Verissimo, Ornella Vanoni: “Ho avuto molte cadute per l'ansia, salvata da psicofarmaci”

La cantante milanese si è raccontata in una lunga intervista a Silvia Toffanin nella puntata del suo programma di domenica 7 aprile

Valentina Di Nino

Valentina Di Nino

Giornalista

Romana, laurea in Scienze Politiche, giornalista per caso. Ho scritto per quotidiani, settimanali, siti e agenzie, prevalentemente di cronaca e spettacoli.

"Oggi sono spensierata perché sono qua e mi fa molto piacere vederti. Sono sempre stata così, ma ero talmente timida che non usciva fuori la parte ironica, ora che invece mi sono liberata di quella timidezza finalmente viene fuori e mi fa mettere di buon umore la gente." Inizia così, parlando della sua irresistibile ironia, l’intervista di Ornella Vanoni a Silvia Toffanin nella puntata di domenica 7 aprile di Verissimo.

La cantante milanese arriva in studio con la sua inseparabile barboncina nera in studio e parla subito della liberazione che ha vissuto negli ultimi anni, trasformandosi da persona riservata e timida in una persona che si espone e senza peli sulla lingua, un aspetto della sua personalità che l’ha fatta conoscere e apprezzare anche da generazioni diverse oltre a quelle che l’avevano conosciuta come grande artista.

"Come era io da giovane? Ero perbene, non dicevo parolacce, poi sono cambiata. Ho capito tante cose che non sapevo, ho letto l’ira di dio, mi sono fatta una cultura che non avevo", ricorda così la sua giovinezza la Vanoni.

Ma la conduttrice le ricorda anche che lei era considerata una donna molto sensuale, e le ricorda che, quando ha incontrato recentemente Elodie, le ha parlato della sua idea di intelligenza del corpo: "L’intelligenza del corpo, l’ho detto a Elodie, la sensualità è anche nel movimento, di un braccio, della testa, non credo che l’ erotismo sia solo una donna nuda, anche se Elodie ultimamente un po’ "nudina" l’ho vista, ma del resto, se lo può permettere!". Nonostante la sua intelligenza del corpo la Vanoni ribadisce di essere stata da giovane "Molto insicura. Parlavo pochissimo, stavo quasi sempre zitta."

Eppure è stata una donna ammirata e corteggiata e, a proposito dei suoi amori dice: "Nella vita ho amato molto, e sono stata molto amata. Io non ho mai fatto un progetto con un uomo, pensando al futuro, ho vissuto sempre al momento. A un certo punto poi ho sbagliato proprio la mia scelta e mi sono offesa da sola, mea culpa. Noi donne pensiamo sempre di poter cambiare gli uomini, ma non è vero, non cambiano. Bisogna prenderseli già fatti bene. Questo uomo era sbagliato e io mi sono colpevolizzata per averlo scelto e alla fine ho optato per la solitudine".

Un rapporto di amore e odio con la sua libertà-solitudine: "La solitudine è molto bella ma ha anche un prezzo alto, mi pesa la sera e la domenica. La domenica mi ha sempre messo tristezza, come l’ora legale".

E, a proposito di tristezza, la cantante ha parlato anche con molta sincerità del suo rapporto con l’ansia e la depressione.

"Come tutte le persone ironiche ho un grande fondo malinconico. Oggi sono contenta di me. Ho fatto tanto nella vita, ma ho fatto anche molta fatica, non è che è stata una passeggiata. Io ho avuto molte cadute dovute all’ansia, non dormivo, stavo male, poi finalmente mi hanno dato gli psicofarmaci e io continuo a prenderli. Ci sono tanti tipi di depressione, io posso essere triste, andare giù, ma non più giù perché lì c’è una barriera che sono gli psicofarmaci. Per questo dico a tutti: curatevi, parlate, dite come vi sentite, rivolgetevi a chi può aiutarvi".

L’ironia di Ornella Vanoni non conosce barriera, come sottolinea Silvia Toffanin, arriva anche a toccare "certe cose" di cui in molti fanno fatica a parlare, al contrario della cantante, che dice: "A Paolo Fresu ho detto, quando muoio tu suoni al mio funerale" e lui mi ha risposto: "Se muoio prima io, allora tu canti! La morte fa parte della vita, è normale che quando si è giovani non ci si pensi, ma poi arriva un età in cui potrebbe capitare da un momento all’altro e allora bisogna vivere bene con questo pensiero".

Intanto, il metodo di Ornella Vanoni per esorcizzare questi pensieri è tenersi impegnata, anche perché dice: "Io non so giocare a carte, non so fare la maglia, non so cucinare, che sto a fare a casa? Preferisco lavorare, avere degli impegni".


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