Tg La7, morto Armando Sommajuolo: l’addio di Mentana (che lo “pensionò” con una freddura)

Se ne va un grande volto di La 7, protagonista di tanti eventi storici per il canale, e coinvolto anche in alcune polemiche. Ecco i retroscena, compreso il saluto di Mentana

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

È venuto a mancare a 70 anni Armando Sommajuolo. Il giornalista fu per molti anni tra i conduttori di punta del telegiornale di La7, diretto da Enrico Mentana. Il direttore del Tg La7 ne ha annunciato la morte, e ha voluto ricordare Armando attraverso un post sui suoi profili social: "Stamattina se ne è andato Armando Sommajolo, colonna di questo telegiornale dai tempi in cui si chiamava Tmc news e fino al 2015. Per molti di voi un volto amico, per noi un amato compagno di lavoro, un professionista solido, positivo, professionale, e soprattutto un uomo perbene. Un abbraccio ai suoi cari". Non si hanno però informazioni circa le cause della morte dell’uomo, e luogo e orario della commemorazione funebre.

Armando Sommajuolo: il ritiro dalla conduzione e la stoccata di Mentana

Il 24 aprile 2015, il conduttore annunciava il suo ritiro dal Tg La7, che è stata la sua casa per molti anni. In quell’occasione ha molti non sfuggi un, seppur ironico, colpo basso del Direttore Mentana, che commento la notizia del suo ritiro dicendo: "Armando, è l’unica esclusiva che ti ho visto avere però eh?". Nel successivo fine settimana ha presentato le sue due ultime edizioni del telegiornale prima di andare poi ufficialmente in pensione congedandosi dicendo: "Bene, allora ci siamo. Questo è l’ultimo telegiornale che ho condotto dopo 30 anni passati in questa azienda. Lo studio è pieno di gente e sono anche un pochino emozionato. Io voglio ringraziarvi al di fuori di ogni retorica, perché so che molti di voi mi seguono da 30 anni, e mi hanno "Cazziato" quando c’era bisogno di "Cazziarmi", ma mi hanno anche supportato e sopportato nei momenti più bui, quindi voglio veramente ringraziarmi tutti. E poi permettetemi anche di ringraziare pubblicamente il Direttore Enrico Mentana, che venerdì scorso mi ha commosso e sorpreso passando quel servizio giornalistico che mi è stato dedicato, e stringendomi poi la mano al termine di questo servizio, ringraziandomi poi in diretta. [..] Grazie a tutti, io ho altre cose da fare da questo momento in poi, buona vita e arrivederci".

Vita e carriera

Armando era nato a Roma. Nel 1985 ha recitato in uno spot pubblicitario per il whisky Glenlivet, con il tema "Abbiamo l’esclusiva", ambientato in una redazione giornalistica. Due anni dopo, ha anche interpretato un piccolo ruolo nella serie televisiva La piovra 3. Ha condotto tutte le principali edizioni del telegiornale di TMC/La7 e ha presentato numerosi speciali e programmi, come Tesori di famiglia con Stefano Disegni, Irene Papas, Valerio Massimo Manfredi e Zona blu. Aveva cominciato a lavorare nella televisione locale Teletevere, per poi passare nel 1998 a TMC, che nel 2001 era diventata La7, emittente in cui rimase per tanti anni. Si era occupato a lungo di esteri, lavorando come inviato in diverse zone di guerra in tutto il mondo. Tra le crisi internazionali di cui si è occupato distinguiamo quelle in tra cui Albania, Kosovo, Somalia, Ruanda, Burundi, Zaire, Afghanistan, Timor Est, Ucraina, Pakistan, Libia, e poi i disastri ambientali come quello dello tsunami a Banda Aceh nell’isola di Sumatra. Dal 2010, con l’arrivo di Mentana alla direzione, gli era stata affidata inizialmente la conduzione del programma di approfondimento LIFE, fin quando dal 2011 aveva condotto l’edizione delle 13:30 del telegiornale. Per poi alternarsi a Mentana e la giornalista Gaia Tortora nella conduzione dell’edizione delle 20. Era andato in pensione nel 2015. Della sua vita privata si sa veramente poco. Quel che è noto è che Sommajuolo era sposato ad una donna di nome Caterina, non è noto se la coppia avesse figli o meno. A causa di un servizio giornalistico riguardante la prima guerra civile liberiana, che fu trasmesso nella prima serata del Tg dell’8 marzo 1996, Sommajuolo venne citato in giudizio insieme all’allora direttore Pier Michele Girola, per aver mostrato immagini di cadaveri riprese dalla giornalista Corinne Dufka. Ma nel 2003 venne assolto in quanto le immagini, benché superassero i limiti consentiti riguardo la dignità delle persone coinvolte, avevano un preciso valore informativo veicolato.


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