Jane Alexander: “Spero sia cancro”, la frase choc detta alla sorella prima di morire. Il senso di colpa a Verissimo

Jane Alexander, ospite a Verissimo, si è lasciata andare in un'intervista intensa. Tra gli argomenti trattati, la dolorosa morte del padre e della sorella, a causa del cancro.

Melania Fiata

Melania Fiata

Giornalista

Laureata in Lettere, divoratrice di libri e serie. Scrivo di spettacoli, film e TV.

Anche oggi, sabato 7 dicembre 2024, nuovo appuntamento con il talk show più popolare degli ultimi anni, Verissimo, condotto da Silvia Toffanin su Canale 5, dalle ore 16:30. Tra gli ospiti presenti anche Jane Alexander, uno dei volti indimenticabili della serie televisiva Elisa Di Rivombrosa, oggi in un nuovo ruolo: quello di scrittrice. Il suo libro, dal titolo Jane, è uscito il 5 dicembre 2024 ed è un’autobiografia dal sapore dolceamaro. Tra gli argomenti trattati nell’intervista, due drammi che l’attrice ha dovuto affrontare: la morte del padre e della sorella, entrambe a causa del cancro.

Jane Alexander a Verissimo, il litigio con la sorella e la terribile frase: "Spero sia cancro"

Durante l’intervista con Silvia Toffanin, Jane Alexander ha parlato della sua nuova avventura in qualità di scrittrice, il cui libro, Jane, è uscito due giorni fa, il 5 dicembre 2024. Un racconto autobiografico, intenso e commovente, da cui sono stati letti degli spezzoni. Tra questi, uno in particolare, è stato molto forte ed è legato al periodo in cui sua sorella si è ammalata ed è morta poco la perdita del loro papà. La sorella di Jane faceva parte di una setta che l’avrebbe manipolata e indotta alla morte poiché, secondo la setta "gli alieni l’avrebbero guarita". Di seguito le parole lette dal libro, e tra queste, una frase terribile ha lasciato tutti senza parole:

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Poco dopo che morì nostro padre, mia sorella mi spiegò che aveva fatto un controllo al seno e le avevano trovato un nodulo. Non sapevo che dire. Lei dice che non sarà nulla, di non preoccuparmi e di non dire niente a nessuno. Lei continua a frequentare questi gruppi di ascolto, riunioni in cui si parla di come affrontare la vita e, senza motivi validi, litiga con tutti, con gli amici, con me, con mia madre. Non ci parliamo per quasi due anni, sono arrabbiata. Uno giorno, mia madre mi dice che mia sorella sta male, pare abbia un problema ai polmoni, rispondo con la cosa più brutta che posso dire: "Spero sia cancro". Passano i giorni e lei peggiora: è cancro, e mi cade il mondo addosso. E’ colpa mia. Vado a trovarla e c’era la figura appartenente a quella setta che le aveva imposto di non vederci più e che l’aveva convinta che sarebbe stata salvata dagli alieni.

Jane Alexander e il senso di colpa: "Non mi perdonerò mai"

Alexander ha spiegato che l’ultima volta che ha visto sua sorella è stato il 29 marzo 2007, poi è morta. Era molto arrabbiata con lei, ha cercato di indagare su quella setta che l’aveva tanto cambiata e manipolata. Poi il senso di colpa che l’attanaglia:

Io non mi sono ancora perdonata e non penso mi perdonerò mai. Se io forse avessi detto a qualcuno che lei aveva fatto quella biopsia, forse mia sorella sarebbe ancora con noi. Magari l’avrebbero costretta. C’è sempre quel forse e a me pesa moltissimo. Se n’è andata a 42 anni. Lei mi aveva mentito dicendomi che non aveva nulla, abbiamo anche festeggiato. Questo è stato forse il capitolo del libro più difficile da scrivere.


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