Jannik Sinner, bufera sul duetto con Andrea Bocelli: piovono accuse e stroncature
Bufera sul duetto che vede il numero 1 del tennis mondiale cantare insieme al tenore, con l'obbiettivo di fare beneficienza: tutte le assurde accuse

Jannik Sinner, re azzurro della racchetta, numero uno al mondo e orgoglio italiano, è ormai una stella che brilla ben oltre i campi da tennis. Il giovane campione è ormai, anche lui, un vero e proprio divo, e lo è con tutti gli onori, ma anche con tutti gli oneri che tale ruolo comporta. A iniziare, da quello di essere sempre, perennemente, esposto. Non solo a flash e telecamere, ma anche e soprattutto, alle critiche.
Se già da tempo i media sono entrati a gamba tesa nella sua vita privata e Jannik Sinner ha dovuto, volente o nolente, come tutti i divi, accettare una continua invasione della privacy, in questi giorni si starà forse accorgendo che la curiosità di cui è oggetto, non tocca solo le sue ipotetiche, ex o future fidanzate, ma letteralmente qualsiasi cosa faccia, compresa quella che appare non solo la più innocua, ma la più meritevole.
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Entra nel canale WhatsAppJannik Sinner: bufera sul duetto con Andrea Bocelli
Parliamo dell’iniziativa di beneficienza che ha visto Jannik Sinner al fianco di Andrea Bocelli, per raccogliere fondi a favore di un’associazione che aiuta bambini, madri single e famiglie socialmente fragili, in Italia e nel mondo. Per raggiungere questo obiettivo, si è pensato di coinvolgere il numero 1 del tennis mondiale, che è da sempre molto sensibile alle iniziative solidali, in un modo inedito.
Nasce così un brano, un duetto in cui cantano insieme Jannik Sinner e Andrea Bocelli, che si intitola "Polvere e Gloria". Una canzone nata quindi, non per chissà quale volontà di posizionamento o visibilità (che, come dicevamo, a Sinner non manca davvero al momento), ma per una classica "giusta causa", ovvero, cercare di sfruttare la propria popolarità per dare una mano a chi aiuta tante famiglie nel mondo.
Ma poteva anche il duetto canterino Sinner-Bocelli sfuggire ai fucili sempre puntati della critica? Certo che no, ed ecco qui che anche questa bella iniziativa diventa un "caso". "Un’operazione d’immagine tra cliché motivazionali e noia orchestrale. Poca musica e parecchi confusione nel ruolo del tennista nel progetto" scrive, impietosamente, il critico de Il Foglio, recensendo un brano che, probabilmente, non è nato pensando di scalare le classifiche ma, appunto, nel solco delle iniziative solidali che spesso si fanno pensando di tramutare l’affetto dei fan in un aiuto concreto a chi ha bisogno. Sull’ "operazione di immagine", abbiamo già argomentato quanto possa essere superflua per Sinner al momento, che forse gradirebbe meno visibilità.
Se i critici, prendendo, come sempre, le cose un po’ troppo sul serio analizzano la qualità artistica di un’operazione di beneficienza, ancora più stonate sembrano le accuse di chi, vedendo Sinner accanto a Bocelli, vuole convincerci che 2+2 =3 e, per chissà quale magica proprietà, il tennista avrebbe assorbito accanto al cantante, anche le sue idee politiche, peraltro apertamente dichiarate in più situazioni. In questo mondo infernale devoto alla polarizzazione, se una persona tifa per l’Inter non può lavorare o andare a mangiarsi una pizza con uno che tifa per il Milan? Chi critica e accusa, frequenta solo e unicamente persone che la pensino come lui? Il tutto premettendo che non sappiamo come la pensi Sinner in termini di schieramento politico, ma lanciare un’accusa sul fatto che abbia voluto partecipare a un’iniziativa di beneficienza, accanto a uno dei cantanti più famosi del mondo e ne abbia sposato gli ideali non avendo nessuna prova di quest’ultima parte suona veramente pretestuoso.
Ma tant’è, questa è la popolarità, e nemmeno il più grande fenomeno della storia del tennis italiano è esentato dal dover passare sotto le sue forche caudine.