Stop a Mario Giordano: Fuori dal Coro punito per vaccini e Putin

Martedì 29 novembre il talk show più urlato della tv italiana chiude la sua stagione 2022. Ecco cosa è stato contestato finora al conduttore

Mario Giordano
Fonte: frame video Fuori dal coro rete 4 puntata del 22 novembre 2022

In arrivo una nuova puntata di Fuori dal coro, il talk show condotto da Mario Giordano in cui vengono dibattuti i temi più caldi di attualità, politica ed economia con diversi ospiti. Quello di martedì 29 novembre 2022 è l’ultimo appuntamento su Rete 4, prima delle tanto discusse "vacanze di Natale" (la sospensione imposta da Mediaset) della trasmissione, che tornerà il 10 gennaio del nuovo anno. Ecco le ragioni di questa scelta e le polemiche che hanno riguardato la prima parte della quinta edizione del talk show più urlato della tv italiana.

La sospensione di Fuori dal coro

La pausa invernale del programma di Mario Giordano è più lunga di quanto in realtà accade di solito (due, massimo tre settimane). Anche se in un primo momento si era parlato di una chiusura ancora più lunga (novembre – febbraio), stasera martedì 29 novembre 2022 alle 21.26 va in onda l’ultima puntata dell’anno del programma. Questa decisione può essere dovuta a due fattori. Da una parte, si hanno gli alti costi di produzione, sensibilmente maggiori a quelli degli altri talk show dell’emittente, dall’altra le polemiche attorno alle scelte editoriali del conduttore, che spesso hanno generato il malcontento tra i vertici Mediaset, poiché giudicate eccessivamente di rottura su tematiche delicate come quelle dei vaccini, della gestione della pandemia e dei rapporti con l’Europa. Ma ecco tutte le polemiche di quest’anno.

Vaccini anti-Covid

Le posizioni di Mario Giordano sulla gestione della pandemia e sui vaccini anti-Covid non sono di certo un segreto. Da tempo, infatti, il conduttore di Fuori dal coro si dice dubbioso della loro efficienza. "Finalmente si possono riammettere i medici non vaccinati negli ospedali, si possono sospendere i bollettini Covid quotidiani. Da noi sono però spuntati subito i nostalgici del Covid, tra i quali c’è anche Sergio Mattarella, che ha parlato di Covid non sconfitto. L’epidemiologo Mattarella. Poi tutti i viro-medici, le viro-star, i Remuzzi, i Galli, i Crisanti e tutti quanti, che sono quasi dispiaciuti che finisca l’emergenza. Ma io li capisco…", affermava il conduttore durante la puntata del 1° novembre 2022.

Le trattative con Putin

Nel corso della puntata dello scorso 11 ottobre, Mario Giordano aveva invocato le trattative con la Russia in seguito all’invasione militare nel territorio ucraino. "Non stiamo difendendo Vladimir Putin, nessuno lo vuole fare. Vogliamo difendere Tamara, Michela, Sebastiano, Stella, Alessandro… Vogliamo difendere gli italiani, i nostri figli, il nostro futuro, i nostri Paesi. Quello bisogna difendere! Putin è cattivo, Putin è il cattivo, eh ma la pace si fa trattando coi cattivi. O si accettano la guerra atomica e la guerra mondiale o bisogna trovare una via d’uscita, allora dobbiamo chiederci che cosa stiamo facendo per trovare una via d’uscita. Non dobbiamo continuare ad andare dietro con il paraocchi al presidente ucraino, che però oggi ha ribadito per decreto che non ci sarà nessuna trattativa", questo era stato il monologo del conduttore in merito alla guerra Russia-Ucraina, che aveva scatenato le critiche. Nel suo mirino era, infatti, finito anche Volodymyr Zelensky, che l’Occidente avrebbe seguito, nella sua opinione, in modo acritico. E ancora, Giordano aveva spiegato che a suo giudizio Zelensky aveva tutte le ragioni di fare quel che stava facendo, ma che era arrivato il momento di dare più peso alle durissime conseguenze economiche che la guerra sta determinando in Europa come in Italia.


Potrebbe interessarti anche