"Subumano", "cretino" e licenziamenti lampo: le accuse a Myrta

Emergono nuovi (presunti) dettagli sul comportamento della giornalista negli studi di L'aria che tira: parole insultanti, cacciate in tronco e richieste assurde

Myrta Merlino
Fonte: screenshot

Continua l’escalation di tensione in casa La7 per la vicenda Myrta Merlino. Il comunicato sindacale dell’RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) della rete diretta da Urbano Cairo ha infatti attaccato apertamente (e pesantemente) la conduttrice e giornalista per i suoi "comportamenti incivili e maleducati" nei confronti dei lavoratori, dando il là a una serie di accuse riguardanti il clima tossico e quasi tirannico negli studi de L’aria che tira. Tra richieste assurde, insulti, licenziamenti e atteggiamenti a dir poco sopra le righe, scopriamo tutto quello che sta emergendo nelle ultime ore, e che ha naturalmente suscitato l’ira della giornalista.

Lavoratori La7 contro Myrta Merlino: le accuse

Come anticipato, dopo il comunicato appeso al muro con il quale i lavoratori di La7 si sono scagliati contro Myrta Merlino, sono emersi ulteriori e numerosi retroscena sull’atmosfera pesantissima per la realizzazione de L’aria che tira. Come riferito da fonti anonime a Fanpage e riportato anche da Dagospia, alcuni dipendenti parlano di licenziamenti lampo – ben cinque addirittura in diretta – senza preavviso e rivolti anche a personale da più di vent’anni a La7. L’ultimo, stando alle voci, risalirebbe proprio a due giorni prima del comunicato.

E i licenziamenti potrebbero essere solo l’apice di un carattere a dir poco fumantino. Come raccontato sempre da Dagospia, nel corso degli anni Myrta Merlino si sarebbe resa protagonista anche di comportamenti folli nei confronti dei lavoratori. Da sceneggiate, sfuriate e atti di violenza – c’è chi parla addirittura del lancio di uno sgabello o di una spazzola in faccia al parrucchiere – si passerebbe a richieste extra-lavorative assurde: prenotare appuntamenti per la ceretta, visite dei cani dal veterinario e pure spalmarle la crema. Il tutto arricchito da appellativi feroci ("subumano", "cretino") o da un esigente battito di mani. Non ci sono naturalmente conferme ufficiali a riguardo (Myrta Merlino segue la linea dell’azienda del silenzio più totale) e, al momento attuale, è difficile stabilire il confine tra realtà e invenzione (o, più probabilmente, iperbole); resta il fatto che "l’aria che tira" a La7 non è certo delle migliori.


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