Berlusconi: le ipotesi sul testamento e l'eredità (con incognita Fascina)

Il notaio di fiducia del Cavaliere è in possesso del suo testamento, che verrà letto dopo i funerali di Stato. Ecco i possibili scenari.

Letizia Bonardi

Letizia Bonardi

Web Content Editor

Content Editor e aspirante giornalista, appassionata di arte e libri con un amore per la scrittura scoperto quasi per caso.

A due giorni dalla morte di Silvio Berlusconi, scomparso lunedì 12 giugno all’età di 86 anni, iniziano a circolare diverse voci sulla sua eredità: c’è chi si chiede se il suo enorme patrimonio sarà equamente diviso tra i suoi cinque figli o se il Cavaliere abbia destinato ad ognuno una parte diversa delle sue proprietà. Ma c’è anche un’incognita: Marta Fascina, ultima compagna dell’ex premier. Per sapere con certezza quali fossero le sue ultime volontà, tuttavia, bisognerà attendere la lettura ufficiale del testamento.

Il testamento di Silvio Berlusconi: le ipotesi

Che Silvio Berlusconi abbia scritto il proprio testamento è cosa certa. A confermarlo anche fonti vicine alla famiglia, secondo le quali il Cavaliere lo avrebbe depositato presso lo studio RLCD di Milano, di proprietà dello storico notaio di Fininvest Arrigo Roveda. Quest’ultimo ha quindi il compito di leggere le volontà di Berlusconi, di pubblicare il documento e di convocare gli eredi legittimi e quelli (se ci fossero) designati dallo stesso ex premier. Il tutto, però, avverrà soltanto nei prossimi giorni, e sicuramente dopo i funerali di Stato in programma per oggi pomeriggio. Nel frattempo, sono diverse le ipotesi avanzate sull’eredità, in particolare sulla quota di Fininvest – pari al 61,2% – posseduta dal suo fondatore. Innanzitutto, soltanto con il testamento sarà possibile stabilire a chi Berlusconi abbia deciso di assegnare la quota disponibile del suo patrimonio, ovvero quella che può essere ceduta a persone diverse dagli eredi legittimi. Per quanto riguarda le quote di Fininvest, invece, gli scenari sono diversi.

Attualmente, i figli maggiori Marina e Pier Silvio possiedono il 7,56% delle quote a testa, mentre Barbara, Eleonora e Luigi, hanno complessivamente il 21,4%. Se il 61,2% appartenuto al padre venisse equamente diviso equamente tra tutti e cinque, dunque, la quota maggioritaria passerebbe nelle mani dei tre figli di Veronica Lario. Un’altra ipotesi potrebbe riguardare invece una diversa spartizione delle società che fanno parte di Fininvest: il Cavaliere potrebbe lasciare, come in molti hanno supposto, Mediaset e Mondadori nelle mani di Pier Silvio e Marina, mentre i tre figli minori potrebbero avere la partecipazione del 30% di Mediolanum. Ma non è tutto: il patrimonio totale di Silvio Berlusconi si aggira intorno ai quattro miliardi di euro, e resta da stabilire a chi andranno tutte le altre proprietà, soprattutto quelle immobiliari (che sono innumerevoli). Un’altra incognita, come già accennato, è Marta Fascino. Sono in molti a chiedersi se l’ultima compagna di Berlusconi sia o meno stata inserita nel testamento, considerando che tra lei e il defunto Cavaliere non c’era alcun vincolo matrimoniale.


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