Domenica In, Mara Venier contro gli haters: "Accusata di molestie". Renzo Arbore "bandito dalla televisione"

Nella puntata del Best Of di Domenica In, non mancano emozioni, lacrime e qualche risata con Tacconi, Verdone, Ricchi e Poveri e Renzo Arbore: cosa è successo

Rosanna Ilaria Donato

Rosanna Ilaria Donato

Web Content Editor

Laureata in Linguaggi dei Media, mi dedico al mondo dell’intrattenimento da 10 anni. Ho lavorato come web content editor freelance per diverse testate.

Nella prima puntata del Best Of di Domenica In, in onda su Rai Uno domenica 25 maggio 2025, Mara Venier ripropone le interviste a Renzo Arbore, Carlo Verdone, Stefano Tacconi, i Ricchi e Poveri, Francesco Gabbani e Serena Rossi. Ecco cosa è successo nel corso dell’appuntamento pomeridiano più seguito del weekend, tra emozioni, risate e musica.

Domenica In, puntata 25 maggio 2025: cosa è successo

Renzo Arbore è il primo ‘ospite’ del Best Of di Domenica In e si racconta tra gli inizi in radio e il proseguimento della carriera in TV. E in questo spazio "zia Mara" punta sul fatto che l’uomo si ritiene "uno scapolo convinto", ma Arbore sottolinea: "Facciamo che sono uno scapolo non convinto". Racconta che il padre voleva facesse il dentista come lui, ma – dopo aver ricordato la sua paura per gli aghi, dicendo che con il passare del tempo si è un po’ abituato a essi – aggiunge che quando fece le prove per iscriversi alla facoltà di medicina, la prima cosa che vide svenne e quindi il papà capì che non poteva fare quel lavoro: cambiò indirizzo e si laureò in giurisprudenza. Si continua parlando di quando ebbe "la possibilità di intervistare tutti gli idoli della mia esistenza" e scoprire nuovi talenti, e di quando fu bandito dalla televisione per ben 5 anni: "Io ero stato bandito dalla tv con Giovanni Boncompagni: facemmo una marachella… Facemmo vedere un nostro personaggio inventato per la radio nella finale di Canzonissima. Si vedeva solo della carta igienica che usciva. Il direttore generale disse al regista del programma ‘sarebbe meglio che quei due da Firenze non li facesse vedere più’. Per 5 anni non abbiamo più fatto televisione".

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Poi si passa a parlare della commemorazione dei 60 anni della radio e Arbore ammette che in quella occasione era talmente terrorizzato che gli venne l’impulso di correre in bagno. "Dall’emozione? La ca*arella?", commenta la Venier. "No, era una cosa idraulica, non c’erano ancora i problemi della vecchiaia", ribatte l’ospite ridendo. L’intervista, poi, prosegue con una vera e propria immersione nella storia della televisione italiana, omaggiando nomi di grande spessore come Corrado ("Aveva un carattere straordinario, lo rimpiangiamo tutti"), Mike Bongiorno, Alberto Sordi e Gigi Proietti, tra gli altri. Di quest’ultimo attore romano dice: "Lui è nel mio cuore. È come se Gigi fosse vivo, ogni tanto penso a lui, è una persona straordinaria e un grande talento". Poi, rivolgendosi a Mara Venier, apre il suo cuore: "Vabbè, non ne parliamo. Non mi far commuovere, perché la sua perdita è stata terribile quel giorno".

Carlo Verdone a Domenica In

Carlo Verdone è il secondo ospite di Domenica In. " Quando ti guardo, inevitabilmente rivedo un pezzo della nostra vita", dice subito Mara Venier, e l’ospite risponde: "Ne abbiamo passate tante. Ogni volta che vengo qua mi emoziono, perché questo studio era il salotto di Un sacco bello e anche un interno di Bianco, Rosso e Verdone quando si chiamavano DeAr, sono stato uno degli ultimi a sfruttare questi spazi Rai". Si parla proprio di questi ultimi film da lui interpretati e diretti prima di passare alla passione per il mondo musicale, con la madre che iniziò a portarlo ai primi concerti di musica classica, per poi soffermarsi sui primi giradischi. Poi scoprì che esisteva una musica nuova, quella dei Beatles: "Per comprare i loro dischi ‘rubavo’ i soldi a mamma, oppure li chiedevo a papà o usavo quelli che mi dava lo zio, ho fatto di tutto. Iniziai a collezionare tutti i 45 giri del gruppo".

Poi aggiunge che il padre lo portò al primo concerto dei Beatles: "Fui bocciato al 4° Ginnasio più per una questione di condotta. Mio padre era arrabbiato e mi tolse la batteria. Lui si sentiva offeso, tradito, era un uomo molto disciplinato e avere un figlio bocciato per lui era un grosso problema. Due mesi dopo, Lui entrò nella mia camera e mi disse: ‘Nonostante tu sia un disastro dal punto di vista scolastico, penso che la cosa migliore sia farti capire che il mondo sta cambiando. Devo farti vedere una band che probabilmente cambierà la vita dei giovani’. Ero felice, lo abbracciai, ma mio padre era ancora arrabbiato: ‘Però devi passare l’esame!’. Quel giorno, al concerto dei Beatles, un uomo interruppe lo spettacolo per rubare il cappello di John Lennon e noi ci perdemmo gli ultimi 5 minuti (durava 40 minuti in tutto, ndr) del concerto. Mio padre disse: ‘Abbiamo visto un mondo che influenzerà tutte le arti. Stiamo assistendo all’inizio del cambiamento’".

Si cambia argomento, parlando di come l’attore si colloca nell’oggi: "Bisogna comprendere il periodo che stai vivendo. C’è sempre da osservare, analizzare e interpretare". Secondo l’ospite, lo stesso si dovrebbe fare nel proprio lavoro: "Bisogna guardare e imparare, ma oggi mi sembra che siamo tutti un po’ distratti, non capiamo nemmeno i problemi che hanno gli altri: dovremmo guardare di più la gente. Noi, nelle commedie, dobbiamo cercare di portare il bello e il meno bello. La mia sensibilità in questo senso deriva da un’educazione familiare, da un modo di affrontare la vita sempre attivo. Avevo una famiglia dinamica, piena di energia, cultura e anche buonsenso". In questa occasione, anche se nel best of non si vede, aveva parlato della sua malinconia, dicendo che in quei momenti si ritira, sta da solo perché "con gli altri sarei poco loquace, rischierei di diventare insopportabile". Infine, Verdone, preso in contropiede da Mara Venier che ha già preparato tutto, si siede alla batteria e accompagna l’orchestra in studio sulle note del brano Back in the U.S.S.R. dei Beatles e a fine esibizione dichiara: "Ho fatto un po’ de caciara. Scusatemi, non sono alla vostra altezza".

Stefano Tacconi da Mara Venier a Domenica In

Stefano Tacconi, ex portiere della Juventus e della Nazionale, nell’aprile 2022 è stato colpito da un aneurisma cerebrale e oggi racconta come sta dopo aver vissuto il periodo più buio della sua vita: "Adesso sto meglio, ma l’abbiamo vista brutta. La vita, a volte, nasconde degli scheletri particolari. Ho vinto la partita, ma ho paura delle ricadute". Poi spiega cosa è accaduto quel giorno, piangendo nel momento in cui parla del figlio che lo curò in attesa dei soccorsi: "Ho fatto una serata con mio figlio e ho cominciato a sentire un po’ di mal di testa e dopo pochi secondi sono entrato in coma, meno male che c’era Andrea. Mi ha salvato la vita. Le prime cure le ha fatte lui, il massaggio cardiaco, poi non mi ricordo più nulla. Mi sono svegliato dopo 15 giorni dal coma, nel giorno del mio compleanno. Cosa sono mia moglie e mio figlio per me? Ora li chiamo i ‘miei badanti‘". La Venier si commuove e, vedendolo un po’ agitato, prende la parola per rassicurarlo: "Stai tranquillo, qui sei a casa!", e l’ospite risponde: "Lo so". Dopo aver visto un video a lui dedicato, Tacconi è in lacrime perché in studio parte un lungo applauso, con standing ovation, insieme al coro: "Stefano, Stefano!". Subito dopo arrivano la moglie e il figlio dell’ospite.

Il figlio Andrea ripercorre gli eventi principali del giorno del malore: "La mattina ha avuto il mal di testa un paio d’ore, poi in macchina si era addormentato, ma mi ha detto ‘andiamo comunque all’evento benefico, ce la faccio’. Il tempo di scendere dall’auto ed è svenuto, io l’ho preso al volo. L’istinto mi ha portato a metterlo nella posizione giusta. È stato difficile affrontare tutto questo". Laura, la moglie, aggiunge: "Era il giorno del mio compleanno, li aspettavo per festeggiare la sera. La mattina non mi ha chiamato per farmi gli auguri, era strano. Poi è arrivata la chiamata della dottoressa e mi ha detto che era gravissimo. Mi dissero di prepararci al peggio. Il mondo per noi si è fermato quel 23 aprile: ma ha superato diversi momenti critici". I segnali del risveglio e il periodo in ospedale raccontati dalla moglie: "Andrea gli ha detto che la Juventus aveva vinto e lui ha alzato un dito. Sotto la finestra dell’ospedale c’erano tutti i tifosi con gli striscioni che urlavano il suo nome. Questa è una cosa che non si dimentica. Noi eravamo convinti che lui sentisse, non lo abbiamo lasciato solo neanche un secondo. È stato un lunghissimo percorso: 9 mesi ad Alessandria tra ospedale e riabilitazione, poi tre mesi a Milano". L’ex portiere chiude l’argomento dicendo "Sono fortunato".

Si passa alla vita privata e scopriamo che dopo l’operazione l’uomo è cambiato: "Non è mai stato un romanticone, ma la prima cosa che ha scritto appena si è svegliato è stata L+S, Laura + Stefano" dice la moglie. "Prima ero un orso" conferma lui. Poi il primo incontro tra Stefano e Laura: "Io ero ancora sposato con la mia prima moglie e allora le ho detto di aspettarmi che dovevo prima risolvere una situazione. L’ho incontrata in ritiro. All’inizio dovevo capire un po’ cos’era, poi lei ha fatto finta di cadere un paio di volte a causa delle zeppe e io la prendevo sempre. Lì mi sono innamorato, ma neanche un bacetto mi ha dato". Lei, scherzando, ribatte: "Lui mi disse che non mi avrebbe mai lasciato in pace e così è stato: adesso sono trent’anni che non mi lascia in pace". Infine Tacconi dice che dovrà fare ancora fisioterapia, perché ha problemi alla gamba destra, e che spera di poter buttare le stampelle presto.

I Ricchi e Poveri a Domenica In nella puntata del 25 maggio 2025

All’appello, in questa prima puntata de ‘Il meglio di’, non mancano i Ricchi e Poveri, la cui intervista parte con un video dedicato al Festival di Sanremo 2024 e la conduttrice si sofferma sull’outfit del fiocco usato per la prima esibizione sulle note di Ma non tutta la vita: "Angelo, sembri il Renato Zero degli anni ’70, sei impazzito!", ma lui spiega: "Ma io mi diverto a cambiare abiti, a vestirmi in modo particolare, anche un pigiama mi andrebbe bene". Angela interviene: "Io invece subito ho detto: ‘Io con quel fiocco non esco’, avevo paura di inciampare. Poi ho capito: con quel fiocco era come se fossimo un regalo per il pubblico". Angelo aggiunge: "La stilista Rebecca Baglini ci ha chiesto se volessimo metterci in gioco e detto che l’indomani tutti avrebbero parlato del nostro fiocco e così è stato. Abbiamo fatto le prove per camminarci dentro perché non volevamo sembrare dei pinguini, abbiamo chiesto poi di partire già posizionati".

Poi ripercorrono a grandi linee la nascita del gruppo e parlano dell’amore del pubblico, molto apprezzato dai Ricchi e Poveri: "Noi abbiamo una devozione per il nostro pubblico, per noi è uno stimolo"). Ricordiamo che nell’intervista integrale, parlando degli uomini in generale, la Venier aveva scherzato con la Brambati dicendo "Noi a 85/90 anni andiamo fortissime, rimontiamo alla grande!", e che lei aveva risposto: "Vorrei un compagno che mi racconti le favole, voglio sognare. Anche se ne avessi uno, non lo direi".

Francesco Gabbani da Mara Venier

L’intervista comincia dalla vita privata di Francesco Gabbani, impegnato con la regista Giulia Settembrini: "Dopo Sanremo 2025 sono corso a casa a fare le lavatrici, mi piace fare le faccende domestiche, mi rilassa. Metto in ordine: prima creo scompiglio e poi metto tutto a posto. Cucino anche. La mia compagna Giulia mi sopporta e supporta, soprattutto la prima! Per me è sempre stata una cosa naturale tutelare la mia privacy, non mi piace far parlare di me per la mia vita privata, ho sempre cercato di fare in modo che parlassero solo della mia professione. Con Giulia il rapporto è tanto naturale e bello che è normale che venga fuori. Lavoriamo anche insieme! Ci siamo incontrati durante un concerto in Calabria, un momento fondamentale della mia vita". L’intervista continua con Mara Venier che considera Gabbani un portatore di allegria e verità e lui che risponde: "Sono proprio così, ma ci tengo a sottolineare il fatto che scelgo anche di essere così. Secondo me, la positività, l’allegria, l’essere propositivi nei confronti delle persone, è qualcosa che si può scegliere di fare. Se pensi che il mondo non possa essere cambiato, puoi iniziare da te stesso e decidere di porti con positività e il sorriso, è una cosa che tutti possiamo fare".

E ancora, Gabbani parla del rapporto speciale che aveva con il nonno Sergio, dicendo che a lui era molto legato e che è stato complice del suo percorso: "Da qualche anno non c’è più ma mi ha visto vincere Sanremo nel 2017. La profondità del nostro legame deriva dal suo costante incentivarmi: è sempre stato complice del mio percorso". Non manca inoltre il momento in cui il cantante si toglie la giaccia per cantare in diretta Viva la vita e Mara Venier si toglie un sassolino dalla scarpa: "Come vedete, non gli ho chiesto io di togliersi la giacca, altrimenti vengo accusata di molestie! Se la tolga lui, la zia gliela tiene! Scusa, lo dico perché per aver chiesto ad Olly di togliere il maglioncino hanno detto di tutto, parlato di molestie…".


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