Loretta Goggi a ruota libera sulla nuova Rai e la Mediaset no-trash

Tra una riflessione sul femminismo in Italia, una difesa ai tanti cambiamenti della Rai e una stoccata alla Mediaset, Loretta Goggi parla della sua vita

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

Durante una lunga intervista con La Repubblica, la cantante e conduttrice Loretta Goggi, ha deciso di tirare un po’ le somme riguardo la sua carriera in televisione, togliendo sicuramente qualche sassolino dalle scarpe, e concedendo di parlare un po’ più liberamente del maschilismo in tv, e delle recenti rivoluzioni a cui stiamo assistendo tra l’emittente pubblica Rai, e quella privata di Mediaset. Vediamo tutti gli argomenti affrontati dal mitico giudice di Tale e Quale Show.

Il maschilismo in televisione

Nell’ultima esperienza di conduzione, al timone di Benedetta primavera, la conduttrice ha sperimentato il peso dei giudizi espressi sui social, tanto da definire alcuni commenti degli utenti online come: "Una cattiveria gratuita: gli uomini contro le donne, le donne contro le donne. C’è un livello di frustrazione pericoloso in giro. Ma per l’azienda sono importanti, a Tale e quale ripetono sempre: siamo trend topic." Poi il discorso si è spostato molto più sul problema della cultura patriarcale in tv: "Ora le donne si sono prese la scena: ma una volta era tutto: "Corrado con", "Pippo Baudo con". Eravamo di contorno. Io le mie soddisfazioni me se le sono prese, la prima donna a condurre il festival di Sanremo, a fare il quiz. Nessuno credeva in me e sono arrivata seconda a Sanremo con Maledetta primavera, che è un successo". Ma il vero problema per la Goggi è la percezione del corpo femminile: "Le donne non possono avere le rughe, in Italia a un certo punto diventano invisibili. E ci sono artiste grandissime, pensi a Giuliana Lojodice. Sempre giudicate per l’esteriorità; ma sforzatevi, un po’ di fantasia, sa quanti ruoli ci sarebbero. Ci sono attrici americane pazzesche, che non sono più ragazze e non rientrano nei canoni classici, penso a Frances McDormand, una fuoriclasse, che girano film da protagonista. Gli uomini, invece, fanno come gli pare. Guardi Vasco Rossi, Ligabue, settantenni e ragazzacci rockstar. Da noi chi? Forse solo Loredana osa."

La deriva Meloniana della Rai

Nei suoi 60 anni di carriera, la cantante pensa di averne viste davvero di tutti i gusti, non sembra infatti particolarmente turbata dai giochi di poltrone e dai cambi di rotta effettuati dai vertici Rai, tanto che quando le vien chiesto che effetto le fa l’ormai ribattezzata TeleMeloni, lei risponde: Lo sa in 60 anni quanti direttori e presidenti ho visto cambiare? Non mi metto a fare discorsi sull’occupazione, di destra o di sinistra, ci sono corsi e ricorsi. Penso che dovrebbe valere una sola regola: la meritocrazia", taglia quindi così corto la conduttrice.

Le politiche anti trash di Mediaset

Ormai è nota a tutti la nuova regola messa in campo di Pier Silvio Berlusconi, che sembra essere diventato totalmente insofferente riguardo le scene più trash viste sul quinto e sul sesto canale durante l’anno, tanto da avviare una vera e propria epurazione di molto volti noti, dando precise istruzioni di comportamento a quelli rimasti. In merita a questa scelta la Goggi sembra dubbiosa, soprattutto in merito agli effetti che questa serie di cambiamenti porteranno ad alcune delle produzioni di punta della rete, come ad esempio il chiacchierato Grande fratello, che potrebbe diventare un altro programma, venendo totalmente stravolto: "Mi chiedo: se era trash, perché non ci ha pensato prima? E se il Grande fratello diventa un’altra cosa, ha ancora senso?".


Guida TV

Potrebbe interessarti anche