Maria De Filippi nei guai: segnalazione all'Agcom

Un'associazione contro la violenza sulle donne contro una puntata del programma di Maria: rappresentata senza interventi una storia di sopraffazione e abusi

Inizio d’anno difficile per Maria De Filippi. Oltre al caso di Amici, che ha visto coinvolti 6 allievi in comportamenti molto gravi, puniti in trasmissione, la popolare conduttrice si trova a dover fronteggiare le accuse di un’associazione contro la violenza sulle donne e una segnalazione all’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, per una puntata di C’è posta per te.

Due giorni fa, la ong Differenza Donna aveva rivolto a Maria una lettera aperta firmata dalla presidente Elisa Ercoli, che recitava: "Esprimiamo stupore e preoccupazione, ma soprattutto una critica decisa allo spazio che la sua trasmissione, "C’è’ posta per te" andata in onda sabato, ha dedicato ad una vicenda che, a buona ragione, ha poi suscitato reazioni negative da parte di tanti spettatori".

Il riferimento era alla storia di Stefano e Valentina, una coppia sposata andata incontro a problemi per il tradimento di lei, a seguito di un’infatuazione. In trasmissione la donna era in cerca del perdono del marito ma, nel corso del racconto della loro relazione, erano emersi gravi episodi di sopraffazione, maltrattamento ed umiliazione. In base alla testimonianza di Valentina, Stefano l’avrebbe più volte insultata pubblicamente, sminuita, provocata e aggredita, anche per futili motivi e davanti ai figli.

Da qui le proteste dell’associazione: "Abbiamo visto anche noi le immagini di quello spazio e non possiamo che manifestarle grande disappunto. Normalizzare la denigrazione, la svalorizzazione e le violenze verbali di un uomo contro una donna all’interno di una relazione intima sono di per sé gesti gravissimi. Ma ancora più grave è dare a tutto ciò un contesto mediatico potente, capace di coinvolgere 4 milioni e mezzo di persone".

"Una puntata come quella da lei diretta – ha aggiunto la Ercoli – distrugge ore di chiarimenti telefonici, di risposte in chat a donne soggiogate dalla violenza, demolisce parole di forza e speranza date a ragazze sopraffatte da una cultura che appunto banalizza la gravità di vere e proprie violazioni dei diritti umani". Per concludere: "Le chiediamo, proprio in virtù della sensibilità che lei ha mostrato sul tema, di correggere pubblicamente il messaggio distorto che è stato dato".

Nella giornata di ieri, però, l’associazione ha fatto un passo in più, segnalando la puntata in questione all’Agcom con questa motivazione: "La trasmissione ha divulgato la storia di una relazione sentimentale connotata da sopraffazione, denigrazione e mortificazione dell’uomo sulla donna, rappresentando una dinamica misogina delle relazioni in assenza di qualsivoglia intervento correttivo da parte della conduttrice. Ciò per noi è molto grave in quanto ha riprodotto e legittimato in un vasto pubblico, quale è quello di un programma di prima serata del sabato, trattamenti inaccettabili che configurano, se abitualmente riprodotti nelle relazioni, reati molto gravi che offendono beni giuridici di rango costituzionale".

Si attendono ora sia la replica della De Filippi sia l’evoluzione della procedura di segnalazione, visto che l’Agcom ha la competenza di valutare e sanzionare la violazione dei principi riguardanti la corretta rappresentazione dell’immagine della donna nei programmi di informazione e intrattenimento.


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