Domenica In, Venier punge Conti sul matrimonio: "Santa Francesca". E Marcuzzi si commuove: "Sono la mia forza"
Nella puntata del 15 giugno, Mara Venier 'ospita' Alessia Marcuzzi, Riccardo Cocciante, Marcella Bella, Gigi Buffon e Achille Lauro: cosa è successo su Rai Uno

Nella nuova puntata del Best Of di Domenica In, condotta da Mara Venier su Rai Uno domenica 15 giugno 2025, vengono riproposte le interviste migliori dell’ultima edizione del talk show. Oggi non mancano Riccardo Cocciante, che ripercorre la sua vita attraverso le canzoni, Alessia Marcuzzi che parla delle critiche per la serata finale di Sanremo, e Marcella Bella, emozionata mentre parla del fratello Gianni. Tra gli ospiti in studio ci sono anche Gigi Buffon, che si racconta tra depressione, calcio e famiglia, e Carlo Conti che ricorda Fabrizio Frizzi e parla del matrimonio con la moglie Francesca Vaccaro. Ecco cosa è successo nella puntata di Domenica In del 15 giugno 2025.
Domenica In, puntata 15 giugno 2025: cosa è successo
Il meglio di Domenica In parte con l’intervista di Riccardo Cocciante. L’artista racconta la sua carriera artistica attraverso aneddoti e canzoni, svelando di aver sempre pensato di non essere all’altezza, ma Mara Venier ribatte: "E invece sei un gigante". L’ospite ripropone in studio alcuni dei suoi più grandi successi musicali, a partire da Quando finisce un amore e Questione di feeling per poi terminare con Se stiamo insieme e Bella senz’anima, altri due brani che hanno lasciato il segno nella storia della musica italiana.
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Entra nel canale WhatsAppMa com’era Cocciante cinquant’anni fa, prima di avere successo? A rispondere è il protagonista del momento: "Ero un ragazzo introverso, che non voleva trasferire le idee così pubblicamente. Ero dentro un guscio, ma la musica mi ha aiutato a uscire fuori, a esprimere cose che prima non riuscivo a dire. All’inizio io volevo cantare ma non volevo farmi vedere. Cantavo nascosto dietro al piano. Il cantare mi ha scelto e io ho obbedito, mi sono fatto corrompere da quello che amavo fare. Mi sono sempre detto che non avevo il fisico, la voce e invece la musica è venuta da me e l’ho dovuto accettare". Qui Mara Venier gli dice "E invece sei un gigante!".
Poi racconta del successo ‘sofferto’ di Bella Senz’anima, perché il primo album glielo bocciarono in quanto bisognava trovare una maniera diversa per presentarlo. Non manca una seconda occasione, grazie a uno spettacolo che però non andò benissimo, ma la casa discografica gli venne nuovamente in aiuto, proponendo un giro promozionale tramite i dj, facendo passare la canzone alla fine delle serate, anche se inizialmente i disc jockey non volevano fare questo gesto. La preoccupazione di Cocciante era tanta: "Ero disperato perché mi dicevo che questo pezzo non avrebbe mai avuto la fortuna di essere ascoltato dal pubblico. Alla fine dell’estate mi chiamarono per dirmi che Bella Senz’anima era primo in classifica. Un successo inaspettato, mi chiedevo come fosse possibile, ma è sempre grazie al pubblico. La canzone è stata un po’ una ribellione in me, ho cantato come volevo, perché dicevano sempre che cantavo come se fossi arrabbiato e per questo la mia voce non andava bene. La volevano più soffice. Alla fine gli ho fatto vedere come sono realmente".
Alessia Marcuzzi a Domenica In
Alessia Marcuzzi parla della sua situazione sentimentale, dopo la fine della relazione con Paolo Calabresi Marconi, e dice: "Ho tanti amici Per adesso non cerco l’anima gemella, sto bene così. Mi sto godendo il tempo per me, il fatto di stare da soli può far bene a sé stessi. Non sono mai stata sola prima, avevo l’ansia di rimanere single. Quando sei giovane, hai voglia di innamorarti, di avere qualcuno al tuo fianco che possa accompagnarti nel percorso della vita. Non sono una suora, scelgo solo di stare da sola in questo momento. Stare bene da single può fare bene". Poi la conduttrice ricorda una telefonata in cui Alessia Marcuzzi le aveva detto "mi fermo, ho bisogno di ritrovarmi" e lei racconta: "Ho cominciato a 17 anni questo lavoro, quindi ero molto giovane, e poi, una volta compiuti i 50 anni, avevo bisogno di fermarmi e capire quale fosse la cosa giusta per me. Non ero più sicura di essere in grado di fare i reality. Poi, se tu sai che economicamente hai la possibilità di fermarti, dici ‘bene, le mie attività di imprenditrice mi permettono di sostenermi’. Avevo la sicurezza di poter gestire la famiglia. Non avevo bisogno di andare in video: sono una persona egocentrica, perché sai che chi fa questo lavora ama stare in mezzo alla gente, ma io sto anche tanto bene nella mia casetta".
Sulle critiche dopo il ruolo di co-conduttrice a Sanremo 2015, confessa: "Ho sempre guardato la finale di Sanremo con i miei amici, ma sono stata felicissima di farlo e mi sono divertita. Sono stata autentica, me stessa. Forse sono un po’ troppo scanzonata, però in quel momento mi sentivo bene, dietro le quinte ci divertivamo e c’era un bel clima. Sono stata anche molto criticata per il mio modo di fare a Sanremo. Non replico mai alle critiche che reputo fondamentali, ma una cosa mi è dispiaciuta. Gli altri mi hanno raccontato che sul web dicevano che sembravo drogata. La verità è che io non ho mai fumato in vita mia, al massimo bevo un bicchierino di vino. Le altre critiche le accetto tutte, ma mia figlia ha 13 anni e legge quelle cose. Mi spiace che scrivano ‘è drogata’ o ‘è ubriaca’. La droga è una cosa che proprio non mi appartiene, io sono così. Se non sono piaciuta, ci può stare nella vita. Su Instagram invece mi diverto, gioco un po’, ma ricordiamoci che non è la realtà".
Dopo aver visto un video dedicato ai suoi figli, Alessia Marcuzzi si commuove e sottolinea: "Con loro non ho paura mai, sono la mia forza. Mi fanno anche arrabbiare ogni tanto, ma sono il mio mondo e sono felice di averli accanto. Penso che questo rapporto ci sia anche tra persone e animali, non c’è bisogno di essere per forza madri per sapere di cosa sto parlando. Si può essere madri in tante forme. I figli ti completano". Mara Venier, parlando di quei bambini che vengono adottati, sottolinea: "I figli sono di chi li cresce, non di chi li fa".
Marcella Bella da Mara Venier
Marcella Bella si racconta a partire dalla famiglia: "La mia era una famiglia di artisti. Mia madre era pazzesca, ci prendeva tutti in giro. Io sono una che va sempre avanti, non mi piace guardare indietro. Sono dell’idea che bisogna vivere il presente, quello che si ha." La conduttrice si sofferma sul rapporto tra Marcella Bella e il fratello Gianni: "Lui è unico, sorride sempre, è allegro" dice l’ospite. La Venier ipotizza: "Secondo me, tu lo aiuti tantissimo, sei dirompente", e Bella risponde: "Io sono ottimista, cerco di tirare su le persone intorno a me, inutile crogiolarsi nel male. Ci sono stati momenti difficili, soprattutto da quando lui non scriveva più, perché io mi sono sempre appoggiata a lui che scriveva delle canzoni bellissime per me. Quando è morta mamma c’è stato un altro periodo bruttissimo, ma io sono una che si tira su, vedo sempre il bicchiere mezzo pieno".
Quando Mara Venier nota quanto è dimagrita, Marcella Bella svela di aver smesso di bere e dice che il calo di peso potrebbe dipendere proprio da questo: "È un periodo che non bevo più, né vino, né nulla. Non mi va di bere, sono appagata da altre cose, sono felice di come sta andando il mio pezzo. Chi arriva ultimo ha un successo a parte". In un secondo momento la Venier la punge: "Dimagrita, sexy e nonna!". La cantante, sentendo quest’ultima parola, ribatte: "Mi sembravano troppi i complimenti…", e poi aggiunge: "Mio figlio vive a Singapore con la mia nipotina Cassandra. Vengono a trovarmi in estate, l’anno scorso sono rimasti due mesi, e poi a dicembre si sono fermati un altro mese e mezzo. Li vedo abbastanza, tanto che a volte non vedo l’ora che tornino a Singapore… sto scherzando! Mio figlio è felice quando io sono contenta".
Poi l’omaggio di Marcella Bella al fratello Gianni nella serata delle cover di Sanremo 2025 con il brano L’emozione non ha voce, e l’ospite ammette in studio che quando la ascoltò per la prima volta, ancora prima che il fratello la facesse sentire ad Adriano Celentano, le piacque così tanto da volerla tenere per se stessa: "Dopo aver ascoltato il primo verso, mi è venuta la pelle d’oca e ho chiesto a Gianni di lasciarla a me, ma lui era intransigente: stava lavorando per Adriano. La canzone piacque più a Claudia Mori che a Celentano, dovette convincerlo a cantarla e metterla nell’album. Era il mio sogno cantarla sul palco di Sanremo e mi sono detta ‘se non lo faccio ora, non lo faccio più’ e quindi l’ho fatto".
Gigi Buffon a Domenica In
Gigi Buffon presenta il primo libro in cui si racconta, intitolato Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi: "Il mio carattere è dissacratore. Io ironizzo su me stesso, perché penso che ognuno di noi abbia delle debolezze che lo rendono molto simile a tutti gli uomini. Dalle esperienze che ho fatto, posso dire che tu impari solo se i dolori li vivi in prima persona, se riesci ad affrontarli e superarli da solo. Se invece il prezzo lo pagano gli altri, resti la stessa persona di un tempo". Poi Buffon aggiunge: "Sono sempre stato con i piedi piantati per terra. Ero la pecora nera della famiglia, perché fin quando non sono entrato in Serie A non facevo nulla. Io ho un legame molto forte con tutta la famiglia, è la parte che ristora il cuore, è un modo per non allontanare troppo l’umanità che spesso tendiamo a trascurare. I miei genitori sono imprescindibili".
Non manca una domanda sugli attacchi di panico vissuti: "Erano già due o tre mesi che ero debilitato, sentito le gambe sempre stanche, la mente poco lucida, avevo dentro di me un’apatia, una pigrizia non consueta. Questa cosa mi aveva fatto rabbrividire, sembravo posseduto da qualcun altro, perché poi non sembri nemmeno tu a decidere il da farsi nella tua vita. Poi arrivò la serata di un pre-partita, stavo facendo riscaldamento e ho sentito la voglia di scappare da quel posto, un malessere che non riuscivo a dominare, come se mi dovesse scoppiare il petto, un’energia negativa che avevo dentro. Ho detto al Mister che non ce la facevo a giocare e, dopo aver cercato di convincermi, ha chiamato Antonio Chimenti per sostituirmi. Mentre lui si allena, io rimango a bordo campo e, in un barlume di lucidità, mi dico: ‘Se decidi di escluderti, in altre occasioni di questo tipo cercherai sempre scorciatoie per non affrontare la difficoltà’. Mi ero detto che dovevo fare questa partita, era una sfida contro me stesso. Sono stato orgoglioso di me, ce l’ho fatta. Ho sentito poi il dottore della Juventus e c’era un sintomo del malessere chiamato depressione. La verità è che probabilmente non fossi soddisfatto dell’altra parte della mia vita, quella dei rapporti, dei sentimenti, perché in quel momento la mia felicità era la ricerca di un futuro con una persona e il fatto di non vederlo, sentirlo, apprezzarlo aveva preso il sopravvento sulle soddisfazioni sportive".
Infine, Gigi Buffon regala a Mara Venier i guanti da portiere autografati dicendole "Non si sa mai che in futuro tu voglia fare la portiera…", e lei, divertita, ribatte: "Al massimo potrei fare la portiera di un palazzo!".
Achille Lauro e Carlo Conti da Mara Venier a Domenica In
L’ultima intervista è quella di Achille Lauro, che dice a Mara Venier "Ne abbiamo fatte di scemenze. Sembrano passati tanti anni, sono stati difficili, c’è stato pure il Covid di mezzo. C’è stata tantissima crescita, forse. Ora è un momento magico. Si matura e quindi adesso c’è anche spazio per cercare di lasciare qualcosa di grande, ci sto provando". Poi si concentra sul presente: "Oggi mi sento un uomo. Per quanto un essere umano non sia mai stabile, ho trovato la mia serenità. Il grande legame col pubblico che ho costruito in quest’ultimo anno è dato dalla serenità che ho trovato. A volte le persone mi dicono ‘mi hai salvato’ e io rispondo ‘posso dire lo stesso’. Sono sempre stato molto solitario, nell’ultimo anno ho riflettuto molto su me stesso, su quello che stavamo facendo, perché la musica per me è qualcosa di condiviso e profondo. Sento la responsabilità nei confronti del pubblico. La musica sono i sentimenti, le persone si sentono davvero coinvolte".
Quando è il turno di Carlo Conti, oltre a parlare della famiglia, non manca un dolce ricordo per l’amico Fabrizio Frizzi: "Con la morte di Fabrizio Frizzi, ho capito che la vita bisogna viverla perché non si sa cosa può capitare domani, ho capito che dovevo dedicare più tempo alle cose piccole e alle cose davvero importanti, alla famiglia. Questo evento mi ha spinto a decidere di trasferirmi a Firenze. Eravamo molto legati ed entrambi siamo diventati ‘papà’ quando eravamo già grandicelli, ci raccontavamo le speranze per il futuro, ci confrontavamo. Aver visto la vita di Fabrizio stroncata in un momento così bello fa accelerare certe decisioni. Non riesco a dire ‘gli studi Fabrizio Frizzi’. Mi ha toccato profondamente".
Infine, il matrimonio con la moglie Francesca Vaccaro: "Antonella Clerici è stata un gancio davvero importante, lei mi ha spinto a sposarmi con Francesca perché sapeva che avevo sempre Francesca nella testa, dicendo ‘Ora basta, o vai lì le dai un brillocco e le dici ‘Ti sposo seriamente’, sennò…’. Francesca ha capito che non volevo solo rifidanzarmi, ma sposarmi veramente: tra noi, infatti, c’era stato un ‘tira e molla’". Mara Venier commenta: "Santa Francesca! Tu Santo in quella Domenica In (la conduttrice preferisce non spiegare il motivo, ma si riferisce a una puntata in cui era presente la madre di lui, ndr), lei…", e Conti finisce la frase: "Lei Santa nella vita". Poi prosegue: "Il ‘Carlo Conti’ televisivo è lo stesso che va a fare la spesa. Siamo una famiglia normale, dove tutti fanno tutto. Ho scelto di lasciare la conduzione quotidiana e vivere a Firenze. Questo significava rallentare e dedicarmi di più alla famiglia".