Loredana Berté, il racconto terribile: “Anch'io stuprata e picchiata”

La cantante ha deciso di denunciare e condannare i recenti avvenimenti di Palermo, spendendo parole di solidarietà per la ragazza violentata dal branco di giovani

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

La cantante Loredana Berté ha deciso di dire la sua e raccontarsi, commentando i terribili avvenimenti che hanno sconvolto Palermo in questi giorni, quando un branco di sette ragazzi ha stuprato una ragazza appena diciannovenne. Tra i commenti più inquietanti emersi dalle chat private degli autori della violenza, molto scalpore ha destato la frase: "Eravamo troppi. Sinceramente mi sono schifato un poco ma però che dovevo fare? La carne è carne". Questo meccanismo di giustificazione che vuole deresponsabilizzare gli artefici di queste atrocità ha origini antichissime, come se l’essere umano, o in questo caso l’uomo, non avesse capacità di autocontrollo, oltre che una totale mancanza di empatia e umanità. Ma un’umanità noi l’abbiamo, e Loredana Bertè ha deciso di ricordarcelo con un messaggio molto chiaro nel suo ultimo concerto.

La confessione della cantante

La Berté ha scelto di dedicare un momento del suo spettacolo per parlare di un tema che le sta molto a cuore e che la riguarda in prima persona, lo stupro. Lo sfogo è avvenuto durante il suo ultimo concerto sul palco di Palmi, Reggio Calabria. La donna ha voluto manifestare la sua massima solidarietà alla vittima della violenza di gruppo, raccontando la terribile esperienza di cui lei stessa è stata protagonista anni fa: "Io sono stata vittima di un bastardo che mi ha violentato, massacrata di botte e lasciata su una strada del ca**o a Torino. Ogni sei ore, ogni sei ore un femminicidio. Per non parlare poi di abusi, quali Palermo. Per questo ho smesso di tacere. Io non sono carne. Non sono carne". La Bertè ha quindi scelto di aderire alla campagna social partita in questi giorni, che vuole portare l’attenzione su una tematica così spinosa e lesiva della nostra società come lo stupro.

Le parole di Loredana

I ricordi di questa terribile esperienza risalgono a diversi anni fa, come lei stessa racconto solo tre anni fa alle telecamere di Verissimo. La cantante aveva al tempo solo 16 anni, e si trovava a Torino quando fu violentata: "Mi sono sentita in colpa per anni, ho un vago ricordo che cerco di reprimere, ma ogni tanto viene fuori. Ero vergine in un mondo in cui tutte erano navigate. Facevamo le tournée con Don Lurio, e c’era questo ragazzo che mi portava delle rose. Mi sono lasciata convincere, ci sono cascata. Dopo un mese ho deciso di andare a prendere una cosa da bere con lui. Mi ha portato in un appartamento scannatoio, le ragazze devono stare molto attente. Quando ho sentito che chiudeva con il lucchetto la porta mi sono spaventata, terrorizzata. Volevo andare fuori, ma lui mi ha riempita di botte, mi ha violentata. Sono riuscita a uscire per miracolo, con i vestiti tutti strappati e con un taxi che si è fermato: stavo svenendo e mi ha portato in ospedale".


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