Un posto al sole razzista: scandalo per la frase del protagonista

Polemiche per una battuta del personaggio di Otello: "Quelli sono due rabbini, due sciacalli". Insorge il Centro di documentazione ebraica, poi il chiarimento

"Quelli sono due rabbini, due sciacalli" è la frase incriminata che ha fatto scattare la polemica attorno alla puntata andata in onda lunedì 20 marzo 2023 di Un posto al sole su Rai 3. La "battuta" ha infatti scatenato lo sdegno e fatto gridare allo scandalo. Allarme che, dopo alcuni accertamenti, sembra essere rientrato. Ecco cos’è successo nella storica soap Rai.

Un posto al sole: la battuta antisemita

"Tu hai sbagliato a poterti fidare di uno come quello (…) Alberto Palladini è come Ferri: quelli sono due rabbini, due sciacalli" sarebbe la battuta bollata come antisemita. Nella scena si può vedere il personaggio di Silvia Graziani titubante e indecisa riguardo un’eventuale proposta per il suo Caffè Vulcano in ormai netta crisi economica. Scenario che non aiuta a scagionare la frase incriminata, avvicinandosi anzi ad alcuni luoghi comuni e stilemi vicini all’antisemitismo: il consiglio del padre Otello a Silvia è infatti quello di non fidarsi dei due "rabbini" e "sciacalli" che potrebbero approfittare della sua attuale situazione. Curiosità (che non aiuta), nei sottotitoli veniva omessa la parola. Di lì la polemica che diventa subito un caso per Un posto al sole.

Gli sceneggiatori della popolare soap italiana, la Rai e la produzione Fremantle hanno subito chiarito che la parola non era "rabbini", bensì "vampiri", in uno scambio tanto fuorviante quanto pericoloso.

A scatenare l’indignazione era stato il Centro di documentazione ebraica di Milano, che aveva attaccato Un posto al sole per lo stereotipo del rabbino avaro. Lo stesso Cdec, dopo qualche ora, è stato però costretto a fare marcia indietro: "Un ascolto superficiale della scena incriminata ha spinto il nostro ufficio a segnalare l’episodio sul sito web. Da un controllo più accurato, verificato anche con gli sceneggiatori della trasmissione, abbiamo potuto accertare che la parola – in effetti biascicata e mal interpretabile – era ‘vampiri‘ e non, come erroneamente scritto, ‘rabbini’. Siamo certi che l’antisemitismo e l’utilizzo inappropriato di espressioni riguardanti la religione ebraica sia estraneo alla cultura della trasmissione".

Un bello spavento per la Rai e il suo pubblico considerata la pericolosità della mal interpretazione, per fortuna rientrato.

La scena è visibile a questo indirizzo (al minuto 12:25 circa).


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