Lazza, canta contro i napoletani e fa esplodere il web: le sue scuse (a metà). Anche la Rai nella bufera

Ieri, durante Roma-Milan, un video ha immortalato il rapper in atteggiamenti riprovevoli. Rabbia sui social e critiche ovunque. Bufera sulla Rai per l'audio. I dettagli.

Tommaso Pietrangelo

Tommaso Pietrangelo

Giornalista

Autore, giornalista, cantautore. Laureato in Letterature Straniere, è appassionato di cinema, poesia e Shakespeare. Scrive canzoni e ama i gatti.

Lazza
Fonte: RaiPlay

Un polverone enorme, un errore (ma andrebbe chiamato diversamente) che si ritorce gravemente contro il rapper Lazza. La sua colpa, ieri sera, è quella di aver intonato un coro contro i napoletani, durante la partita tra Milan (lui è tifosissimo) e Roma. Un paio di frasi urlate in coro, che per sfortuna del musicista sono state immortalate in un video. Il web, indignato, è insorto unanime chiedendo le scuse. Che sono arrivate, per carità, ma hanno convinto ben poco, per non parlare del fatto che sono state pubblicate via social solo stamattina. E intanto sulla Rai, come se non bastasse, si è abbattuta la polemica per il suono in telecronaca, sovrastato per un bel pezzo da cori altamente discutibili. Ecco qui sotto tutti i dettagli.

L’insulto di Lazza e le scuse a metà

"Napoletani, voi siete napoletani". Con questo poco fantasioso insulto, il rapper Lazza ieri sera è "scivolato" allo stadio. Forse trascinato dal troppo amore per il suo Milan, che stava perdendo e alla fine ha perso. Oppure per altri insondabili motivi. Ma nell’era dell’ubiquità dei cellulari, un video, puntuale, lo ha beccato sul fatto. Impossibile allora negare l’evidenza. Tanto che il musicista, apprezzatissimo da anni e conosciuto in tutta Italia dopo l’exploit di "Cenere" due Sanremo fa, è dovuto correre ai ripari via social.

Però, e qui sta il vero errore, forse, Lazza si è scusato solo in mattinata. Con un messaggio che tra l’altro, va detto, suona pochissimo come un post di scuse e molto come un "scusate la goliardata, ma siamo ragazzi". "Cari ricercatori del Male" ha esordito Lazza su Instagram, "che sono un appassionato di calcio come la maggioranza degli italiani non è un segreto, che sono tifoso del Milan come una parte (la più bella) di quegli appassionati non è certo un segreto! Ma da qui a costruire un caso su un semplice coro sulla perdita di tempo per lo più senza nessuna parola offensiva c’è un abisso!".

E ancora: "Amare una squadra di calcio non potrà mai farmi odiare nessuna città del mio paese! E chi pensa il contrario mi sa ha il cervello un ‘ troppo confuso’! Entrando nel dettaglio, i napoletani sanno bene la stima e l’affetto che provo per loro e tra noi c’è sempre stato un rapporto di ironia calcistica sano per il semplice fatto che come me amano la squadra della propria Città! E forse è proprio questo il bello! Detto questo, io faccio musica, non dimentichiamolo mai! Concludo rispondendo a tutti i miei amici Napoletani che da ieri mi stanno prendendo per il c**o. per il risultato… ebbene sì, sto ancora rosicando ahahahahah vi voglio bene".

I commenti del web contro Lazza

Ma i social, lo sappiamo, non perdonano. Tra ieri sera e oggi, infatti, contro Lazza sono piovute critiche feroci, talvolta purtroppo offensive, che hanno trasformato quanto accaduto in un vero e proprio caso. "Ma che schifo è Lazza che canta quei cori contro di noi napoletani? Un essere davvero miserabile, da non far più mettere piede a Napoli!", è il riassunto del pensiero di qualcuno. Altri, con meno aggressività, hanno ribadito comunque concetti simili: "Lazza si è dimostrato un perfetto cafone e maleducato. Cantare quelle schifezze contro un’intera città è da piccoli uomini. Che lo caccino via da Napoli!". Difficile capire se e quando sarà perdonato, il rapper. Non solo da Napoli ma da tutti gli italiani.

Le critiche alla Rai per il suono durante il match

Insulti a parte, altri cori hanno funestato la serata, in casa Rai. Perché per 30 minuti interminabili, sempre durante Milan-Roma, la telecronaca della partita su Rai 1 è stata sovrastata da cori di bassa lega, intonati dai soliti maleducati ultras (rossoneri, in questo caso). Poi i tecnici di Rai Sport sono riusciti a risolvere, per fortuna. Ma altre bordate sono arrivate anche contro il telecronista Lele Adani. Motivo? Il suo commento al match è stato giudicato troppo sbilanciato in favore del Milan, e quindi contro la Roma.

"Ogni volta che parla Adani metto il muto", ha sentenziato Marianella, a proposito, "una telecronaca così di parte non ce la meritavamo". Eppure eccoci qua. A fare i conti, oggi, con gli errori commessi solo ieri.


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