Sanremo, bufera sul Televoto: giornalisti in rivolta contro Carlo Conti. Cosa succede

Nella conferenza di oggi è esplosa (di nuovo) la polemica sul voto della sala stampa. Una battuta del direttore artistico ha fatto infuriare molti dei presenti.

Tommaso Pietrangelo

Tommaso Pietrangelo

Giornalista

Autore, giornalista, cantautore. Laureato in Letterature Straniere, è appassionato di cinema, poesia e Shakespeare. Scrive canzoni e ama i gatti.

Si scaldano gli animi in conferenza stampa. Alla vigilia della terza serata del Festival, oggi è riemersa la questione del televoto che aveva già agitato l’ultima edizione di Sanremo. L’anno scorso, il voto da casa aveva premiato il rapper Geolier, mentre la sala stampa si era coalizzata (questa l’accusa) per consegnare la vittoria ad Angelina Mango. Quest’anno Conti è intervenuto dando più forza al televoto, ma a giudicare dal dibattito in conferenza la cosa non è piaciuta affatto ai giornalisti. Così abbiamo assistito a un botta e risposta tra le parti. E alla fine è stato Conti, saggiamente, a scegliere di smorzare i toni della questione. Vediamo i dettagli qui sotto.

Sanremo, il caso televoto agita Conti e la sala stampa

Nel bel mezzo della conferenza di oggi, a Sanremo, ecco che spunta l’inconveniente. Colpa di una domanda sulle percentuali di voto della sala stampa, a cui Conti ha risposto (forse) con troppa leggerezza. "Mi pare che lo scorso anno qualcosa sia stato fatto", ha detto il conduttore, riferendosi alle voci secondo cui l’anno scorso la sala stampa avrebbe favorito Angelina Mango. Ma la battuta ha scatenato un polverone.

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"Su questioni così delicate sulla sala stampa", ha risposto il giornalista Andrea Spinelli, "occorrerebbero risposte meno istintive, più ponderate. Alludere che ci siamo organizzati vuol dire soffiare su una polemica che si trascina da qualche tempo e confligge con la sala stampa. Si tratta di un dato di fatto che il voto finale è depotenziato, è stato detto anche nei giorni precedenti. Se il nostro voto viene depotenziato è inutile".

E in effetti l’intervento di Conti è evidente. Infatti per decretare il vincitore di Sanremo, quest’anno, non verranno conteggiati i voti della serata cover (dove la sala stampa ha un ‘peso’ del 33%), e nel corso della serata finale le percentuali saranno distribuite come segue: Televoto (34%), Giuria della Sala Stampa, Tv e Web (33%), Giuria delle Radio (33%). All’esito di questa votazione verrà poi sommato quello delle votazioni della prima serata e il risultato congiunto delle votazioni della seconda e terza serata. Morale della favola: il parere dei giornalisti avrà un peso soltanto nel corso dell’ultima serata.

Le scuse di Carlo Conti e il dietrofront immediato

Resosi conto del pasticcio, Carlo Conti ha subito fatto retromarcia. "Mi scuso se ho offeso", ha detto il conduttore, "sul fatto dei voti, l’anno scorso ho trovato questa esagerazione, questo polverone che mi aveva infastidito, sapendo l’onestà del vostro lavoro. Mi sembra strano che il 66% sia inferiore al 34%: il lavoro di professionisti come voi ha un peso importante perché porta al 66%. Mi scuso se sono stato frainteso e vi auguro buon lavoro e buona votazione".

Le parole pacate del direttore artistico hanno evitato ulteriori polemiche. Ma è quasi certo che nei prossimi giorni, con l’approssimarsi delle votazioni finali, la tensione tornerà a salire.


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