Pupo non va più in Russia. Ma la spiegazione lascia senza parole

Nuova bufera sul cantante: la verità non sarebbe tutta da una parte e non esisterebbe una divisione tra aggredito e aggressore nel conflitto in Ucraina

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

Pupo - Verissimo
Fonte: Mediaset Infinity

Il cantante Pupo sarebbe dovuto andare in Russia come giudice e superospite del festival Road To Yalta, una sorta di evento dedicato alla canzone patriottica. Questa sua scelta ha suscitato tanta indignazione mediatica, portando l’artista a fare dietrofront: "È successo l’imprevedibile sulla mia partecipazione al festival Road to Yalta. […], Ho deciso di non partire per Mosca. Il motivo? Non certo per le polemiche e per tutto ciò che è accaduto in questi giorni ma per un fatto che vi spiegherò più avanti". Bene, sembra sia finalmente arrivato il momento della spiegazione, ma in un lungo vocale in cui cerca di farci mettere nei suoi panni, fa un grave scivolone, peggiorando ancora di più la sua posizione in merito.

Pupo fuga ogni dubbio, peggio la toppa del buco

Dopo aver cominciato a spiegare perché alle persone a lui vicine non senta il bisogno di dare spiegazioni in merito, e che le sue canzoni hanno sempre portato messaggi di serenità e pace, il cantante entra nel vivo della questione: "Io ho conosciuto i russi e gli ucraini, come i kazaki e come gli uzbeki, tutti i popoli dell’ex Unione Sovietica li ho conosciuti nel momento in cui erano tutti insieme e so quanto amore e la fratellanza che ha sempre legato anche proprio i due popoli soprattutto gli ucraini e russi", spiega Pupo, per poi continuare giustificandosi con un: "Perché io ho cantato ovunque in Ucraina, in tutte le città che adesso sono sotto attacco, io minimo ho fatto 4/5 concerti per ogni città nel corso degli anni, e ho anche cantato in tutta la Russia, quando c’era la pace, quando i due popoli erano fratelli". Poi il cantante si sbilancia dando un parere personale: "Perché di questo si tratta. A mio avviso si tratta di un conflitto fra parenti, un conflitto che noi non possiamo giudicare con la superficialità di dividere un aggredito dall’aggressore o di dividere il mondo fra buoni e cattivi". Insomma, secondo Pupo, la verità non sarebbe tutta da una parte, e non esiste una divisione tra aggredito e aggressore, e buono e cattivo nel conflitto tra Ucraina e Russia. Ma sarà davvero così? Oppure il conflitto ha più probabilmente una forma unidirezionale ad opera della Russia? Nel dubbio Pupo ha: "Telefonato ai miei amici, organizzatori del Festival Road to Yalta, mi sono consultato con loro ho raccontato loro cosa stava accadendo in Italia e sono stati loro i primi a dire: No, Enzo non devi mettere a rischio né la tua incolumità fisica e professionale ma soprattutto nemmeno quella di chi con te vive e vive del tuo lavoro. Non devi mettere a rischio nemmeno le loro famiglie e la tua famiglia". Insomma, nonostante lo scivolone iniziale, sembra che Pupo non abbia proprio voglia di prendere una posizione in merito al conflitto.


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