Selvaggia Lucarelli contro Ermal Meta: “Cantante forcaiolo” (e lui cita Barbara D’Urso)

La giornalista attacca il musicista, che aveva commentato lo stupro collettivo di Palermo inneggiando a ulteriore violenza (per poi fare dietrofront)

Pietro Guerrini

Pietro Guerrini

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Laurea in Lettere, smania di viaggi e passione per i cartoni (della pizza e della Pixar).

Selvaggia Lucarelli bacchetta Ermal Meta. La giornalista e opinionista si è scagliata contro il cantante di origini albanese, che aveva commentato i tragici fatti di cronaca di Palermo – lo stupro collettivo di una ragazza 19enne da parte di sette ragazzi avvenuto il 7 luglio scorso – con toni sopra le righe e inneggiando a rispondere alla violenza con la violenza. Selvaggia Lucarelli ha criticato duramente le parole di Ermal Meta, accusandolo di pubblicare immaturi "tweet forcaioli" che vedono ancora la violenza come punizione. Prima di fare un parziale dietrofront, il cantante ha risposto per le righe alla gionralista, citando anche Barbara D’Urso. Scopriamo cosa si sono detti.

Selvaggia Lucarelli contro Ermal Meta

"Lì in galera, se mai ci andrete, a ognuno di voi ‘cani’ auguro di finire sotto 100 lupi in modo che capiate cos’è uno stupro". Il tweet quantomeno sopra le righe di Ermal Meta sui tragici fatti di Palermo ha fatto rapidamente il giro del web, dividendo i fan, tra chi si è detto d’accordo con le sue parole e chi l’ha accusato di essere un "forcaiolo" e di inneggiare solo a ulteriore violenza, in una logica medievale. Tra questi, in prima linea, c’è stata Selvaggia Lucarelli: l’opinionista di Ballando con le stelle ha criticato duramente il pensiero del cantante e, in generale, la risposta della cronaca, in particolare modo de La Repubblica: "Cantanti che scrivono tweet forcaioli che manco i peggiori bandierini, giornali che li riprendono pure e poi la chicca: ‘Il popolo del web chiede giustizia’. Stupendo. Sembra una cronaca dell’inquisizione medievale".

Rispondere alla violenza con la violenza come punizione è stato ovviamente il primo oggetto di critica ("É esattamente l’innesco di molti femminicidi e stupri"), ma Selvaggia Lucarelli ha anche analizzato altre parole discutibili di Ermal Meta, che aveva sottolineato – in un contesto ben distante – l’importanza della capacità riproduttiva della donna ("Uccidi il futuro di una donna, la sua fiducia nel prossimo e nella vita. E senza quella fiducia comprometti la sua capacità un domani persino di avere figli. Questo compromette l’umanità intera") rispondendogli più o meno direttamente e ironicamente: "Oh ragazzi, non stuprate che poi danneggiate quella macchina da riproduzione chiamata donna. Compromettete l’umanità".

La risposta e gli attacchi

La risposta di Ermal Meta non è fatta attendere: il cantante è ricorso a un tweet di Selvaggia Lucarelli del 2022 – quando definì Barbara D’Urso "la mano della famiglia Addams" – e accusando la giornalista di essere tutt’altro che "paladina delle donne".

Dopo le polemiche, comunque, Meta ha fatto un piccolo dietrofront, raccontando di aver scritto i suoi tweet ancora in preda alla collera: "Quando subisci uno stupro quel dolore dura per sempre. Ciò che ho scritto è stato dettato dalla rabbia di un libero cittadino, il dolore non deve essere necessariamente personale per poterlo sentire".


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