Eurovision 2025, Lucio Corsi affossato: la quota (spizzante), esplode la polemica

La gara per eleggere la migliore canzone d'Europa è alle porte. Occhi puntati sul fenomeno Tommy Cash. Ma anche il cantautore italiano potrebbe sorprendere. Ecco i dettagli.

Tommaso Pietrangelo

Tommaso Pietrangelo

Giornalista

Autore, giornalista, cantautore. Laureato in Letterature Straniere, è appassionato di cinema, poesia e Shakespeare. Scrive canzoni e ama i gatti.

Lucio Corsi
Fonte: RaiPlay

Con il countdown partito e i riflettori accesi su Basilea, l’Eurovision Song Contest 2025 si prepara a incendiare le classifiche e i televisori di mezzo mondo. Dal 13 al 17 maggio, 37 nazioni sfideranno a colpi di note e coreografie la Svizzera, paese ospitante, in una maratona musicale tra ballate emozionanti, hit da discoteca e performance fuori dagli schemi. Tra favorite dai bookmaker e outsider, il quadro è già ricco di colpi di scena: dalla Svezia, regina dello show, all’Estonia con il fenomeno Tommy Cash. Passando per l’Italia che punta sul cantautore toscano Lucio Corsi, reduce dal secondo posto a Sanremo 2025. Ma con una quotazione che lascia perplessi i fan. Ecco i dettagli.

Chi vince Eurovision 2025, i big in pole position: Svezia, Francia e Finlandia

Se i pronostici fossero un oracolo, la Svezia avrebbe già vinto. KAJ, artista emergente con la canzone "Bara Bada Bastu", domina le scommesse a quota 3.25. Il brano, un mix di techno-pop e ironia dissacrante, ha conquistato il pubblico con testi giocosi e un ritmo che non perdona.

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La Francia, invece, risponde con Louane e "Maman", ballata dedicata alle madri che ha commosso l’Eurovision nationale. A quota 6.00, l’artista transalpina punta sull’eleganza e su una voce che ricorda Édith Piaf in chiave pop. Intanto, la Finlandia scommette sulla potenza di Erika Vikman e Ich Komme (quota 8.00), brano elettro-folk con cori epici e un vestiario che sembra uscito da Il Trono di Spade.

Tra i sorvegliati speciali spicca poi l’Estonia con Tommy Cash e "Espresso Macchiato" (13.00), tormentone satirico che strizza l’occhio agli stereotipi italiani. E anche l’Austria di JJ, ex tenore dell’Opera di Vienna, che mescola aria classica e pop in "Wasted Love" (15.00). Israele, infine, porta in gara Yval Raphael con "New day will rise" (19.00), inno alla resilienza con un testo autobiografico che ha già fatto il giro dei social.

La scommessa dell’Italia su Lucio Corsi (ma è polemica sulla quota)

E infine c’è l’Italia, con Lucio Corsi e il suo "Volevo essere un duro", brano che a Sanremo ha strappato applausi e un secondo posto meritatissimo. Ma che all’Eurovision viaggia solo a quota 34.00. Un dato che fa storcere il naso a molti fan, considerato il talento del cantautore toscano. Lo stile di corsi è un mix di rock, pop e sperimentazione, con testi profondi che raccontano fragilità, aiutati da un pizzico di ironia.

La scelta di mandare Corsi a Basilea, dopo il passo indietro di Olly, è parsa a tutti logica e potenzialmente vincente. Eppure le quote dicono altro. E c’è rischio che ancora una volta il nostro Paese resti a bocca asciutta. Soltanto la finale dell’Eurovision di sabato 17 maggio potrà darci una risposta definitiva in merito.


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