UnoMattina Estate, Alessandro Greco: "Ogni anno vado in letargo, ma il pubblico non mi abbandona. Io e Carolina Rey canteremo"

Libero Magazine intervista Alessandro Greco, alla vigilia del suo ritorno in tv insieme a Carolina Rey alla guida di UnoMattina Estate su Rai 1: "L'obiettivo è informare e intrattenere".

Valentina Di Nino

Valentina Di Nino

Giornalista

Romana, laurea in Scienze Politiche, giornalista per caso. Ho scritto per quotidiani, settimanali, siti e agenzie, prevalentemente di cronaca e spettacoli.

Martedì 3 giugno, è già estate su Rai 1. Alle 8.30 infatti, i telespettatori della rete ammiraglia della tv pubblica verranno svegliati da una nuova versione di Uno Mattina, che diventa come ogni anno UnoMattina Estate. Al timone del programma che darà la sveglia agli italiani nella bella stagione, ci sarà il riconfermatissimo Alessandro Greco, che si ritroverà al fianco una nuova compagna di avventura: Carolina Rey, reduce dal successo di Weekly. Iniziamo la nostra intervista ad Alessandro Greco, proprio da questa novità, per poi farci raccontare di più su queste mattine estive.

Alessandro Greco a Libero Magazine, intervista: "Il pubblico mi è stato sempre vicino anche quando non ero in tv"

Alessandro Greco, pronto a ripartire con la nuova stagione di UnoMattina Estate? Ti abbiamo sentito dire che sei rimasto "in letargo tutto l’inverno", c’era una punta di polemica?

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No è una battuta, non avendo avuto modo di fare altri programmi, riparto da dove ci siamo lasciati. Era una battuta perché faceva ridere prima di tutto a me questo pensiero del pubblico che mi ritrova esattamente nel punto dove mi ha lasciato, questa immagine di essere stato in letargo, o congelato. Sono in fase di scongelamento e assolutamente fresco per la ripartenza del 3 giugno.

Come ti stai trovando con la nuova compagna di avventura, Carolina Rey?

Benissimo, è una ragazza molto tranquilla, solare. Questa solarità di Carolina non è solo esteriore, ma lo è anche di carattere. Si dice che a volte riflettiamo fuori quello che siamo dentro, e nel suo caso penso sia particolarmente vero. Mi sto trovando quindi benissimo con lei, ma devo dire che l’anno scorso anche con Greta Mauro è trovato una sintonia stupenda. Devo dire, però, che raramente io ho avuto difficoltà dividendo programmi o palco con altri colleghi e colleghe. È una cosa possibile anche in questo mestiere, di più: si deve fare squadra e creare un ambiente più sereno possibile.

Ce la si fa, ogni tanto, anche nello ‘sgomitante’ mondo dello spettacolo?

Al netto dei limiti e dei difetti che abbiamo tutti, credo che dobbiamo smetterla di comunicare alle persone che questo è un mestiere dove ti devi sempre guardare le spalle e in cui si è sempre pronti all’agguato uno verso l’altro. Come in tutti i lavori, esistono delle situazioni in cui ci si trova meglio e altre in cui ci si trova peggio, però se uno vuole può portare nel proprio ambiente tutto il meglio di se stesso. Per quanto ci riguarda non abbiamo anche il privilegio di poterlo portare comunicando con il pubblico oltre che con l’ambiente di lavoro. In generale, comunque, meglio stai e meglio fai stare tutti.

Ma questo stare in panchina per tutto l’inverno come l’hai vissuto?

Beh, il nostro lavoro, da un certo punto di vista mi viene di paragonarlo all’attività sportiva: più sei allenato a stare davanti alla telecamera, e più ti trovi sciolto in questo. A me non è mai piaciuta la sovraesposizione, cioè mi piace creare nel pubblico un po’ anche quel piacere di ritrovarti. Però, a volte, è la continuità che aiuta a dare un rendimento migliore. A me divertiva comunque l’immagine di me, un po’ in letargo, un po’ congelato e a un certo punto spengono l’interruttore e se ne vanno, per poi farmi scongelare.

Un programma quotidiano ti rende uno di famiglia per il pubblico di Rai 1, ti trovi bene in questa dimensione?

Si, soprattutto se penso a quanto è importante per le persone: essere intrattenute, ma anche essere ascoltati e dare informazioni utile, entriamo nelle case delle persone proprio con un spirito che è prima di tutto di servizio. Se un telespettatore o una telespettatrice prendono appunti su qualcosa che interessa loro davanti alla televisione, o scoprono, che so, come gestire meglio una bolletta, noi abbiamo fatto un ottimo lavoro.

È una tv di servizio insomma…

Per me entrare nelle case delle persone, che sia attraverso la televisione, la radio o altro, è una responsabilità. Io penso che chiunque abbia questa responsabilità debba provare lui per primo una sensazione di piacevolezza, un voglia di condividere, una disponibilità e un’empatia che è veramente la base del nostro lavoro, se non la si prova è meglio cambiare mestiere. Anche perché, molto probabilmente, sarà il pubblico ad accorgersene presto e a cambiare canale.

Sul nuovo UnoMattina Estate cosa puoi anticipare?

Beh, il programma è sempre quello, funziona per come è: quindi l’attualità, ma anche tante informazioni utili, la televisione di servizio. Forse andremo un po’ meno a compartimenti stagni quest’anno e vedrete un po’ più di coralità in studio. Poi ci sarà musica, visto che Carolina Rey è bravissima a cantare e io ogni tanto mi diletto, avremo anche questi momenti: quella di quest’anno sarà un’edizione un po’ più canterina, ecco.

Il tuo rapporto con il pubblico com’è?

Il mio rapporto con il pubblico è fantastico, perché mi rendo conto che mi percepiscono come uno di loro, solo con il privilegio di poter stare davanti alla telecamera. Si è realizzato quello che mi hanno sempre detto i miei grandi maestri, a partire da Raffaella Carrà e Sergio Iapino, che sono stati quelli che hanno avuto la responsabilità di portarmi in televisione, ma anche Corrado: cioè il passaggio dal successo – che può essere molto effimero – alla popolarità. Ecco, quando entri nel cuore delle persone, indipendentemente dalle vicissitudini di un libero professionista, per il pubblico ci sei sempre e continuano a volerti bene.

Anche quest’anno le vacanze possono attendere?

Vivo in vacanza da una vita. Questo mestiere è una vacanza, per me è così.


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