Le Iene, parla il supertestimone del caso di Garlasco: "Questa è la verità". È polemica: "Molto rumore per nulla"
Nella puntata del 27 maggio de Le Iene svelata l'identità del supertestimone del delitto di Chiara Poggi, che ha svelato altri dettagli sul caso: le polemiche

La settimana scorsa, a Le Iene, in onda su Italia Uno, abbiamo ascoltato le parole di un supertestimone del caso di Garlasco, e ieri, martedì 27 maggio 2025, l’uomo ha deciso di mostrare il suo volto perché è stato "diffamato pubblicamente dall’avvocato della famiglia Poggi, Gianluigi Tizzoni", dopo la sua testimonianza in diretta. Ecco cosa è successo a Le Iene e chi è il supertestimone del caso di Garlasco.
Le Iene, chi è il supertestimone e perché ha svelato la sua identità
Come accaduto la scorsa settimana, la puntata de Le Iene è cominciata subito affrontando le ultime novità sul delitto di Chiara Poggi per poi proseguire con l’intervista al famoso supertestimone che, finalmente col volto scoperto e un nome – Gianni -, ha spiegato il motivo per cui ha scelto di mostrarsi al pubblico: "Ho deciso di metterci la faccia in quanto sono stato diffamato pubblicamente dall’avvocato della famiglia Poggi, Luigi Tizzoni, dopo la messa in onda del servizio della settimana scorsa, e voglio avere la soddisfazione di confutare quello che lui dice".
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Entra nel canale WhatsAppMa partiamo dall’inizio, ricordandovi che Gianni aveva reso note alcune informazioni inedite sul caso di Garlasco ricevute da una donna di Tromello, vicina di casa della nonna delle sorelle Cappa, incontrata qualche giorno dopo l’omicidio in ospedale: la gemella Stefania sarebbe stata vista in agitazione mentre cercava di entrare con un borsone pesante nella casa, ormai disabitata, dell’anziana donna, luogo dove le due giovani non erano mai state viste prima e da cui la ragazza uscì senza nessun peso dietro. La fonte gli aveva anche raccontato di aver sentito un rumore forte, come se un oggetto pesante fosse stato buttato nel canale che passa vicino a quella casa.
Subito dopo l’uomo ha svelato che sua madre lavorava per la mamma dell’avvocato Tizzoni e poi ha aggiunto nuovi dettagli sull’incontro con il legale all’epoca, passando anche dall’uomo "in alto" che gli aveva consigliato di tacere per evitare problemi. "Smentisco categoricamente di essere stato io a cercarlo. È stato l’avvocato Tizzoni a cercarmi: in quel momento non sapevo che si stava occupando di questo caso; l’ho saputo quando è venuto lui a chiedermi aiuto. Mi ha chiamato e ci siamo ci siamo incontrati vicino a casa sua, dove mi ha chiesto di aiutarlo. Probabilmente ha pensato che potessi essergli utile perché mi conosceva da tanto tempo: mia mamma lavorava da sua mamma e forse ha pensato che poteva fidarsi di me. Il giorno dopo aver saputo di Stefania Cappa sono andato da lui e mi ha stoppato subito. Non ha voluto sapere niente, mi disse solo che c’era già un’indagine in corso e che, secondo lui, non si poteva seguire un’altra pista su altre persone. Io non sono uno stupido e mi sono chiesto cosa stesse facendo. Non mi ha mai detto di andare dai Carabinieri. Mi sono permesso di parlare con un colonnello che conoscevo e che mi ha detto che non era il momento di parlare perché rischiavo di andarci di mezzo io, pur testimoniando la verità. Lui era di Milano, mi ha messo in allerta perché, secondo lui, tutti coloro che si stavano occupando del caso non erano affidabili" ha raccontato il signor Gianni.
Martedì scorso il supertestimone aveva svelato di aver segnato tutte le informazioni legate all’omicidio di Chiara Poggi, ottenute dalla sua fonte in ospedale (non è più in vita), su un taccuino e oggi ha mostrato agli inviati del programma, Alessandro De Giuseppe e Riccardo Festinese, i fogli su cui aveva preso appunti, ribadendo poi di averlo fatto "per non dimenticare" e sottolineando "Sono i foglietti del 13 agosto 2007. Ho detto la verità, non ho paura di niente. Dovrà rendere conto l’avvocato Tizzoni del suo operato".
Le polemiche sui social
Sui social non mancano i commenti sul servizio de Le Iene inerente al caso di Garlasco, soprattutto polemiche relative al fatto che non è stato detto nulla di nuovo. Per esempio, un utente su X scrive: "Nulla di nuovo, hanno solo fatto vedere il volto del supertestimone" e un altro ribatte: "Allora non lo recupero". Oppure: "Niente di nuovo. Solo la faccia del supertestimone, e che ha aggiunto che un carabiniere di Milano gli ha consigliato di non parlare perché la procura di Pavia a quei tempi era losca".
E ancora: "Aspettiamo metà giugno. Invece di continuare a parlare sempre delle stesse cose", "Mi aspettavo un servizio diverso sulla vicenda Garlasco con nuovi colpi di scena… Mi sa che ci stanno un po’ marciando per fare più puntate…", "Anch’io un po’ delusa ma forse alcune cose, finché non hanno elementi più solidi, non si fidano a mandarle… confido nell’ultima puntata", "Tutto il rispetto: la novità della trasmissione è stata mostrare il volto e dire il nome del superteste…contenutisticamente niente di nuovo", "Molto rumore per nulla. Tanto hype per un servizio blando che non svela nulla di nuovo, se non chiacchiere e teorie senza riscontro".