Gianluca Vacchi perde 2 milioni di euro (ma sono tutti contenti)

La catena di kebab lanciata dell’ereditiere e imprenditore bolognese nel 2021 ha il bilancio pesantemente in rosso, ma i soci parlano di “perdite previste”

Pietro Guerrini

Pietro Guerrini

Content editor

Laurea in Lettere, smania di viaggi e passione per i cartoni (della pizza e della Pixar).

Non sono tempi facili per Gianluca Vacchi. L’ereditiere e imprenditore bolognese, dopo essere finito in una truffa online come "esca" inconsapevole, deve letteralmente fare i conti con la sua creatura: Kebhouze. La catena di kebab lanciata nel 2021 è infatti in perdita di 1,9 milioni di euro dopo due anni di attività. I soci di Vacchi, e in particolare Oliver Zon, l’ideatore del progetto, parlano però di "perdite previste", con la catena lontana dal fallimento e anzi pronta ad aprire nuove sedi in Italia. Scopriamo la storia di Kebhouze e capiamo perché si parla di un bilancio in rosso per la società di Gianluca Vacchi.

Gianluca Vacchi: cos’è Kebhouze

Bolognese, classe 1967, Gianluca Vacchi è salito alla ribalta come ereditiere e imprenditore, anche e soprattutto sui social, dove 22 milioni e mezzo di follower seguono i suoi balletti e la sua vita godereccia all’insegna del motto "Enjoy". Recentemente è stato anche protagonista di una serie Prime Video, Mucho Más, travolta dalle polemiche. Tra gli eredi della multinazionale bolognese di packaging IMA (di cui però non copre alcuna carica operativa), nel 2021 Vacchi è diventato socio maggioritario della Kebhouze Srl, comprandone il 70% per 2,1 milioni di euro.

La catena di kebab "fancy" lanciata nel dicembre del 2021 non è però mai decollata. Kebhouze ha aperto subito 21 negozi in Italia (uno anche a Ibiza), ma il concept da fast food non ha funzionato: prodotti sovrapprezzati, packaging colorati, marchi ovunque e, in generale, una spersonalizzazione del rapporto vis-à-vis che si può avere con il proprio "kebabbaro di fiducia", che nella maggior parte dei casi porta avanti un esercizio indipendente, non ha pagato. Nonostante le zone strategiche degli store (a Milano è in corso Buenos Aires, in Isola e anche sui navigli, per fare un esempio), l’attività ha stentato, ricorrendo anche a improbabili tentativi fusion tra kebab e pub irlandesi. Insomma, i kebab costano caro ai clienti ma rischiano di costare di più a Gianluca Vacchi.

La perdita di quasi 2 milioni

Per l’annata 2022 si parla di perdite vicine ai 2 milioni di euro per Kebhouze. Per la catena di kebab di cui Gianluca Vacchi è socio maggioritario, tuttavia, stando a quanto dichiarato dai suoi soci, non si può parlare di fallimento, anzi. L’ideatore del progetto Oliver Zion ha parlato di perdite previste, assolutamente in linea con quanto aspettato: "Sono per noi un fenomeno non imprevisto in linea con quelli che sono i processi di avviamento di una startup per un progetto che ha generato oltre 5 milioni di fatturato nel 2022 e che prevede di raddoppiare nel 2023".


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