Caos Giletti, arrivano le dichiarazioni di Salvatore Baiardo

Dopo la smentita del conduttore riguardo alle indagini della Dia, l'uomo vicino al clan dei Graviano ha rilasciato un'intervista in cui attacca Non è l'Arena.

Letizia Bonardi

Letizia Bonardi

Web Content Editor

Content Editor e aspirante giornalista, appassionata di arte e libri con un amore per la scrittura scoperto quasi per caso.

Sono giorni difficili per Massimo Giletti che ieri, 13 aprile, si è improvvisamente trovato privato del suo programma, Non è l’Arena, che da sei anni conduceva ogni domenica su La7. Una decisione giunta dai vertici della rete di Urbano Cairo, di cui però non si conoscono ancora le reali motivazioni: c’è chi pensa ad un allontanamento del conduttore a causa del suo imminente ritorno in Rai, ma anche per i temi scottanti più volte affrontati in trasmissione, che hanno sollevato parecchie polemiche. E, dopo le voci (smentite) sul possibile intervento dell’antimafia, sono arrivate oggi le prime dichiarazioni di Salvatore Baiardo.

Non è l’arena chiude, le parole di Salvatore Baiardo

Ma cosa ha a che fare Baiardo, pregiudicato condannato per favoreggiamento e uomo vicino al clan dei fratelli Graviano, con Massimo Giletti? Quest’ultimo ha più volte ospitato Baiardo a Non è l’Arena, dove aveva addirittura previsto l’arresto di Matteo Messina Denaro. E, proprio nelle scorse ore, era emersa l’ipotesi che il programma sia stato chiuso a causa di un’indagine della Dia, che avrebbe interrogato Giletti per un presunto versamento di 30mila euro a Salvatore Baiardo. Voci, queste, che il conduttore ha immediatamente provveduto a smentire, e su cui il quotidiano Domani è tornato, sentendo direttamente la testimonianza di Baiardo. Quest’ultimo ha rilasciato infatti alcune dichiarazioni al giornale, parlando del compenso ricevuto da La7: "Mi hanno pagato alcuni gettoni di presenza, ma tutto è stato fatturato, è tutto regolare, nessun pagamento è avvenuto in nero. I miei rapporti con Giletti si sono incrinati per altre questioni". Parole, quindi, che supportano la versione di Giletti, il quale ha confermato che il suo ospite è stato pagato come qualunque altro ospite del suo programma, e non certo di tasca sua, con operazioni illecite.

Salvatore Baiardo e le minacce a Giletti

Parlando del suo rapporto – ora, a quanto pare, irrimediabilmente incrinato – con Massimo Giletti, Salvatore Baiardo ha poi rivelato: "Non andrò più a La7, ma sto scrivendo un libro perché ho scoperto cose assurde". Il riferimento è alle indagini della Dia sulle stragi di mafia del 1993, in cui sono coinvolti Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri. "Lunedì scorso sono stato ascoltato dalla procura dal dottor Tescaroli, e mi ha riferito che Giletti ha detto che gli avrei mostrato delle fotografie che ritraggono Berlusconi con Graviano e il generale Delfino. Non è vero, è falso, non gli ho mai fatto vedere queste foto". Quel che è certo, invece, è che Giletti viva sotto scorta ormai da anni, per le minacce ricevute proprio dal clan dei Graviano. Minacce di cui lo stesso Baiardo ha parlato a Domani, con una rivelazione spiazzante sul comportamento del giornalista: "Prima delle trasmissioni con Giletti c’era sempre un colloquio nel quale si parlava degli argomenti da affrontare. Durante la pausa di tre minuti in mezzo alla trasmissione è arrivato con un pezzo di carta con scritto "Dici in trasmissione che sono minacciato", e io come un cretino ho detto quelle cose che lui era minacciato a 360 gradi".


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