Otto e Mezzo, Cacciari asfalta Scanzi: "Basta balle"

Da Lilli Gruber il giornalista del Fatto ha espresso le sue perplessità su Giorgia Meloni. A rispondergli l'ex sindaco di Venezia: "Discorso archeologico"

Otto e Mezzo
Fonte: Frame puntata Otto e Mezzo La7

Il nuovo Governo è stato formato, e la nuova presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ottenuto, nella giornata di ieri, la fiducia da parte della Camera dei Deputati. Un esecutivo che continua a far discutere, e che da più parti viene visto come un possibile ritorno a una destra estremista.

Ieri sera, durante la puntata di Otto e Mezzo su La7, tra gli ospiti di Lilli Gruber, in collegamento c’era Andrea Scanzi, che commentando il giuramento di Meloni alle Camere, e il suo discorso, ha voluto "avvertire" sul pericolo di un possibile ritorno del fascismo in Italia, criticando le parole poco nette sui regimi durante l’insediamento.

A rispondere in studio al giornalista del Fatto Quotidiano c’era Massimo Cacciari, filosofo ed ex sindaco di Venezia, che ha voluto ribadire come non esista in alcun modo un pericolo in tal senso: "Sono 35 anni che tutte le teste pensanti di questo continente dicono: badate amici di sinistra, il fascismo è un fatto archeologico".

Cacciari ha poi proseguito il suo pensiero, sottolineando come per il nostro Paese i pericoli arrivino da altre parti:

"I pericoli autoritari non vengono più da quella storia, quella è una storia finita. Basta con questo discorso, basta con questa balla! Sono ben altri i pericoli per la nostra democrazia".

Poi, rivolgendosi direttamente a Scanzi, che di nuovo ha tirato in ballo il fascismo, ha concluso: "E’ palese, basta con questo discorso archeologico". In risposta il giornalista ha replicato: "Non me ne frega assolutamente niente se quello che dico porta o no voti alla Meloni visto che io non faccio politica. Il punto qui è che c’è una che viene da una storia di destra che nel momento della fiducia alla Camera fa quei discorsi lì…".


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