Andrea Giambruno: quanti sacrifici per Giorgia premier

Parla il compagno della presidente Meloni: dalla "punizione" di Mediaset all'intervista che lei non gli concederebbe. La verità del "first gentleman"

Andrea Giambruno: quanti sacrifici per Giorgia premier

Ha aspettato tre mesi, tenendo un profilo basso e non rispondendo a critiche e polemiche. Si è occupato della piccola Ginevra, spesso privata della presenza della madre dagli impegni istituzionali. E da poco ha riconquistato la sedia da conduttore TV alla quale aveva (temporaneamente rinunciato).

Adesso, però, il "first gentleman", al secolo Andrea Giambruno, dice la sua sull’avvio del governo della sua compagna Giorgia Meloni e sulle conseguenze della carica sulla vita familiare: "Un girone dantesco", come confessa a Candida Morvillo, che lo ha intervistato per il Corriere della Sera.

Sorvolando sulle questioni più strettamente politiche e personali, Giambruno ha voluto rispondere anche alle voci che lo hanno riguardato professionalmente. Come quella sulla sua presenza spesata ai vertici internazionali: "C’è stato pure chi ha detto – ha precisato – che stavo a Bali a scrocco, ma ero a Milano a lavorare». Ma soprattutto ha chiarito la sua posizione all’interno di Mediaset, dove sembrava in atto una guerra strisciante contro di lui: "Avevo lasciato la conduzione di Studio Aperto mentre il governo s’insediava e potevo essere passibile di critiche, ma sono un giornalista, questo so fare: raccontare. Prima o poi, dovevo tornare".

Tornare, però, significa lavorare da Milano e non da Roma, dove ci sono compagna e figlia: un "sacrificio familiare, ma era giusto dare un segnale di disponibilità all’azienda. Tenere la diretta a Milano credo sia una normale scelta aziendale di natura economica".

Quando non conduce, tuttavia, Giambruno – che nomina Paolo Del Debbio come suo maestro in TV – dispone di più liberta: "Ho da accudire una bimba a Roma. Conduco se posso e, per il resto, curo il programma da Roma (Diario del giorno del Tg4, ndr) come ho fatto in questi mesi".

In onda nessun imbarazzo per il doppio ruolo di giornalista e compagno, che si riflette però sul modo di chiamare la Meloni: "Se parlo con amici, è Giorgia. Se no, è il presidente". E il presidente (rigorosamente al maschile) non fa sconti: alla domanda se lui le abbia già chiesto un’intervista, risponde: "Non sarei fra i primi a cui la rilascerebbe".


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