Boppone, cosa significa il termine che spopola sui social a Sanremo 2024

La 74esima edizione del Festival di Sanremo si contraddistingue per l'uso del termine "boppone", usato dai giovanissimi sui social e anche dai cantanti in gara

Se siete di quelli che mentre guardano il Festival di Sanremo di Amadeus hanno anche il dito pronto per scorrere la bacheca di X non avete potuto proprio fare a meno di notare che tra un post e l’altro compare il termine boppone. Soprattutto tra i giovanissimi questo termine, che fa rima con "mappazzone", non ha niente a che fare con Bruno Barbieri e MasterChef per indicare un piatto poco gradevole. Qui parliamo di musica e quindi, leggere frasi come "Mahmood ha tirato fuori un boppone di dimensioni clamorose" oppure "Annalisa che boppone ha sganciato?" e capirle, vuol dire che siete della Generazione Z oppure siete stati ben educati dai vostri figli o nipoti. Ma cosa vuol dire boppone? Scopriamolo.

Il significato del termine Boppone

Boppone è un termine che deriva dall’inglese Bop, riferito alla musica e più precisamente al jazz. È la parola abbreviata di Be-bop. Quando una canzone ha stile, ritmo e ti fa subito ballare allora è un boppone. Questo anglicismo si usa da qualche anno anche in talent show come Amici di Maria De Filippi o X Factor.

Per il Festival di Sanremo calza a pennello, visto che parliamo di primi ascolti, perché boppone è proprio perfetta per gli inediti penetranti. Quelli che ti colpiscono subito: senza aver bisogno di ascoltarli ancora una volta ti sono già entrati dentro e non puoi far altro che ballarli e cantarli a squarciagola ancora e ancora. Insomma, come direbbero tutti quelli cresciuti a cavallo degli anni Novanta e inizio Duemila sono "canzoni che spaccano". Ma non solo perché sono anche gli stessi artisti che conoscono questo termine e lo usano. Stanotte alle 2:00 circa Emma ha scritto un post su X postando il link ufficiale per l’ascolto della sua Apnea, esclamando: "Sto boppone per voi".

L’insolito neologismo nel dizionario?

È un anglicismo che potrebbe entrare di diritto anche nel dizionario italiano o almeno provarci come il neologismo petaloso . La musica è un linguaggio universale e unisce i popoli di tutte gli idiomi. Già un anno fa, durante l’Eurovisione Song Contest, si è usato il termine bop per indicare il ritmo e la musicalità nonché la voglia di ballare che hanno comunicato canzoni come quella della Norvegia Queen of Kings cantata dall’italiana Alessandra Mele.

Chissà cosa ne penserà Amadeus e se, da bravo 61enne al passo con i tempi, inizierà anche lui ad usarlo per indicare il suo boppone preferito.

Federica Massari


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