Non è l'Arena, perché Massimo Giletti non parla: il retroscena

Nonostante la bufera mediatica che lo sta travolgendo, il giornalista non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito: colpa del contratto ancora valido

Letizia Bonardi

Letizia Bonardi

Web Content Editor

Content Editor e aspirante giornalista, appassionata di arte e libri con un amore per la scrittura scoperto quasi per caso.

Quello dell’improvvisa chiusura di Non è l’Arena da parte dei vertici di La7 è senza dubbio l’argomento più discusso di questi ultimi giorni. Tra le numerose ipotesi sui motivi di questa decisione, le voci (poi rivelatesi false) di un possibile intervento dell’antimafia e l’annuncio di uno speciale di Enrico Mentana sulla vicenda di Massimo Giletti, la notizia ha sollevato una vera e propria bufera mediatica. Una bufera, però, da cui il conduttore ha scelto di rimanere, almeno per il momento, ben lontano.

Massimo Giletti, silenzio stampa su Non è l’Arena

Erano in molti, infatti, ad aspettarsi che Massimo Giletti, dopo che il suo programma è stato sospeso senza preavviso, rilasciasse qualche dichiarazione in merito, chiarendo una volta per tutte cosa sia realmente successo e quali siano i motivi dietro la chiusura da parte di Urbano Cairo. Al contrario, però, il giornalista ha scelto di rimanere in silenzio, intervenendo esclusivamente su ciò che riteneva strettamente necessario. Per esempio, le voci secondo cui Non è l’Arena sia stato chiuso per un’indagine dell’antimafia, che avrebbe addirittura perquisito la casa del conduttore e lo studio del programma: in questo caso, Giletti ha smentito in prima persona la notizia. Ma questo è quanto. Il giornalista non ha infatti voluto parlare di quanto sta accadendo tra lui e La7 per la quale, comunque, "resta a disposizione".

E sono proprio queste ultime parole, presenti nel comunicato stampa con il quale La7 ha annunciato la chiusura di Non è l’Arena, a destare qualche sospetto. Stando a quanto rivelato da Dagospia, infatti, il silenzio di Massimo Giletti non sarebbe casuale. Urbano Cairo ha deciso di sospendere la trasmissione, ma non di cacciare il giornalista dalla propria rete, come appare ben chiaro dal comunicato; perciò, il suo contratto è ancora valido, almeno fino alla data di scadenza, prevista per la fine di giugno 2023. E, di conseguenza, Giletti avrebbe le mani legate: per evitare controversie giudiziarie, non può rilasciare dichiarazioni almeno fino al momento della scadenza. questo, forse, spiegherebbe il motivo per il quale il conduttore, finora, sia stato così evasivo riguardo alla bufera che lo sta travolgendo, limitandosi a poche parole di circostanza. Un atteggiamento, questo, che sembra voler mantenere a tutti i costi. Basti pensare alla foto di redazione con la quale tutti gli addetti ai lavori hanno detto addio a Non è l’Arena: Giletti si trova addirittura in fondo al gruppo, poco visibile; come se volesse, ancora una volta, rimanere in disparte.


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