Domenica In, Mara Venier mette in imbarazzo i Ricchi e Poveri. Poi sfogo contro lo staff: “Portate rispetto a Mike Bongiorno”

Durante la puntata del 26 maggio la conduttrice chiede silenzio in studio e poi dà vita a un siparietto molto criticato sui social: cosa è successo

Rosanna Ilaria Donato

Rosanna Ilaria Donato

Web Content Editor

Laureata in Linguaggi dei Media, mi dedico al mondo dell’intrattenimento da 10 anni. Ho lavorato come web content editor freelance per diverse testate.

Durante la penultima puntata di Domenica In, in onda il 26 maggio su Rai1 e condotto da Mara Venier, i primi ad allietare il pomeriggio degli italiani sono i Ricchi e Poveri che, oltre a raccontarsi ai telespettatori, presentano il nuovo singolo Aria. In seguito, assistiamo all’intervista di Daniela Zuccoli, moglie del compianto conduttore Mike Bongiorno, che lo ricorda nel giorno del centenario dalla sua nascita; poi è la volta dell’ospitata di Orietta Berti, pronta a esibirsi sulle note del brano cantato con Fiorello Una vespa in 2, del video collegamento con Zucchero da Pontremoli e della presentazione del primo libro dell’attore Vinicio Marchioni. Non mancano, infine, le brevi apparizioni di Pierluigi Diaco e Ronn Moss, quest’ultimo nel salotto di Mara Venier per cantare Io che amo solo te di Sergio Endrigo.

Il recap della puntata del 26 maggio di Domenica In: i Ricchi e Poveri

Nel salotto di zia Mara arrivano i Ricchi e Poveri, e la prima a parlare è Angela Brambati: "Non ci aspettavamo tutto questo successo con il brano di Sanremo. Grazie Davvero. C’è un bambino dentro di noi che non vuole mollare mai. Per questo piacciamo ai bambini: li facciamo divertire. Noi ci mettiamo in gioco tutti i giorni, non molliamo mai. Vedrete dei look sempre più pazzi, perché più prenderemo coraggio e più impazziremo. Voglio divertirmi, non ho altri 30 anni davanti a me". Angelo Sotgiu aggiunge: "Una persona non più giovanissima può azzardare delle cose, divertirsi". Come stanno vivendo questo successo in giro per il mondo? "Siamo sempre con la valigia pronta", dice Angelo, con la cantante che aggiunge: "Do la precedenza al dormire e mangiare, perché non c’è tempo".

Poi la nascita del gruppo: "All’inizio, molti non lo sanno, io avevo 15 anni e lui ne aveva 16 ed eravamo fidanzatini", afferma la Brambati prima che il compagno di avventura dichiari: "Io l’ho presentata ai miei genitori e lei ha presentato me ai suoi. Era una cosa seria, non chiamarci fidanzatini, eravamo fidanzati in casa". Mara Venier mostra una fotografia dell’ex coppia in spiaggia col costume da giovani e la conduttrice dichiara: "Angelo, complimenti!", mettendolo visibilmente in imbarazzo, con la sua compagna di scena che risponde alla conduttrice "Io ho già capito perché dici ‘complimenti‘" e il diretto interessato che, tra le risate generali, cerca di chiudere lì il discorso: "Per l’acconciatura, intendeva". Ma la Venier, dopo essersi avvicinata di corsa alla donna per colpirla scherzosamente con il copione della puntata, aggiunge ironica: "Ma che foto mi mandi, Angelo, però…". L’ospite spiega: "Avevo questa foto sul comodino della mia camera e quando l’ha vista me l’ha chiesta". "E l’hai ingrandita!", ironizza la Venier. Ma la Brambati assicura: "No, è al naturale". A questo punto Angelo aggiunge: "Le avevo detto che non l’avevo mai resa pubblica perché era una cosa nostra, personale, e lei l’ha condivisa sui social".

Come si sono conosciuti i Ricchi e Poveri? "Andavo a sentire lui e Franco [Gatti, ndr] che suonavano in un gruppo a Genova, poi io e lui siamo diventati fidanzati e in seguito ho conosciuto Marina e l’ho presentata a loro. Andavamo tutti insieme al mare in spiaggia e cantavamo varie canzoni", spiega la Brambati. Il nome del gruppo si deve a Franco Califano: "Voi siete ricchi di spirito ma poveri in tasca. Vi chiamerò Ricchi e Poveri. Così è iniziato tutto", spiega Angela. E l’amore? "Ci sarebbe il tempo per l’amore, ma io sto tanto bene così. Io amo il mio lavoro, è tutto. Se fosse amore vero, allora sì", risponde la cantante, mentre Angelo Sotgiu commenta: "Sono amori molto spesso fragili perché bisogna essere presenti nelle famiglie. Mi mancano tutti e tanto, ma li vedo poco. Solo le persone intelligenti riescono a innamorarsi a una certa età: a me è successo e succederà ancora. Bisogna impegnarsi". "Dopo averti visto con il costumino lì, secondo me, acchiappi", commenta la Venier.

Daniela Bongiorno a Domenica In

Mara Venier, sentendo il vociferare di sottofondo dello staff di Domenica In dietro le quinte, prima di ricordare con la moglie Daniela Zuccoli Bongiorno il compianto conduttore televisivo, venuto a mancare nel 2009, sbotta in diretta:"Scusate, non l’ho mai fatto quest’anno ma vi chiedo silenzio e rispetto, per favore, perché stiamo parlando con la signora Bongiorno, ed è anche un momento delicato ed emozionante per me e per l’ospite". L’ospite, quando in studio cala il gelo più totale, riesce finalmente a parlare senza interruzioni: "Noi siamo stati insieme 40 anni. Aveva 46 anni quando ci siamo conosciuti, ed è morto che ne aveva quasi 86. Sono stata più con lui che con i miei genitori, avevo 20 anni. C’è un movimento pazzesco per il suo centenario, vuol dire che la gente gli vuole bene, che ha lasciato un segno d’amore. È stato come un padre della patria, la televisione è partita con lui. Ha unito la lingua, ha insegnato l’italiano ai poveri e a chi non era andato a scuola, è come se lui avesse tenuto le persone per mano e creato la prima community della lingua. La gente lo vedo come una persona di famiglia. Nonostante le sofferenze, lui insegnava ai figli e agli amici a mantenere viva la speranza, era sempre positivo".

L’ospite si sofferma sul terzo incontro con l’uomo che tuttora definisce la sua "anima gemella": "L’avevo già conosciuto a MareModa Capri, ci incontravamo sempre per caso, ma quel giorno ho mollato tutti per andare a vedere Mike che doveva condurre una serata in questo paesino. Mi sono arrampicata sul palcoscenico di legno e sopra c’era una guardia del corpo che mi ha detto: ‘Dove vuoi andare tu?’ Gli ho spiegato che volevo solo salutarlo e quando lo ha chiamato e lui mi ha vista ha esclamato: ‘Adesso che ti ho ritrovato, non ti lascio più’. Mi ha corteggiato molto. Avevamo 26 anni di differenza ma non è mai stato un problema. Era destino che ci trovassimo. Io sono grata all’universo per averlo incontrato e aver cresciuto insieme i nostri figli. Penso sempre che i genitori debbano dare l’esempio, è inutile che dicano una cosa e poi facciano il contrario. Lui era una persona di una lealtà e rettitudine assoluta, per lui i doveri erano doveri".

Daniela Bongiorno termina l’intervista parlando dell’ultimo giorno di vita di Mike: "Eravamo a Montecarlo e lui stava benissimo e ricordo che la mattina si svegliò e mi appoggiò i giornali sul cuscino perché sapeva che mi piaceva leggerli e mi disse: ‘Non ho dormito tanto bene questa notte, penso di avere mangiato troppo ieri’. Comunque, mi chiese la colazione e io gliela portai e lo guardai seduto in terrazza mentre fumava il sigaro e ricordo che pensai "come sono fortunata ad avere un uomo così nella mia vita e a essere ancora felice dopo tanti anni". Mio figlio, poi, mi mandò una foto della nostra nipotina Luce che era appena nata ed era dentro all’incubatrice illuminata. Io la feci vedere a Mike che mi disse: ‘Che bella, sembra te quando prendi il sole’. Quelle sono state le sue ultime parole, lui è morto felice e io sono grata di questo".

Anche Vinicio Marchioni da Mara Venier

L’attore Vinicio Marchioni presenta il suo primo romanzo dal titolo Tre notti: "Inizia con uno spunto autobiografico, la morte di mio padre successa quando avevo quasi 16 anni, l’età di Andrea, protagonista della storia. Facendo un trasloco, ho ritrovato dei miei diari e ho riletto le pagine che scrissi in quel periodo. Ho provato un’immensa tenerezza per quel ragazzo che soffriva per l’amore, per il padre, sembrava che stessi leggendo la vita di qualcuno altro e questa distanza mi ha fatto pensare che forse era la giusta idea per parlare del periodo della adolescenza, quel momento in cui ci si vuole mangiare al mondo ma non si hanno gli strumenti per farlo. L’idea di scrivere il romanzo è nata circa 12 anni fa. Prima di scriverlo mi sono chiesto se il mondo avesse necessità di leggere un altro romanzo. Ho avuto il coraggio o l’incoscienza di affrontare il tema del distacco tra padre e figlio. Ho cercato di farlo con grande umiltà, come sempre, mettendo insieme la struttura narrativa affinché questa storia potesse diventare quella di tutti quanti. Nessuno è preparato alla morte di una persona cara e io volevo raccontare quei tre giorni in cui si è nell’occhio del ciclone e si scopre che la vita prosegue e che vicino hai persone che ti accompagnano. Spero di essere un padre migliore del mio, ha lavorato per tutta la vita e se ne è andato troppo presto, a 39 anni. Penso di essere un padre che cerca un dialogo con i figli, ma è consapevole che le figure paterne servono anche per dire dei no, mettere dei limiti".

Il primo incontro con la moglie Milena Mancini: "Sono un uomo fortunato, è un’artista vera. Fa tutto lei, io sono l’idraulico di casa. Ci siamo incontrati a un provino che Milena ha fatto per interpretare Donatella nella seconda stagione della serie Romanzo criminale. Io sono entrato in studio perché era un ruolo che aveva molto a che fare col mio personaggio e ho visto questa meraviglia tra Olivia Newton-John e Cyndi Lauper. Ho sentito in lei un carattere enorme, oltre a essere di una bellezza disarmante. Un colpo di fulmine, sono rimasto lì. Non è stata presa per il ruolo, ma abbiamo costruito tante altre cose insieme".


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