Enrico Varriale accusato di stalking e lesioni all’ex compagna. Lui dichiara: "Ciò che racconta è falso"

Il noto giornalista, già sotto processo per un’altra vicenda simile, avrebbe aggredito fisicamente la donna che frequentava: ecco le sue parole in difesa.

Debora Manzoli

Debora Manzoli

Scrittrice ed editor

Scrittrice, copywriter, editor e pubblicista mantovana, laureata in Lettere, Cinema e Tv. Ha due libri all’attivo e ama la scrittura alla follia.

Enrico Varriale è un noto giornalista e conduttore televisivo, nonché ex vicedirettore di RaiSport. Il giornalista, già sotto processo per l’accusa di aggressione da parte di una donna con la quale avrebbe avuto una relazione in precedenza, sarebbe stato nuovamente accusato di stalking e lesioni personali aggravate da un’altra ex compagna. Scopriamo di più.

Varriale accusato (di nuovo) di stalking e lesioni a una donna

Secondo l’accusa, come riporto da la Repubblica, il noto giornalista Enrico Varriale "con condotte reiterate di minaccia e molestia poste in essere nei confronti della compagna avrebbe aggredito fisicamente la compagna in casa fino a ‘’farle perdere i sensi e causandole lesioni’".

Ma ancora non è tutto, perché sempre da quanto riportato da la Repubblica e Il Tempo, al giornalista verrebbe anche contestato di aver minacciato la donna con frasi come "se mi denunci ti ammazzo" e di aver cercato di contattarla in tutti modi tramite numeri anonimi e controllando i profili social.

Tali fatti, secondo quanto riportato, risalirebbero a un periodo compreso tra il 2021 e il 2022. A seguito di queste accuse, il gup di Roma ha fissato il processo per il prossimo 20 novembre.

Le parole di Enrico Varriale in sua difesa

Come riporta Il Tempo, nel corso dell’udienza in aula davanti al giudice, Enrico Varriale avrebbe parlato in propria difesa esprimendosi con queste parole: "Ammetto di averla colpita con uno schiaffo e ancora mi pento per quanto ho fatto, l’errore più grande della mia vita ma l’episodio violento è stato questo, il resto che racconta lei è falso. So di avere commesso un errore di cui mi pentirò per tutta la vita. Le donne, come sempre ho detto, non si toccano neanche con un fiore. La parità esiste in tutto tranne in questa sperequazione, l’uomo è più forte. Ma con la stessa nettezza affermo che tutto quello che la donna racconta è falso".

Il giornalista avrebbe poi continuato il sui discorso di difesa aggiungendo ulteriori dettagli. "È lei che quella sera di agosto mi è saltata addosso, non l’ho colpita con calci. Lei dice che ho messo le mani al collo ma avevo il telefono in mano come avrei potuto? Poi l’ho tirato sul divano. Una cosa mi ha fatto male. Se avessi la signora davanti le chiederei scusa per lo schiaffo e per averle preso il telefonino, però le chiederei anche perché ha detto quelle cose e come fa a dire che le ho sputato addosso. Lo sputo è una delle cose più schifose che si possono fare".

Le ecchimosi e le abrasioni al collo riportate dalla donna che accusa il giornalista sarebbero state certificate dai medici proprio a seguito della lite del 5 agosto 2021.


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