Il Paradiso delle Signore 8, Chiara Baschetti: “Nuove sfide per Matilde”

Valentina Di Nino

Valentina Di Nino

Giornalista

Romana, laurea in Scienze Politiche, giornalista per caso. Ho scritto per quotidiani, settimanali, siti e agenzie, prevalentemente di cronaca e spettacoli.

Manca poco all’avvio della nuova stagione del Il Paradiso delle Signore 8, in partenza lunedì 4 settembre con un ‘ripasso’ delle ultime puntate della stagione, per poi lasciare spazio, dall’11 settembre ai nuovi episodi. L’amata serie del day time di Rai Uno, dopo la pausa estiva, tornerà a raccontare le vicende dei personaggi che ruotano intorno al microcosmo di un grande magazzino milanese nei ruggenti anni ’60. Tante sono le storie che si incrociano in questa soap italiana di grande successo, e una delle linee narrative centrali e seguite con più interesse dal pubblico è sicuramente quella che racconta della rivalità tra Vittorio Conti, patron de Il Paradiso delle Signore, e Tancredi di Sant’Erasmo, concorrente in affari e, soprattutto, in amore. Ciò che divide i due uomini, di fatto è una strada: da un lato si trova lo storico magazzino di Conti, esattamente davanti si innalza invece il nuovissimo e lussuoso magazzino Milano Moda, fondato da Tancredi e che darà filo da torcere all’eterno avversario. Ma la questione va ben oltre la gara in affari, perché in mezzo a quella strada , a quei due mondi, a quei due uomini, c’è il vero oggetto del contendere: Matilde Frigerio.

Giovane e bellissima nobildonna interpretata da Chiara Baschetti, moglie di Tancredi ma amata da Vittorio da cui è fortemente attratta, Matilde, alla fine della settimana stagione della soap ha deciso di seguire il marito nella nuova avventura imprenditoriale, ma ci sono molti segreti che lui le nasconde e che, una volta svelati, potrebbero cambiare completamente le carte in tavola.

Il Paradiso delle Signore, intervista a Chiara Baschetti interprete di Matilde Frigerio

Per sapere qualcosa di più su come ritroveremo Matilde quest’anno e cosa dobbiamo aspettarci da questo personaggio, lo abbiamo chiesto direttamente alla sua interprete, Chiara Baschetti, entrata l’anno scorso nel cast con il personaggio di questa donna ammirata e tenace, che ha velocemente conquistato il cuore del pubblico di Rai Uno.

Come ti ritrovi a tornare sul set dopo il primo anno de Il Paradiso delle Signore? Emozioni e ansie diverse rispetto al ‘debutto’?

Sicuramente. L’anno scorso, non lo nascondo, ho sofferto molto prima di riuscire ad adattarmi ai ritmi di produzione, ma quest’anno sento di aver acquisito tanta sicurezza in più. Arrivo molto più serena sul set, mi sento molto più libera di mettere qualcosa di mio mentre lavoro e quindi, nonostante i ritmi di questo set rimangano molto tosti, va decisamente meglio.

Come ritroveremo Matilde quest’anno? Cosa dobbiamo aspettarci dal tuo personaggio?

Posso dire poco, di certo la ritroviamo molto combattuta. Però il modo in cui lei e Vittorio gestiranno il loro rapporto, concorrenti sul lavoro ma legati da una grande attrazione, risulterà non scontato e molto interessante. Poi sicuramente troveremo una donna che è alle prese con una bella sfida: sarà impegnatissima con il nuovo negozio, e sia sul piano lavorativo che su quello privato, relativo al suo matrimonio con Tancredi, farà di tutto per farsi valere. Di certo quest’anno la vita di Matilde si scompiglierà parecchio, non solo nel bene".

In cosa ti assomiglia il tuo personaggio?

In tante cose. Matilde è una donna emancipata che lotta per ciò in cui crede. Combattuta tra la passione e la testa. Inevitabilmente, in lei ho messo un po’ di me. Anche l’autenticità, la coerenza con cui cerca sempre di agire al di là dei suoi conflitti interiori. Matilde cerca sempre un senso su cui basare le sue scelte, che quindi risultano autentiche. E questo la rende un personaggio di cui ci si può fidare, leale. Questa cosa, anche se sembrerò presuntuosa a dirlo, la riconosco anche a me stessa, e la cerco sempre anche negli altri.

La sua caratteristica che invece senti più lontana da te?

Quel bisogno che la tiene legata a Tancredi. Sicuramente lo ha amato moltissimo, ma è forse più legata all’idea di quello che era quando l’ha conosciuto. E’un rapporto un disfunzionale, ciò che la lega a lui è una specie di dipendenza . E questo suo lato non mi appartiene assolutamente.

Cosa hai scoperto lavorando in una soap che non sospettavi vedendo questo mondo dall’esterno?

Sono molto onesta: ero piena di pregiudizi. Avevo molta paura ad affrontare questo impegno e a legarmi a un progetto così lungo e dai ritmi lavorativi così serrati. Poi invece ho scoperto delle cose, soprattutto di me stessa, lavorando su questo set, che in qualche modo mi ha fatto andare oltre quelli che pensavo fossero miei limiti. Quindi oggi sono felicissima di esserci dentro e dico: lunga vita al Paradiso.

Hai iniziato da giovanissima lavorando nella moda, poi sei passata alla tv, ora manca il cinema?

Il cinema mi piacerebbe ma, non mi faccio illusioni, perché vedo che è un’industria piuttosto in difficoltà a causa dell’avvento della piattaforme e di altre questioni. Diciamo che, se dovessi proprio sognare qualcosa oggi, mi piacerebbe partecipare a un progetto estero, un film o una serie. Interpretare un ruolo mettendomi in gioco in un contesto internazionale sarebbe veramente meraviglioso.

Quanto conta e quanto, soprattutto agli inizi, la bellezza nel tuo mestiere?

In realtà credo che per fare l’attrice sia quasi controproducente. Avendo lavorato nella moda so perfettamente che la bellezza è stata un’arma preziosa e fondamentale, ma tutti vedevano la bellezza e io avrei voluto tante volte che invece vedessero anche la sostanza. Quando succede questo, soprattutto se sei molto giovane, finisce che ti identifichi in questo atteggiamento perché le persone ti vedono solo per la tua esteriorità e tu rischi di guardarti solo con gli occhi degli altri che rimangono in superficie. Arrivata a lavorare su un set mi sono resa conto che invece recitando c’è la possibilità di andare oltre, perché ci vuole ben altro. Insomma, per me questo tema della bellezza è stata una, lotta per un verso o per l’altro, però sicuramente riconosco che è qualcosa di prezioso.


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