Eurovision 2025 nel caos, sputi sulla cantante israeliana (e gesto orribile): la parata finisce malissimo

Yuval Raphael, cantante che rappresenterà Israele nella gara al via domani, è stata avvicinata sul Turquoise Carpet in maniera intimidatoria. Ecco tutti i dettagli.

Tommaso Pietrangelo

Tommaso Pietrangelo

Giornalista

Autore, giornalista, cantautore. Laureato in Letterature Straniere, è appassionato di cinema, poesia e Shakespeare. Scrive canzoni e ama i gatti.

Momenti di tensione alla parata di presentazione dell’Eurovision Song Contest 2025. Sul celebre Turquoise Carpet, mentre le 37 delegazioni coinvolte sfilavano, è stata infatti attaccata con gesti irripetibili l’artista Yuval Raphael. La cantante rappresenterà Israele nella competizione, ed è nota per essere stata una delle sopravvissute all’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, al festival Supernova. Ma diversi manifestanti pro-Palestina, nel corso della presentazione tenutasi a Basilea, hanno deciso di prendere di mira Raphael, fino ad avvicinarsi alla ragazza con sputi e mimando gesti violenti. Inevitabile, quindi, la scelta della delegazione israeliana di sporgere subito denuncia. Ecco tutti i dettagli qui sotto.

Eurovision 2025, il gesto choc contro l’israeliana Yuval Raphael

Nel mezzo dei festeggiamenti più genuini, sul celebre tappeto turchese degli Eurovision, si è consumata purtroppo una triste vicenda. Politica e musica si sono intrecciate, mentre le 37 delegazioni coinvolte nello show venivano accompagnata a Basilea da tram e autobus d’epoca, in una sorta di carnevale felice (tra percussionisti, fan in delirio, suonatori di corno alpino e gruppi techno). Ed è in questo contesto, apparentemente pacifico, che un gruppo di manifestanti ha iniziato a sventolare bandiere palestinesi. Esponendo poi diversi cartelli di protesta (ad esempio, "Nessun applauso per il genocidio" e "Cantiamo mentre Gaza brucia").

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A seguire, l’artista 24enne Israeliana Yuval Raphael è stata raggiunta da fischi e insulti ripetuti. Finché un uomo non si è avvicinato al carro della cantante, ha sputato in direzione della ragazza e infine ha mimato il gesto della gola tagliata. A seguito di questo spiacevole incidente, la delegazione israeliana ha poi deciso di sporgere immediatamente denuncia.

Le controversie legate alla partecipazione di Israele all’Eurovision

L’incidente che ha coinvolto Yuval Raphael è solo l’ultimo di una serie, a testimonianza della tensione crescente e delle proteste che hanno accompagnato la delegazione israeliana fin dall’inizio. La cantante, sopravvissuta all’attacco di Hamas del 7 ottobre, porterà sul palco dell’Eurovision la sua canzone "New Day Will Rise", che ha al centro un messaggio di apertura e solidarietà. Ma in molti si sono opposti fermamente alla partecipazione di Israele al concorso, per via di quanto sta accadendo ancora oggi nella Striscia di Gaza.

Nei giorni scorsi, oltre 70 ex partecipanti all’Eurovision Song Contest hanno firmato una petizione per chiedere a chi organizza la kermesse canora di escludere di Israele, come era stato fatto nel 2022 per la Russia dopo l’attacco all’Ucraina. Lo stesso vincitore del Contest 2024, l’artista svizzero Nemo, si è inoltre espresso contro la presenza del Paese israeliano: "Le azioni di Israele sono fondamentalmente in contrasto con i valori che l’Eurovision afferma di sostenere: pace, unità e rispetto dei diritti umani". Ora però, la conferma della partecipazione di Yuval Raphael ha scatenato orde di manifestanti alla vigilia dell’evento canoro più atteso del momento.


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