lippi, che prima parla di "primati" davanti a un ragazzo coi capelli afro e poi "scherza" sul sesso di Cristiano Malgioglio. Il tutto in attesa della nuova puntata di Belve, dove tradizionalmente non mancano altri tasselli. La zero tolerance di Pier Silvio Berlusconi potrebbe dunque essere d’ispirazione per le reti Rai, altrimenti si corre il rischio di far diventare il Gf Vip un programma culturale.


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