Il nuovo piano di Chiara Ferragni: solo adv, zero collaborazioni. Ma il re-branding potrebbe fallire

L'influencer è tornata a pubblicare storie in cui sponsorizza i propri marchi. Nessuna traccia delle vecchie partnership con grandi brand. Ecco tutti i dettagli.

Tommaso Pietrangelo

Tommaso Pietrangelo

Giornalista

Autore, giornalista, cantautore. Laureato in Letterature Straniere, è appassionato di cinema, poesia e Shakespeare. Scrive canzoni e ama i gatti.

Dopo l’uragano del Pandoro Gate, è ora di ricostruire. Chiara Ferragni torna alle origini, e sui social dà i primi indizi di una nuova (ma già rodatissima) strategia per rilanciare la sua immagine pubblica. Non potendo più fare affidamento sulle super-collaborazioni con marchi top, la moglie di Fedez ha ripreso a postare contenuti sponsorizzati, in cui a farla da padrone sono i suoi brand personali, quelli che lei stessa ha creato negli anni. La domanda però a questo punto è lecita. Si tratta di un primo passo verso un nuovo inizio, o solo l’ultimo, disperato tentativo di evitare il baratro? Intanto, nella giornata di ieri la Ferragni è stata pure "pizzicata" da Striscia la Notizia in sosta vietata (piove sul bagnato, insomma). Vediamo di seguito tutti i dettagli.

Chiara Ferragni e la nuova strategia social

I numeri sono chiari. Nel solo 2023 – ce lo comunica una ricerca della società di consulenza digitale Sensemakers – Chiara Ferragni ha pubblicato sui social 175 post promozionali, per un totale di 53 brand coinvolti complessivamente. Si tratta di marchi belli grossi, colossi del settore, che adesso però abbandonano l’influencer uno dopo l’altro, perché le indagini per truffa, di certo, non giovando agli affari. Così la regina delle influencer, dopo un lunghissimo silenzio social, ha dovuto reinventare la sua presenza online con nuove strategie. Che poi ricalcano da vicino quelle dei primissimi tempi.

Chiara ha ripreso a postare storie con sponsorizzazioni, insomma. Le alterna alle foto di famiglia, dei figli, del cane, e spera così di dare nuovo slancio vitale ai suoi brand. Un dettaglio, però, non è sfuggito agli esperti del settore. Per ora la Ferragni sta promuovendo soltanto oggetti e capi legati a suoi marchi personali, gli unici che (ovviamente) non le hanno chiuso la porta in faccia. Nessuna traccia perciò dei vari Dior, Calzedonia, San Carlo, Luis Vitton e compagnia bella. La tempesta del Pandoro Gate ha tolto una bella fetta di guadagni all’influencer, è chiaro, ed era quindi necessario ripensare "al ribasso" la strategia social.

Ma è ancora presto per capire davvero quale sarà il destino di Chiara Ferragni. Se gli oltre 29 milioni di followers che ancora conserva (nonostante la batosta) apprezzeranno questo nuovo genere di contenuti social – più personali, più ristretti, e anche meno frequenti – forse l’influencer avrà una chance concreta di mantenere in vita il suo impero. Ma se anche i follower, come hanno già fatto i grandi brand, cominceranno ad abbandonarla…Beh, in quel caso si farebbe piuttosto complicata per lei. Come sempre, solo il tempo potrà darci una risposta definitiva.


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