Domenica In, Venier stuzzica Jerry Calà e chiude in lacrime: "Lavorare aiuta nei momenti difficili"

Nella puntata del 18 maggio, non mancano lacrime di Mara Venier, emozioni con Venditti e frecciatine con Jerry Calà, ma nemmeno musica e risate: cosa è successo

Rosanna Ilaria Donato

Rosanna Ilaria Donato

Web Content Editor

Laureata in Linguaggi dei Media, mi dedico al mondo dell’intrattenimento da 10 anni. Ho lavorato come web content editor freelance per diverse testate.

Nell’ultima puntata di Domenica In, condotta da Mara Venier su Rai Uno domenica 18 maggio 2025, non mancano ospiti che cantano e improvvisano al centro dello studio per divertire il pubblico, tra i quali Jerry Calà, Massimo Boldi e Teo Teocoli, ma nemmeno artisti che, oltre a esibirsi nel salotto della conduttrice, regalano emozioni più profonde, raccontandosi a cuore aperto, come accade con Antonello Venditti. Ecco cosa è successo durante la puntata del 18 maggio di Domenica In, chiudendo con i ringraziamenti di Mara Venier al termine della diretta su Rai Uno.

Domenica In, puntata 18 maggio 2025: cosa è successo da Mara Venier

Il primo ospite è Antonello Venditti, in studio per presentare il libro Fuori Fuoco. L’artista è a Domenica In "apposta per dire che non può essere l’ultima puntata", e, guardando la Venier negli occhi, aggiunge: "Perché tu sei strana per questo mondo. Riesci a essere te stessa ovunque vada ed è per questo che ti vogliono bene: abbiamo ascoltato poco fa ‘Ci vorrebbe un amico’ e credo che tu sia sei la reincarnazione dell’amica donna che tutti noi vorremmo. Tu porti nella tua professionalità la verità, il senso del giusto, quindi non aver paura di dimostrare le tue fragilità, diventano la tua forza ed è quella che dai a tante persone". Queste parole commuovono la conduttrice, che risponde semplicemente "Grazie Antonello" e sottolinea che "questo non era previsto".

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Quando la conduttrice dice che i ringraziamenti (in questo caso intende quelli a Vincenzo Mollica per il video introduttivo e agli ospiti) andavano fatti perché è l’ultima puntata, Venditti replica: "Me ne vado, così è la penultima. Ne facciamo un’altra!", e la Venier ribatte: "No, non se ne parla proprio!". Poi Antonello Venditti parla di Achille Lauro, dicendo che spesso il giovane cantante di Incoscienti giovani va a casa sua: "Quando siamo in studio mi dà un altro modo per guardare le mie canzoni, uno sguardo diverso. Spero di potergli dare anche il mio sguardo". Ma come è nata l’amicizia con Lauro? L’ospite racconta di averlo conosciuto nel 2019 a Sanremo e di aver capito che aveva qualcosa dentro: "Lui non nasce come cantante, nasce Lauro ed è un’installazione artistica vivente, un’opera d’arte solo perché esiste. Si auto-rappresenta. Poi ci siamo incontrati di nuovo e lì ho capito tante cose che non avevo capito prima: si sta evolvendo molto, abbiamo un’intimità artistica incredibile. Forse vi sorprenderemo, stiamo facendo delle cose insieme. Privatamente, almeno per il momento, noi siamo molto creativi", e chiude l’argomento dicendo di non riuscire a trovare il tempo giusto per far uscire canzoni nuove, perché succede sempre altro: "Mentre io canto, stiamo ancora festeggiando i 40 anni di Notte prima degli esami e abbiamo anche i 50 anni di Lilly…". Insomma, possiamo aspettarci un duetto Venditti-Lauro, ma il ‘quando’ è ancora un’incognita.

A questo punto Mara Venier gli chiede qualcosa in più sul suo presente e lui svela: "Credo che la vita sia fantastica e Ia affronto con la voglia di vivere, che è quella che ti fa superare tutto. C’è un sentimento intermedio che è l’amore ed è fondamentale, e poi c’è l’amicizia, che raccoglie tutti i nostri sentimenti umani e ci fa vivere anche per gli altri. Dentro di me ho Antonello che lotta con Venditti, il laico e il cattolico che si parlano e si confrontano. Io non sono mai contento. Ma sono sempre positivo, anche se la mia famiglia era complicata e controversa: mi sono dovuto fortificare da solo, ero io col mio pianoforte e i miei pianti. Quando mia madre mi bullizzava, però, non mi piangevo addosso, perché avevo la consapevolezza di essere forte. Ho sopportato tutto quando ero piccolo e lo faccio ancora adesso che sono adulto. I bambini non conoscono tante sfumature del linguaggio: non hanno il senso dell’ironia, sono piatti, se gli dici qualcosa se lo ricordano per tutta la vita. Con la fantasia, ho sfondato i muri, i cieli, sono andato oltre". Non manca un video sull’amicizia tra il cantautore e Ultimo (con piccola gaffe): "Niccolò ormai non ha più bisogno di padri, perché lo è diventato a sua volta. Sta crescendo in maniera esponenziale. Poi io qui, da questo palco, ho spoilerato il nome della figlia…". Qui Mara Venier lo interrompe: "Un maschietto". Venditti, con ironia, risponde: "Scusami, adesso l’ho cancellato, non so più come si chiama perché un gruppo di persone mi ha accusato di aver spoilerato il nome del figlio, ma meno male che è nato. Ma tu davvero stai a pensare al nome?"

Si prosegue col ricordo di Raffaella Carrà e tanta commozione negli occhi di Venditti, il quale tentenna dopo che ‘zia Mara’ mostra il video di ‘Carramba! Che sorpresa‘ in cui lui era ospite e ha incontrato di nuovo il figlio con il quale ai tempi non aveva un rapporto semplice: "Tutti quelli che hanno conosciuto Raffaella ne sono innamorati, lei è sempre con noi. Come te, sapeva toccare le corde più intime di una persona, sapeva tirare fuori quello che sei veramente. A Carramba! c’era molta commozione perché il rapporto con mio figlio non era stabile. Oggi ha 50 anni ed è un uomo risolto, abbiamo un rapporto meraviglioso, è molto presente con me: è diventato lui mio padre. Magari avessi avuto un papà come lui! In quella occasione però Raffaella è stata ‘cattiva’, perché io ero tanto impegnato, sempre in tournée e continuavo a chiedere a mio figlio ‘Quando ci vediamo? Perché io passo per Roma in questi giorni’, ma lui diceva sempre di no. In realtà, si era messo d’accordo con Raffaella ma io non lo sapevo. Ci stavo male perché pensavo che mio figlio non volesse vedermi, parliamo di due mesi di negazione. Quando l’ho visto lì, un po’ gli volevo menare, un po’ ero felice. Lì era davvero ‘Carramba! Che sorpresa'".

Si torna, infine, a parlare dei suoi genitori: "Io e Francesco siamo stati con mio padre quando ha esalato l’ultimo respiro. Con lui ci siamo detti tutto. Con mia madre invece era diverso. Forse non l’avevo capita ma era impossibile chiarire: io credo che l’amore da dare agli altri o ce l’hai dentro o non ce l’hai. Lei mi diceva cose come ‘Se ti comporti così, mi butto dalla finestra’. Ma si può caricare un bambino che non ha difese con frasi del genere? Per questo ciò che si dice e come lo si dice ai bambini è fondamentale".

Jerry Calà a Domenica In

In studio entra Jerry Calà quando ancora c’è Venditti in studio e, dopo avergli chiesto di autografare un suo album originale, i due svelano: "Un giorno faremo un film insieme, lo abbiamo già scritto. Ci sono cose che voi umani…", e Mara Venier commenta: "La strana coppia!" Si comincia con i primi anni di carriera, passando per la prima band, il cinema e il locale Derby di Milano: "Mia madre Rosetta era mia complice, mi faceva fare le seratine di nascosto da mio padre, che invece era molto severo: quando andavo male a scuola, mi faceva trovare una tuta da meccanico sul letto". Poi, quando viene introdotto il successo di Sapore di mare, arriva la domanda attesa: "Com’eri quando giravi questo film?", e Jerry Calà, un po’ in imbarazzo, le risponde: "Tu lo sai benissimo com’ero!". Mara Venier, stizzita, ribatte: "Io lo so benissimo com’eri, ma non lo posso dire pubblicamente perché è l’ultima puntata, capisci?", e l’ospite commenta: "Ero allegro, sbarazzino, entusiasta del mio lavoro!" La Venier però non ci sta: "Eri anche molto generoso, no? Ti davi molto. Meglio che non faccia nomi", e poi, guardando dritto verso la telecamera, aggiunge: "Mi riferisco alle signorine che lavoravano con te. Se mi stanno vedendo, sanno a cosa mi riferisco". Dopo queste parole, il pubblico in studio si lascia andare a una grassa risata. All’attore non resta che confermare: "Sì, Mara ero così, lasciavo grandi mance anche ai ristoranti".

Subito dopo si parla di Vacanze di Natale, altro film di grande successo, e Venier lo stuzzica ancora: "Che anni erano quelli Jerry? Com’eri?". Calà, ancora una volta in imbarazzo, ribatte: "Erano anni di grande entusiasmo! Io esplodo e grazie a te non implodo. Ai tempi io e Mara stavamo insieme e quando le proponevano dei film rifiutava perché ‘in casa ne basta uno’. È una grande donna. Lei ha sempre cercato di farmi restare con i piedi per terra e per questo la devo ringraziare". La conduttrice risponde: "Ho fatto tutto con molto amore sempre", e l’attore dice di getto "Anche io", una risposta che sembra trovare inappropriata (visto i trascorsi) in un secondo momento.

Teo Teocoli e Massimo Boldi da Mara Venier

Una volta entrato nel salotto di Mara Venier, Teo Teocoli inizia l’intervista parlando del suo recente compleanno e di come sia cambiata la sua vita negli ultimi tempi: "A 80 anni comincio a vedere le cose come se le stessi per perdere, le vedo da un’altra prospettiva". Poi si passa al rapporto incrinato con Adriano Celentano: "Sono tre anni che non ci sentiamo più con Adriano Celentano. Non risponde mai, quindi non ho più provato a chiamarlo, ma vado a trovare il figlio in chiesa, perché so che va ogni giorno a pregare vicino a casa mia. Questa amicizia mi manca molto, l’ultima volta che ci siamo visti con Celentano e Morandi abbiamo riso tutta la sera. Poi ci fu una catastrofe con ‘Adrian’ perché voleva che lo imitassi, ma dovevo farlo in un certo modo, dovevo essere proprio lui. Non si poteva fare, per me era una truffa, perché la gente poteva scoprire che quello non era Celentano. Lui voleva solo commentare il cartone animato, non apparire. Io gli dissi: ‘Adriano, ti posso imitare finché vuoi, ma non posso essere te, sarebbe una truffa‘". Subito dopo entra in scena anche Massimo Boldi, che affianca Teo Teocoli in studio, e insieme intrattengono il pubblico con musica e siparietti fino all’arrivo dell’ospite successivo.

Non mancano i saluti degli amici a fine puntata, con Mara Venier che dice subito: "No, no!". Parte un videomessaggio di Carlo Conti che la considera la vera ‘Signora della domenica’, mentre Antonella Clerici dice che è stato un anno denso di emozioni e che la aspetta il prossimo settembre. La Venier si commuove e poi dice: "Non ce la posso fare, ti prego", ma non riesce a convincere gli autori, perché i saluti proseguono con Renzo Arbore, Lino Banfi, Massimo Ranieri ("Non ci lasciare, se no il pubblico che fa la domenica? Questa è casa tua"), e Vincenzo Mollica ("Grazie è una bella parola e tu la meriti"). "Grazie di cuore, è anche troppo tutto…" commenta la conduttrice che cerca di trattenere le lacrime di gioia. Immancabile la scheda di Mara Venier con la voce di Mollica a rendere il momento più toccante per la conduttrice: nel filmato il giornalista ricorda tutto il suo percorso a Domenica In. "Grazie a Vincenzo Mollica, ma non merito tutto questo" dichiara la Venier che poi, in lacrime, riferendosi alle condizioni di salute del marito Nicola Carraro, aggiunge: "Quando dico che è l’ultima ci credo veramente, voi sapete che questi ultimi mesi non sono stati facili per quanto riguarda la mia vita privata e credo che il lavoro faccia bene e aiuti nei momenti difficili. Se sono qui è grazie a voi, mi sono sentita amata dal pubblico".


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