Cristina Plevani che vinse Grande Fratello 1: “Oggi è un’altra cosa”

La prima vincitrice del reality dice la sua sulle nuove edizioni e spara a zero su quello che è diventato lo show

Valentina Di Nino

Valentina Di Nino

Giornalista

Romana, laurea in Scienze Politiche, giornalista per caso. Ho scritto per quotidiani, settimanali, siti e agenzie, prevalentemente di cronaca e spettacoli.

Mentre fervono i preparativi per l’ennesimo Grande Fratello, torna a parlare, in un’intervista a Brescia Oggi, la vincitrice della prima edizione del reality show, Cristina Plevani che all’epoca era una ragazza della provincia bresciana, entrata insieme ad altri nove ventenni provenienti da tutta Italia nella Casa per partecipare al primo reality italiano, senza sapere nemmeno di cosa si trattasse esattamente. Quello che avvenne dopo fu un clamoroso successo di pubblico che proiettò ragazzi acqua e sapone nel mondo della notorietà. Tutto molto spontaneo, tutto molto diverso da quella macchina mediatica perfetta che è diventato oggi il Gf, dove chi entra, vip o nip, ha avuto anni per studiare ogni particolare, ogni possibilità, ogni azione che crea approvazione o disapprovazione, che fa crescere popolarità o la polverizza.

E infatti Crtistina Plevani non ha dubbi:"Quello che adesso viene chiamato Grande Fratello non è più il Grande Fratello: è un programma serale trasmesso in tv, punto e basta. Non ha nulla a che vedere con quello che era: un reality game con giochi, prove, un montepremi. Allora aveva un senso. Adesso è, credo, una specie di ufficio di collocamento per cani e porci."

Un giudizio non lusinghiero, ma che non può non trovare d’accordo almeno in parte, chi ha seguito l’evoluzione di questo gioco televisivo-esperimento sociologico, sempre meno spontaneo e dunque sempre meno sorprendente, nel corso degli anni.

Tant’è che ogni anno si cerca di ricorrere ai ripari e trovare meccanismi che riportino un po’di quella imprevedibilità che aveva fatto la fortuna delle prime edizioni, insieme ai loro protagonisti.

L’anno della vittoria di Cristina la bagnina, per esempio, in casa con lei c’era l’indimenticato Pietro Taricone, con cui la vincitrice ebbe una storia davanti alle telecamere, la ‘gatta morta’ Marina La Rosa, il pizzaiolo Salvo, l’ingegnere Rocco Casalino, l’artista Maria Antonietta Tilloca, il surfista Sergio Volpini, l’impiegata Roberta Beta, e altri ragazzi comuni senza particolari talenti, diventati in un soffio celebrità. Un salto che nemmeno loro si aspettavano e che, per molti, non è stato facile gestire, tanto che Cristina Plevani, a venti anni di distanza, ci tiene ancora a precisare: "Non sono quello che pensa la gente. Sono rimasti tutti fermi a vent’anni fa e mi vedono sempre e solo così. Ringraziando sempre e comunque il programma che mi ha dato notorietà, io il Grande Fratello l’ho fatto ma non lo sono. E la mia vita mi piaceva anche prima. Non mi sentivo certo una fallita, anzi, gli anni ’90 sono il periodo in cui mi sono divertita di più, prima della fama che inevitabilmente ti mette dei freni. A volte è bello essere anonimi."

Ma il passaggio più interessante dell’intervista è sicuramente il paragone con quello che era il Grande Fratello ieri e quello che è il Grande fratello oggi dove, dice Cristina: "C’è solo gente che vuole farsi vedere per acquisire follower sui social e monetizzare. Non è più un’esperienza, è una vacanza in cui anziché pagare guadagni qualcosina e fai guadagnare la tua agenzia. Non credo che frutti nemmeno un posto di lavoro dopo."

E quando le viene chiesto come affonderebbe la stessa esperienza oggi risponde: "Non lo so, non ne ho idea. Oggi se entri nella Casa devi avere una storia da raccontare. E aver voglia di litigare naturalmente. Ma perché devo venire a raccontarti la mia infanzia in televisione? E ne avrei da raccontare sul mio passato prima del GF. Ma la storia della vita posso scrivermela come diario sui social, a modo mio. Non credo che sarei simpatica in un reality, oggi".

La schiettezza, una delle qualità più apprezzate dal pubblico 20 anni fa, non sembra di certo averla persa.


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