No Finger February, la challenge tutta “rosa” che infiamma il web. Come nasce e perchè è subito virale

Spopola sui social una nuova sfida rivolta al mondo femminile. Un mese di astensione dal "piacere", per ritrovare l'equilibrio e combattere le dipendenze.

Tommaso Pietrangelo

Tommaso Pietrangelo

Giornalista

Autore, giornalista, cantautore. Laureato in Letterature Straniere, è appassionato di cinema, poesia e Shakespeare. Scrive canzoni e ama i gatti.

La versione maschile, "No Nut November", spopola sui social da anni. "No Finger February" è il suo corrispettivo al femminile: una challenge goliardica che invita le donne ad astenersi da ogni pratica di "piacere", per tutto il mese di febbraio. Sembra sciocco (e in parte magari lo è), ma il popolo del web ha abbracciato questa moda con grandissimo entusiasmo: febbraio è alle porte, e tantissime utenti si preparano già alla sfida impossibile. Con il vantaggio (pare) di comprovati effetti benefici per la salute. Scopriamo tutti i dettagli qui sotto.

La nuova challenge che infiamma il web

Non è la prima challenge, e di certo non sarà l’ultima. "No Finger February" è l’ennesimo fenomeno dell’universo social, dove star e perfetti sconosciuti si mettono alla prova per qualche causa nobile, oppure solo per il brivido di farlo. Anni fa spopolò la "Ice Bucket Challenge": vip da tutto il mondo facevano a gara per lasciarsi inondare da un secchio di acqua gelata, con il fine di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo a una terribile malattia, la SLA. Questa volta la motivazione sembra meno seria, è evidente, ma non mancano comunque i risvolti positivi in questa storia.

La "No Finger February" è una sfida rivolta alle donne – l’equivalente del "No Nut November" maschile – e non serve una laurea in lingue per capire davvero di che cosa si tratta. Per dirla con eleganza, è l’invito ad astenersi da ogni pratica sessuale per un mese, quello di febbraio, in modo tale da testare autocontrollo e disciplina, ma anche farsi qualche sana risata, e accaparrarsi un paio di like che non guastano. In realtà, però, esistono motivazioni più profonde. Challenge come la "No Finger February" si sono diffuse anche per provare a combattere una "piaga" pesante, quella della dipendenza dalla pornografia. Spesso i giovanissimi finiscono in un vortice di pratiche malsane, semi-ossessive, e provare ad arginarle non è affatto una cattiva idea. Anzi.

Febbraio sarà quindi il mese dell’astensione, per chi vorrà seguire il trend. Niente intimità con i partner, né con sè stessi, alla scoperta di una dimensione che va oltre il contatto, oltre la mera fisicità. La sfida è ardua, è vero, ma se presa con il sorriso può portare grandi benefici. E poi i social prometto già un mese un inizio di primavera scoppiettante, per chi sopravvivrà alla sfida. Dal primo marzo inizierà la challenge del "Masturbation March". Inutile spiegare in dettaglio di che cosa si tratta.


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