Marco Mengoni nel mirino di Vannacci, il commento sulla gonna a Sanremo è un caso

Il generale è tornato a scagliarsi contro gli omosessuali, Paola Egonu, e certe ostentazioni a Sanremo. In più ha criticato (con odio) il cantante di "Due Vite".

Tommaso Pietrangelo

Tommaso Pietrangelo

Giornalista

Autore, giornalista, cantautore. Laureato in Letterature Straniere, è appassionato di cinema, poesia e Shakespeare. Scrive canzoni e ama i gatti.

Marco Mengoni e Roberto Vannacci
Fonte: Mediaset Infinity

Polemiche a non finire per l’ultimo commento di Vannacci. Il militare ha infatti attaccato, dal nulla, il cantante Marco Mengoni per un dettaglio che riguarda il suo abbigliamento. Evidentemente, non pago dopo la sua sospensione – motivata dalle frasi-choc contenute nel noto libro – Vannacci ha così rincarato la dose scagliandosi ancora una volta (seppure in maniera indiretta) contro gli omosessuali. Perché in un’intervista rilasciata al Corriere, firmata da Aldo Cazzullo, il generale se l’è presa con la gonna indossata da Mengoni a Sanremo, e poi a ruota libera con la kermesse stessa e certe ostentazioni per lui fuori luogo. Ma il web è già insorto, difendendo a spada tratta Marco e le sue scelte. Ecco di seguito i dettagli.

Vannacci contro Mengoni

Era stato in silenzio troppo a lungo, si vede. Allora il generale Vannacci ha deciso di tornare sula cresta dell’onda, per così dire, con parole divisive rilasciate al Corriere della Sera. Il suo sfogo è nuovamente indirizzato verso, o meglio contro, l’omosessualità, il gay pride e tutto ciò che (a suo parere) mina alla radice la mascolinità dell’italiano medio. In più, il militare è tornato a insistere sul tema della multietnicità, chiamando in causa Paola Egonu (nonostante esista già una querela depositata a riguardo).

Ma più di tutto, Vannacci ribadisce di essere infastidito da, ancora una volta, "l’esaltazione dell’omosessualità". Stando alle sue parole, è comprensibile che venga sbandierata una volta all’anno, in occasione di eventi come il Gay Pride, però il resto è pura esagerazione. Poi il discorso è passato rapidamente a Marco Mengoni. "Mi hanno mandato la foto di Mengoni", ha detto Vannacci, "Quando si vede un uomo con la gonna, e non siamo in Scozia e non è Carnevale, ci si fa una risatina sotto i baffi".

Ridendo e scherzando, quindi, il generale delle polemiche è passato all’attacco di Sanremo, che per lui è diventato un mezzo per ostentare proprio certi comportamenti riprovevoli. "Si comincia con la desensibilizzazione", ha spiegato, "si vaccina il mondo inondandolo di immagini di omosessualità, in modo che non sia più percepita come una cosa strana. Poi si nega che la religione contrasti con l’omosessualità, perché la religione è amore…". Eppure il responso popolare, dopo queste ultime dichiarazioni velenose, pende già tutto dalla parte opposta rispetto a quella del generale. Il web sta con Mengoni, e in questo non si è nascosto per niente.

La dura reazione social

Il cantante di "Due vite" non ha ancora rilasciato dichiarazioni, per ora. Tuttavia, per lui hanno parlato gli utenti della rete, e si può dire con tranquillità che i social sono letteralmente impazziti. Se è vero che spesso il web è un luogo di odio, più deleterio che altro, questa volta pare essersi trasformato nello specchio (molto reale) del Paese oggi, e delle generazioni nuove, certamente meno bigotte delle vecchie. I giovani (e non solo) hanno infatti attaccato Vannacci per l’ennesima polemica inutile, superficiale, e francamente poco comprensibile. Mengoni non è certo il primo a indossare una gonna in tv, e nel 2024 certi temi non dovrebbero, a nostro parere, destare lo scalpore che ancora risvegliano. Ma tant’è. Attendiamo la prossima uscita di Vannacci con fibrillazione. Vedremo cosa si inventerà.


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