“Addio a Sanremo”: la Rai (furiosa) sceglie tre location per rilanciare il Festival. Quali sono

Tremano le pareti dell'Ariston. Sembra che la mossa della città di Sanremo per bandire una gara per le reti per accaparrarsi il Festival abbia portata alal contromossa Rai.

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

L’ipotesi di abbandonare l’Ariston non è più una fantasia. I rapporti tesi con il Comune di Sanremo, le strutture inadeguate e le richieste economiche sempre più pesanti stanno spingendo la Rai a guardarsi intorno. E la mappa dell’Italia è già sul tavolo, con nuove località pronte a tutto pur di prendersi lo show più seguito della televisione italiana.

Addio a Sanremo, la contromossa Rai per il trasloco

Che qualcosa si fosse incrinato da tempo, lo sapevano tutti. Ma ora è Il Messaggero a riportare che dal 2027 il Festival di Sanremo potrebbe svolgersi altrove, lontano dal Teatro Ariston e dalla città che gli ha dato il nome. Le ragioni? Troppe pretese, strutture vecchie, alberghi cari e servizi non all’altezza. Il Comune vorrebbe un milione in più per concedere la location, più una fetta degli incassi pubblicitari di Rai Pubblicità. Il problema è che, a fronte di queste richieste, la città non ha mai fatto davvero un passo avanti, nonostante per anni abbia beneficiato della visibilità (e dei soldi) garantiti dall’evento. Il Teatro Ariston è rimasto fermo nel tempo, e il braccio di ferro tra Comune e Rai è arrivato al limite.

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Rai esplora nuove opzioni: la mappa del Festival si apre

È così che in Rai si stanno studiando alternative. La linea è chiara: il Festival resterà in Italia, ma potrebbe uscire dai confini liguri. E le Regioni sarebbero già pronte a muoversi. Tutti vogliono il Festival. La Costiera Amalfitana con Sorrento, la Versilia con Viareggio, la costa adriatica con Rimini, Senigallia e persino il Gargano: ogni proposta potrebbe essere valutata, purché ci siano strutture moderne, ricettività all’altezza e possibilità di crescita. Non manca neppure l’ipotesi Torino, che già ha ospitato l’Eurovision Song Contest nel 2022. Ma secondo i ben informati, l’idea è quella di restare vicino al mare, in un posto iconico ma non già saturo di turismo musicale.

L’idea del Festival itinerante: Sorrento, Rimini, Versilia

Un’altra possibilità presa in seria considerazione è quella del Festival itinerante. Ad esempio due anni a Sorrento, due a Ravenna, poi magari in Calabria o in Sicilia. La flessibilità permetterebbe alla Rai di valorizzare ogni volta una realtà diversa, senza legarsi a un solo Comune. E ci sono Regioni, come l’Emilia-Romagna e la Campania, a partecipare anche economicamente con alcuni fondi.

Che il Festival possa esistere anche senza Sanremo è ormai un dato di fatto. Sembra essere sopravvissuto anche all’assenza dell’apparentemente fondamentale Amadeus. Lo stesso potrebbe valere per la città ligure. Il brand alla fine in realtà sarebbe Rai, non Sanremo, e se l’evento si sposterà, i numeri si spera che resteranno, Per ora nulla è definitivo, ma una cosa è certa: il Festival 2026 si farà a Sanremo, ma potrebbe essere l’ultimo. Da lì in poi, tutto può cambiare.


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