Le Iene, top e flop: Michelle Hunziker incassa (bene) le battutacce, sorrisi e tristezza con Pachino Express

Il 12 marzo assistiamo alla prima (e unica) puntata del reality show basato sul format di Pechino Express, uno dei pochi servizi che unisce risate e riflessione

Rosanna Ilaria Donato

Rosanna Ilaria Donato

Web Content Editor

Laureata in Linguaggi dei Media, mi dedico al mondo dell’intrattenimento da 10 anni. Ho lavorato come web content editor freelance per diverse testate.

Durante la puntata de Le Iene di martedì 12 marzo, in onda su Italia1, Veronica Gentili e Max Angioni presentano diversi servizi di grande spessore e ospiti d’eccezione: i Ricchi e Poveri e Michelle Hunziker. Dalla sigla iniziale – Ma non tutta la vita – al viaggio di Pachino Express, dal servizio di Veronica Ruggeri sulle challenge riguardanti il cibo all'"Air Force Renzi": tanti i momenti da segnalare tra i migliori e peggiori della puntata, ma noi ci soffermiamo su quelli che in qualche modo colpiscono per quanto riguarda le novità. Vediamo insieme cosa è accaduto questa sera a Le Iene.

Top

Tanti i servizi che meritano attenzione, ma il primo top lo vogliamo dare agli ospiti della serata: i Ricchi e Poveri, in scena con vestiti che richiamano tutti i colori dell’arcobaleno, occhiali neri e una grinta pazzesca, pronti a divertire tutto il pubblico con la canzone portata sul palco di Sanremo 2024 Ma non tutta la vita; e poi Michelle Hunziker che, sempre sorridente e piena di energia, torna a convincere nel ruolo di presentatrice, stando al gioco soprattutto nel momento in cui vengono segnalate le battute pessime della settimana. Peccato solo che non ci sia mai spazio per quattro chiacchiere vere e interessanti con gli ospiti…

Da ricordare è anche il servizio di Veronica Ruggeri sugli influencer che mettono a rischio le proprie vite mangiando oltre il limite per ottenere visualizzazioni sui social, sfidando sé stessi con delle challenge riguardanti il cibo. Una storia che mette in luce quanto il web stia cambiando le nostre vite, spesso in peggio, partendo dalla tragica morte di "YouTubo anche io" nel 2021, entrato in un centro apposito per recuperare la sua vita e venuto a mancare a 42 anni per un pezzo di cibo andatogli di traverso quando restava una settimana per giungere alla fine del suo percorso. È il cugino di quest’ultimo, Cataldo, a cercare di far ragionare tre influencer del settore che vedono queste challenge come qualcosa a cui è difficile rinunciare. Dei tre personaggi coinvolti c’è chi ammette: "Vedere le sfide degli altri mi sembrava quasi come guardare un film porno [per questo poi ha iniziato a farle, ndr]", oppure: "Il piacere del like è più di quello che provi nel mangiare il cibo stesso". Dichiarazioni che lasciano perplessi e idee che non cambiano nemmeno davanti alla commovente storia raccontata da Cataldo: "Con i suoi amici virtuali aveva colmato la solitudine dentro di lui: tante persone lo chiamavano Maestro e gli chiedevano di continuare e mangiare sempre di più. E poi le innumerevoli visualizzazioni e i guadagni eclatanti lo portavano a non smettere. Più video caricava e più dovevano essere esagerati". "Se avessi fatto questo discorso a mio cugino, ora sarebbe qui", dice Cataldo ai tre influencer. Nessuno di loro però sembra aver capito il messaggio, perché tutti si dicono in grado di fermarsi quando vogliono e affermano di fare le challenge con coscienza. Dopo queste affermazioni c’è poco da stare tranquilli…

Una delle storie migliori della puntata è quella di Antonio che cerca di capire cosa sia effettivamente successo al suo cane Gustavo da ben sei anni, da quando la vicina di casa a cui aveva affidato l’animale gli aveva detto che era morto sbranato da un altro cane. Nessuna prova al riguardo, solo le parole della dog sitter, donna di chiesa colpevole di aver rubato l’amico a quattro zampe al suo padrone. Al di là del servizio, bello perché vero ed emotivamente coinvolgente dall’inizio alla fine, a emozionare è proprio l’amore che Antonio prova per il suo Gustavo, pronto a separarsene nel caso capisse che il suo cane è felice con la nuova famiglia.

Più reality e meno scherzi: oggi Le Iene regalano uno di quei momenti che non ti aspetti e sorprendenti con Pachino Express, una sorta di nuova versione del programma condotto da Costantino della Gherardesca. In viaggio da Roma a Pachino (Sicilia) ci sono due concorrenti disabili: Domiziana (costretta su una sedia a rotelle a causa di un incidente sportivo) e Sebastiano, cieco e molto divertente. Nonostante la disabilità, tra alti e bassi, entrambi sono pronti a tutto pur di vincere. A sorprendere però è l’autoironia di Sebastiano, un vero vulcano di battute e urla euforiche. Anche Domiziana non scherza in quanto a uscite meravigliose, dovute alle difficoltà incontrate lungo il percorso: metro senza ascensori funzionanti, persone che non concedono attenzione e tanto altro. Una cosa emerge in pieno: l’Italia non è un Paese per disabili.

Non è ancora chiaro cosa sia successo a Stefano Dal Corso, morto "suicida" nella sua cella al carcere di Oristano, ma Nicola Barraco gli dedica un servizio ben approfondito volto a raccontare la verità, o meglio la versione che più sembra avvicinarsi ad essa, facendo ascoltare alcune conversazioni che mettono in luce un presunto coinvolgimento della polizia penitenziaria nel suo decesso. Al di là degli audio di cui sopra, ci sono molti indizi che lasciano pensare a un omicidio… Ci chiediamo però quando la giustizia farà il suo corso. Intanto un’ottima notizia: dopo ben 8 richieste, finalmente è stata approvata l’autopsia sul corpo di Stefano. Resta solo da capire cosa sia effettivamente accaduto, sperando che le forze dell’ordine non c’entrino nulla.

Flop

Il primo flop lo diamo all'"Air Force Renzi", un aereo voluto da Matteo Renzi (anche se nel servizio mostrato in diretta si dice estraneo ai fatti) e lasciato lì a marcire nonostante la grande quantità di soldi pubblici utilizzati per il leasing. 169 milioni di uro spesi per essere utilizzato solo un’ottantina di volte (800mila euro a volo), quando il valore vero è molto più basso – parliamo di 25 milioni – perché non lo voleva acquistare nessuno. 7 milioni all’anno per avere una connessione wifi sull’aereo e la possibilità di vedere film… Tutti soldi pubblici sprecati per un aereo di Stato assolutamente inutile e antieconomico. "Potevamo risparmiare soldi acquistandolo, evitando quindi di fare il leasing", fanno notare Le Iene, e non possiamo che dargli ragione.

A deludere è anche l’atteggiamento di un uomo – non conosciamo il suo nome ma sappiamo che è una figura pubblica di spicco – che tradisce più volte la sua compagna – una imprenditrice senza volto né nome – e poi si mostra geloso nei suoi confronti, tanto da arrivare a usare parole pesanti, a farle "scenate pazzesche" e minacciarla, dicendo addirittura che avrebbe fatto girare foto e video di lei nuda mentre facevano sesso. Nonostante tutto, la relazione prosegue ma i due decidono che è arrivato il momento di usare la pillola anticoncezionale per evitare sorprese. Peccato che lei si senta male e sbagli a prendere delle pastiglie: resta incinta e lui le intima di abortire e l’accusa di averlo ingannato apposta. "Disgraziata, io ti ammazzo, la tua vita vale 5 euro. Abortisci!", gli sentiamo dire in un audio. Arriva a dirle che farà di tutto per farle togliere il futuro bambino, chiedendo anche alle sue influenti conoscenze al tribunale dei minori. Per fortuna, la donna si allontana definitivamente dall’uomo, incalzato in diretta dall’inviata Nina Palmieri: "Dietro minaccia la libera scelta non è più tanto libera", gli ricorda quest’ultima. "È deprecabile e non giustificabile il mio comportamento", ammette lui (almeno questo…).

Infine, Stefano Ramunni, il re della truffa, è al centro di un nuovo servizio di Giulio Golia a sei anni di distanza dall’ultimo imbroglio segnalato a Le Iene. A cadere nella sua trappola è Bozhi, il giovane che sta girando l’Italia insieme al truffatore in quanto da lui raggirato tanto da metterlo contro la sua famiglia e la fidanzata Diana, la quale afferma che Ramunni avrebbe anche chiesto al ragazzo di stimolarlo sessualmente per ottenere i soldi da lui promessi (40mila euro). Un uomo che dovrebbe essere in carcere e invece gira per il Bel Paese indisturbato con cinque cellulari a portata di mano, tra cui quello di Bozhi, chiedendo prestiti a tutta la sua rubrica…


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