Paola Iezzi si sfoga: "Fu Chiara a volere la separazione, ho sofferto. Ora siamo arrivati a una conclusione"

La più giovane delle sorelle Iezzi, Paola, si apre senza peli sulla lingua, rivelando informazioni sulla storia delle loro hit e sul complicato rapporto con Chiara

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

Chi non conosce Paola e Chiara? Un duo che ha tempestato di hit le nostre estati per anni, che poi e improvvisamente scomparso per tornare più forte di prima. Vi siete però mai chiesti cosa abbia portato alla loro pausa artistica, e quali ripercussioni abbia avuto su entrambe? A rispondere a questi dubbi ci ha pensato recentemente una delle due, Paola, che oltre che chiarire i dubbi sulla loro scomparsa per tanti anni ha voluto anche svelarci qualche retroscena interessante sulla loro vita privata e artistica, soprattutto nei tempi d’oro. Ecco cosa ha rivelato la cantante.

La frattura tra Paola e Chiara e chi le è stato vicino

A poche settimane dal suo ritorno televisivo con X Factor, Paola Iezzi si è raccontata ai lettori de Il Corriere della Sera, raccontando qualcosa in più del rapporto con la sorella e collega: "Chiara è stata la più ribelle, quelle che ha fatto più casini, ma relativi, perché siamo state entrambe sempre molto disciplinate, ligie al dovere. La nostra è un’unione molto forte, che ha avuto un momento di difficoltà dopo 17 anni di carriera simbiotica. A un certo punto ha prevalso una certa dose di insofferenza". Non a caso chi tra le due ha voluto prendersi una pausa fu proprio la bionda: "Il nostro sodalizio ha scricchiolato più da parte sua che da parte mia, Chiara ha iniziato a soffrire questo binomio. Entrambe abbiamo sofferto, ma forse io di più, sono la più piccola: lei aveva deciso la separazione e io l’ho subita. Ho dovuto assecondare la sua scelta e nel tempo ho cercato di comprendere le sue ragioni. Dopo 10 anni c’è stato il riavvicinamento artistico, ha vinto la voglia di rimettere insieme i cocci". Tutto bene quel che finisce bene insomma, anche se adesso hanno capito di dover essere molto più flessibili rispetto al passato: "La reunion andrà avanti finché lo vorremo, siamo arrivate alla conclusione che Paola & Chiara ci saranno per sempre, anche se ognuna magari seguirà i propri progetti personali". Ovviamente non sono mancate le delusioni in questi anni: "Ho preso tante mazzate, i bassi sono bassissimi quando li vivi, ma l’insuccesso ti forgia, è una prova del fuoco. Quando non mi volevano senza mia sorella mi sono fatta i dischi da sola, mi sono reiventata come dj prima nei bar poi nei club. Mi sono sempre data da fare". Chi ha provato sempre a sostenerla è stato un caro amico e collega: "Max Pezzali è una delle persone che mi ha aiutato emotivamente di più. In generale però mi sono sempre circondata da persone che mi dicono la verità, odio chi mi mente solo per lusingarmi".

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Lo smacco da Sanremo e l’esperienza ad X Factor

La cantante si è poi soffermata maggiormente sull’esperienza a X Factor, dichiarandosi molto felice di prendervi parte e ammettendo: "Sono sempre stata una fan del programma, mi sono spesso divertita e identificata, ho sempre sperato che mi chiamassero a farlo, era il mio piccolo sogno nel cassetto. Non ci ho dovuto pensare, ero felice e sorpresa, pensavo che ormai non sarebbe più successo", ma Paola sa già che non sarà facile: "Sono una persona molta empatica, quindi vivo le ansie dei ragazzi, mi rivedo in molti di loro, ma cerco comunque di essere giusta. A volte il pubblico contesta le decisioni, ma X Factor non è una trasmissione sul belcanto, piuttosto sulla ricerca delle popstar del futuro. Il talento è anche comunicazione, noi cerchiamo ragazzi che sappiano toccare certe corde nella sensibilità di chi guarda". Ovviamente le viene chiesto di giudicare tutti i suoi colleghi e la presentatrice, Giorgia, quindi si confessa: "Manuel Agnelli lo conosco da quando avevo 17 anni. È una persona meravigliosa, ha un’aria snob, e forse per certi aspetti, musicalmente parlando, lo è perché il suo è uno stile ben preciso, non è un poppettaro, ma riesce comunque a comprendere tutti i linguaggi della musica. Jake La Furia anche lo conosco da tempo, è una fucina di battute, una dietro l’altra, è un cazzaro, fa morire dal ridere, è difficile restare seri con lui, potrebbe fare lo stand-up comedian. Di Achille Lauro invece avevo un’idea sbagliata, immaginavo che fosse distaccato, algido, un po’ snob, un po’ freddo, poco empatico. Invece ho trovato una persona speciale, di una dolcezza pazzesca, un gentleman". E per finire Giorgia, la cantante: "Ci siamo sempre volute bene. Mi ha stupito perché ha la naturalezza di chi ha sempre fatto la conduttrice". Poi la sorpresa che potrebbe scioccare molti, ripensando al successo di Vamos a bailar: "La cosa più assurda è che quel pezzo fu bocciato inaspettatamente a Sanremo, eravamo convintissime che sarebbe stato preso, invece il direttore artistico Sergio Bardotti liquidò la canzone con parole poco carine, anche se poi ci chiese scusa. È stato un vortice: in estate eravamo abbacchiate dopo la bocciatura, poi il pezzo arrivò primo in metà Europa, numero uno anche a Londra: una magia".


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