Gravity, claustrofobia e solitudine nella space opera in arrivo su Netflix: trama, cast, curiosità sul film
Sandra Bullock e George Clooney sono protagonisti di Gravity, thriller spaziale ad alto tasso ansiogeno e vincitore di 7 Oscar nel 2013

Su Netflix arriva in streaming il thriller spaziale Gravity, diretto da Alfonso Cuarón e con Sandra Bullock e George Clooney. Claustrofobia, assenza di rumori e pericoli mortali nella space opera vincitrice di ben 7 premi Oscar nel 2014. Alla sua uscita, il film è diventato un evento, calamitando tutti su di sé, scusate il gioco di parole, grazie alla sua impressione forza di gravità. A distanza di oltre 10 anni, Gravity diventa disponibile in streaming su Netflix ed è l’occasione buona per vederlo o riscoprirlo.
La trama di Gravity in streaming su Netflix con Sandra Bullock
Ryan Stone (Bullock) è una brillante ingegnera biomedica alla sua prima missione nello spazio. Ad accompagnarla tra le stelle c’è l’esperto Matt Kowalsky (Clooney), astronauta alla sua ultima camminata nel vuoto prima di andare in pensione. Durante una missione extraveicolare per riparare il telescopio spaziale Hubble, vengono avvertiti dal Controllo di Houston che un missile russo ha colpito un satellite in disuso. La reazione a catena ha causato un’ondata di detriti diretta a gran velocità proprio verso di loro. L’equipaggio dello shuttle comincia le operazioni per rientrare e mettersi in sicurezza, ma i resti del satellite li colpiscono prima del previsto, uccidendo tutti e lasciando Stone e Kowalsky alla deriva nello spazio. I due cominciano allora una disperata "corsa" verso la Stazione Spaziale Internazionale, la loro unica speranza per salvarsi da una morte altrimenti certa.
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Entra nel canale WhatsAppUn’esperienza, più che un film
Sorvolando sulle innumerevoli inesattezze scientifiche e su più di uno svolto di trama abbastanza inspiegabile, Gravity offre allo spettatore un’esperienza visiva che non molti film possono vantare. Merito senza dubbio della direzione di Alfonso Cuarón, primo messicano a vincere il premio Oscar per la miglior regia. Ma anche dell’ottima fotografia di Emmanuel Lubezki. Insieme, i due hanno creato numerosi lunghi piani sequenza, girando in condizioni mai tentate prima. Ogni inquadratura o movimento di camera ricrea l’assenza di gravità, più che simularla, portando il pubblico fisicamente dentro al film.
Sandra Bullock ha impiegato 6 mesi di duro allenamento fisico e mentale per portare in scena la sua Ryan Stone, una donna spezzata, ma in volo verso una nuova nascita. Accanto a lei un George Clooney dal sorriso beffardo e dall’umorismo di chi ne ha vista una più di tutti, che dona a Matt Kowalsky un carisma magnetico. Il terzo protagonista del film, infine, è lo spazio stesso, coi suoi silenzi che quasi rimbombano. Se volete riscoprire Gravity, o magari vederlo per la prima volta, lo trovate in streaming nel catalogo di Netflix.