Gaia Messerklinger in Tv con Cuori 2: "Sono dolce come Agata, ma sogno un ruolo da combattente"

L'attrice, questa sera su Rai 1 con Cuori 2, sarà presto anche in Supersex nel ruolo di Moana Pozzi e in Don Matteo 14. Ecco cosa ha raccontato a Libero Magazine.

Mara Fratus

Mara Fratus

Giornalista

Nella mia vita non possono mancare, il silenzio, il mare e Il Libro dell'inquietudine sul comodino, insieme a un romanzo di Zafon.

Gaia Messerklinger
Fonte: CREDITS Foto ERICA FAVA Styling Valeria Marchetti H&M Charoltte Hardy

Questa sera, domenica 8 ottobre 2023, la ritroveremo nei panni di Agata Vezzani nella seconda puntata di Cuori 2, ma in passato l’abbiamo vista in tantissimi progetti, da Il paradiso delle Signore, a Cops2, passando per Le indagini di Lolita Lobosco fino a film quali Fuga di cervelli, Non è un Paese per giovani e Tutti a bordo. Lei è Gaia Messerklinger, classe 1989, e l’abbiamo raggiunta sul set dei suoi lavori futuri (tutti top secret) per farci raccontare, e magari svelare, qualcosa di più. In realtà molto poco, dato che su tutto quel che sarà, come per il ruolo di Moana Pozzi in Supersex o della sua partecipazione a Don Matteo 14, vige il più totale riserbo. Partiamo quindi da Cuori 2, fiction dove l’attrice interpreta Agata, l’infermiera innamorata del medico Enrico Mosca (Andrea Gherpelli).

Come si è trovata in questo ruolo?

Intanto è un ruolo che porto avanti da 2 stagioni, e il fatto che ci sia questa continuità temporale, più lunga del solito, perché dopo una prima non è detto ce ne sia una seconda, chiaramente ti dà l’opportunità di approfondire di più il personaggio, farlo sempre più tuo. Quindi, quando è iniziata la seconda stagione, avevo già più confidenza con questa donna (Agata Vezzani, ndr) ed è venuto tutto più semplice, più naturale, anche se la sfida è quella di trovare nuove sfumature e aspetti che non erano emersi precedentemente.

C’è qualcosa di Agata in cui si ritrova?

Se ti dovessi dire se c’è qualcosa in cui io e Agata ci somigliamo, direi la dolcezza: siamo entrambe due donne molto dolci.

E nella storia d’amore ‘tormentata’ con Enrico Mosca, interpretato da Andrea Gherpelli, ci si ritrova?

No, fortunatamente no.

Agata vive e respira gli Anni ’60, ma come sarebbe stata nel 2023?

Una donna con una vocazione per l’accudimento per gli altri, magari a contatto con i bambini, come maestra d’asilo. Sicuramente poi si sarebbe sentita più libera di essere una donna single con un figlio, senza che questo la portasse, anche inconsciamente, a cercare la protezione di un uomo. Oggi se ne sarebbe ‘fregata’ di più e avrebbe vissuto questo amore per Mosca con un minor senso di vergogna e colpa, che in una società come quella degli Anni ’60, in cui non c’era il divorzio e la concezione della coppia era diversa. Ecco questo non l’ha aiutata a vivere senza condizionamenti.

Prossimamente il pubblico l’attende anche in Don Matteo 14, nei panni del Pubblico Ministero Vittoria Guidi. Che personaggio sarà?

Mi limito a dire che è una donna forte.

Proprio in Don Matteo aveva già recitato nel 2011, precisamente nell’ottavo episodio dell’ottava stagione. Come è stato tornare a lavorare in una fiction così longeva e amata?

Caspita non lo ricordavo neanche io con tanta precisione (sorride, ndr). Quando partecipai tanti anni fa ero molto più giovane, meno consapevole di tante cose. Invece oggi che faccio questo lavoro nella vita, e ho una conoscenza più approfondita, l’ho vista come una bellissima opportunità di arrivare nelle case di tante persone con una storia a cui il pubblico è affezionato. Questa cosa è molto bella e va valorizzata con rispetto e impegno.

Di Supersex ci può dire qualcosa?

No.

Neanche se è stato difficile interpretare una donna con così tanta personalità come Moana Pozzi?

Posso solo dire che è stata una meravigliosa sfida. Ci risentiamo più avanti e avremo modo di approfondire.

Nel suo passato tantissimi film, fiction e serie tv. A quali è più legata?

Ogni progetto ha avuto la sua importanza. Nel recente passato mi viene in mente Cops 2: sono molto affezionata al regista che mi ha dato questa opportunità, Luca Miniero, con cui avevo già lavorato in Lolita Lobosco, e aver qualcuno che crede in te è una cosa preziosa nella tua carriera. E poi sul set c’era un gruppo meraviglioso, al fianco di Claudio Bisio, un’artista generosissimo, e avevo solo da imparare. Ma anche lavorare con il resto del cast, Guglielmo Poggi, Giulia Bevilacqua, Pietro Sermonti e Francesco Mandelli. Eravamo come dei bambini che giovano fuori e dentro il set, e ne ho un ricordo bellissimo. Un’altra figura a cui sono molto legata, trovando un fil rouge con il presente, è Riccardo Donna, regista sia di Cuori che di Don Matteo, e che fu il primo con cui ho lavorato nella mia prima serie Tv importante, Fuori classe: per me rincontrarlo sul set è stato bellissimo, mi ha insegnato tante cose e ne ho una grande stima. Quindi per me Fuori classe è stata un’esperienza incredibile.

E per strada la gente in quale ruolo la riconosce di più?

Dipende. Ultimamente vedo la gente disorientata, perché io cambio molto. Un po’ come accade con le mie amiche storiche di Torino quando ci rincontriamo e non sanno mai come avrò i capelli. Ora sono bionda e riccia, in Cuori ho un caschetto castano liscio e quindi la riconoscibilità non è così immediata.

Questa cosa allora l’aiuta a ritagliarsi un po’ di privacy, e a poter girare per strada in maniera più anonima?

Sì. Io senza privacy impazzirei, sono una persona solitaria. Amo fare le mie cose in totale anonimato e spero che questo resti così.

Da modella ad attrice a soli 17 anni. Solo gioie o qualche rimpianto?

Nessuno rimpianto. Feci la modella per poco e solo per una questione di indipendenza economica, perché mi ero messa in testa che a 18 anni volevo andare a vivere da sola.

In casa si respirava aria di recitazione da quando era bambina, ha sempre sentito che questa era la sua strada?

No. Ho sempre seguito il mio istinto, ma da piccola non avevo il sogno di diventare attrice. Ho studiato giurisprudenza e sono avvocata, e ho sempre pensato che un giorno avrei capito cosa fare, ho avuto fiducia in questo. Solo dopo l’esame di Stato ho capito che volevo dedicarmi completamente alla recitazione.

Dal suo profilo Instagram traspare l’amore per i viaggi, che tipo di turista è?

Agguerrita. Mi piace l’avventura: di solito scelgo mete dove si possono fare esplorazioni. Amo camminare e la natura, fare trekking e muovermi: sono una che pianifica il viaggio ma poi sono capace di lasciarmi stupire dal luogo e andare d’istinto.

C’è un ruolo che le piacerebbe interpretare?

Non c’è un personaggio, ma piacerebbe tanto un ruolo dove posso usare il mio corpo, che richieda una grande preparazione fisica, che ne so… combattere con le spade, i bastoni.

È questo quindi il sogno nel cassetto?

Io non sono una che sogna, mi pongo degli obiettivi che si chiariscono mentre faccio le cose e cerco di raggiungerli.

È felice, innamorata?

Sì, molto. Molto felice e molto innamorata.


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