Paola Turci: “Io lesbica? So solo che amo Francesca”

La cantante racconta l'amore per la moglie e il suo concetto di libertà: "Poter amare chi vogliamo"

Valentina Di Nino

Valentina Di Nino

Giornalista

Romana, laurea in Scienze Politiche, giornalista per caso. Ho scritto per quotidiani, settimanali, siti e agenzie, prevalentemente di cronaca e spettacoli.

Libertà è il tema della decima edizione de Il Tempo delle Donne, la kermesse su parità e questioni di genere del Corriere della Sera in corso questo weekend a Milano, e tra i tanti ospiti che si sono avvicendati in Triennale c’è stata anche Paola Turci. La cantante romana, sposata da un anno alla ex fidanzata di Silvio Berlusconi, Francesca Pascale, ha parlato del suo rapporto con la moglie e più in generale del suo concetto di libertà che si basa fondamentalmente sul rifiuto di qualsiasi etichetta, compresa quella di lesbica. Ha detto infatti Paola Turci: "Molti mi chiedono se sono lesbica. Io rispondo: non lo so. A me piace lei. Non mi piacciono altre. Mi sono innamorata di una persona".

E in effetti prima di Francesca Pascale non sono mancati gli uomini nella vita di Paola Turci, da quando, giovane voce emergente della musica italiana faceva coppia fissa, e piuttosto paparazzata, con il tennista Paolo Canè, passando per il matrimonio, durato un paio d’anni, con il giornalista milanese Andrea Amato. Poi, l’incontro con Francesca Pascale e l’inizio di una relazione coronata dalle nozze celebrate poco più di un anno fa nello splendore della campagna toscana.

E oggi, rispondendo alle domande sul suo percorso di vita e sul suo concetto di libertà Paola Turci dice che gli uomini non le mancano e aggiunge: "Ma non mi mancavano nemmeno prima. Per anni sono stata da sola, loro dov’erano? Il punto è che voglio essere libera di scegliere con chi stare", per poi arrivare alla sua definizione personale di libertà: ""Per me libertà significa far sì che le donne abbiano la possibilità di uscire la sera e di amare chi vogliono".

E per spiegare meglio il concetto parte da un aneddoto personale: ""Mia mamma ha 86 anni. Stanotte mi ha scritto un messaggio: ‘Ho pensato che potevi essere normale e invece hai scelto di essere felice’. Io le ho risposto ‘Mamma, ma io mi sento normale’. Il punto è che non è ancora normale per tutti. Io vorrei conoscerli, poi, quelli che si definiscono normali, partecipare ai loro menage, ai loro incontri sentimentali. Immaginate di mandare un curriculum e scrivere: Paola Turci, eterosessuale. Ma che ti cambia con chi vai a letto la sera, o la mattina? Guardiamo le persone, ricordandoci di vedere prima chi sono".


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