Monica Maggioni, com'è andata la prima puntata di In Mezz'ora

L'esordio della giornalista nello storico programma lasciato dall'Annunziata ha mostrato già diversi cambiamenti

Valentina Di Nino

Valentina Di Nino

Giornalista

Romana, laurea in Scienze Politiche, giornalista per caso. Ho scritto per quotidiani, settimanali, siti e agenzie, prevalentemente di cronaca e spettacoli.

Monica Maggioni
Fonte: Ufficio stampa Rai

"Molti temi sul tavolo, ma soprattutto l’inizio di un nuovo percorso insieme". Il sapore del cambiamento, del voltare pagina c’è già tutto nel lancio con cui Monica Maggioni, annuncia al tg3 il suo In Mezz’ora. Lo storico programma che ogni domenica alle 14.30 propone agli spettatori di Rai Tre interviste esclusive ed approfondimenti sui più caldi temi di attualità, per 18 anni è stato guidato dalla sua creatrice, Lucia Annunziata, e la curiosità di vedere un’altra giornalista alla guida di un programma finora così definito anche dalla personalità di chi lo ha guidato per quasi vent’anni è molta.

Ma com’è quindi In Mezz’ora condotto da Monica Maggioni? Quali differenze con le precedenti edizioni che portavano la firma di Lucia Annunziata?

Il cambio di guida della trasmissione si riflette innanzitutto sul cambio degli spazi e della scenografia. Monica Maggioni conduce infatti dallo studio 5 di via Teulada, più ampio del precedente. Le bellissime illustrazioni della sigla e quelle dei videowall sono affidate a Tullio Pericoli. L’ambiente risulta quindi più ampio del precedente, meno scarno e più morbido, rispecchiando una minore ruvidità nello stile di conduzione della Maggioni, rispetto a quello più diretto della Annunziata.

Una maggiore morbidezza che si nota, ovviamente, soprattutto nelle interviste. I primi ospiti di In Mezzora 2023 che apre con un video sul terremoto e poi con un servizio dedicato a una delle vittime della strage di Brandizzo, sono stati Maurizio Landini, segretario della CIGL e il ministro Guido Crosetto con cui però non si è assistito a un faccia a faccia, ma a un dibattito allargato con la partecipazione anche dei giornalisti Iman Sabbah e Marcello Sorgi. Nella seconda parte della trasmissione si è parlato ovviamente di nuovo del devastante terremoto che ha colpito il Marocco e poi della Russia.

In linea di massima, si può dire che In Mezz’ora in questa nuova versione guidata da Monica Maggioni risulti più vicino a un talk show classico, a più voci. Un salotto, tutto sommato accogliente in cui dibattere dei temi caldi, evitando scontri frontali ma cercando ragionamenti corali, con l’aggiunta di altre voci oltre a quella dell’intervistatrice e dell’intervistato. E anche quando il discorso è a due, sono lontani i duelli all’ultima domanda e risposta, carichi di tensione e senza spazio per alcuna via di fuga dal confronto serrato a due tra interrogante e interrogato, che era invece la cifra di Lucia Annunziata. Monica Maggioni infonde quindi già dall’esordio il suo stile e la sua personalità alla storica trasmissione, molto diversa da quella di colei che l’ha preceduta. Effettivamente, questa prima puntata di stagione di In Mezz’ora sembra segnare "l’inizio di un nuovo percorso" per il programma.


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