Le Iene, top e flop: Lory Del Santo commovente, Balotelli sorprende Raffaella Fico

Durante la puntata del 2 aprile tanti i servizi da ricordare e da dimenticare, ma vediamo insieme i momenti migliori e peggiori della serata

Rosanna Ilaria Donato

Rosanna Ilaria Donato

Web Content Editor

Laureata in Linguaggi dei Media, mi dedico al mondo dell’intrattenimento da 10 anni. Ho lavorato come web content editor freelance per diverse testate.

Durante la nuova puntata de Le Iene, in onda martedì 2 aprile su Italia1 e condotta da Veronica Gentili e Max Angioni, assistiamo a servizi socialmente utili e/o emozionanti – Giulio Golia con l’autismo e tutte le sfumature di Lory Del Santo – ma anche a inchieste alquanto discutibili, come quella sugli arbitri (la vicenda si fa sempre più fitta, ma la risoluzione del caso è ancora lontana e un po’ di noia si fa sentire) e lo scherzo con l’Intelligenza Artificiale a Raffaella Fico. Vediamo insieme cosa è successo questa sera tra top e flop.

Le Iene, puntata del 2 aprile: i top

Il primo top lo diamo a Giulio Golia per il suo commovente servizio dedicato a bambini e adulti affetti da autismo per la giornata della consapevolezza dell’Autismo. L’inviato ci permette di entrare nella vita di queste persone, portando la telecamera dentro una clinica privata di Firenze, e di coglierne tutte le sfumature: il dolore dei genitori, il miglioramento dei piccoli… Peccato che lo Stato abbia tagliato i fondi e quindi il contributo per aiutare le famiglie a sostenere i costi delle terapie non sia più disponibile… Golia è bravo anche immergerci nella loro sofferenza, anche grazie alla madre di un bambino che dice: "Loro hanno bisogno di una terapia, noi genitori abbiamo bisogno di un supporto. È importante questo programma". "Nella maggior parte dei casi se si interrompe la terapia c’è una regressione", sottolinea un’esperta, e ciò non può far altro che portarci a sperare perché tutto si risolva prima che tutti gli sforzi fatti sinora vadano persi. Di certo Franco e Andrea, protagonisti di un monologo sull’autismo, con la loro associazione I bambini delle Fate stanno già facendo un gran lavoro per aiutare i bambini a vivere nella maniera più normale e felice possibile.

Applausi ad Antonio, il padrone del cane Gustavo per la sua reazione decisamente matura ed equilibrata quando incontra il suo amico a quattro zampe insieme all’ex dog sitter, colpevole di avergli rubato Gustavo 7 anni prima, dicendo al padrone che era morto al parco a causa di un attacco da parte di altri cani. Tanta lucidità, nonostante il dolore: in un secondo momento, infatti, vediamo l’uomo in lacrime perché vorrebbe recuperare il suo amico a quattro zampe ma la strada sembra ancora lunga (tra l’altro il reato potrebbe cadere in prescrizione), il che rende la storia ancora più forte emotivamente. È difficile non empatizzare con lui pensando al fatto che ciò potrebbe accadere a chiunque abbia un cane. E la cosa peggiore è che lei, nonostante le tante prove che il suo Frizzi in realtà sia Gustavo, non intende dire la verità.

Promossi anche il servizio di Nina Palmieri e la protagonista della sua commovente storia: Liliana. Quest’ultima da 7 mesi dorme su una panchina della sala d’attesa di un pronto soccorso perché cacciata di casa dal genero e dalla figlia Alessandra, la quale non ha fatto nulla per evitare problemi con il marito e la suocera (è lei la padrona di casa). Il genero aveva convinto Liliana a vendere la propria casa e andare a vivere con loro solo per approfittare del ricavato della vendita, e quando sono finiti i soldi l’hanno costretta ad andarsene… Il top va sia a Nina Palmieri per aver raccontato la storia in un modo così vero, emozionante e intenso, sia a Liliana che, nonostante tutto ciò che è successo, con la figlia che la caccia di casa senza fare nulla per paura di essere cacciata a sua volta e lei che dorme in un ospedale da mesi, l’unica cosa che vuole è sentire nuovamente la voce di Alessandra, dimostrando che l’amore per un figlio è più forte di qualsiasi altra cosa, anche del male ricevuto (e speriamo che per Alessandra sia lo stesso per quanto riguarda la madre…). E poi il lieto fine: Liliana, grazie a Le Iene, ora vive in un appartamento tutto suo. Queste sono le notizie che ci piacciono: quelle utili e volte ad aiutare il prossimo.

L’ultimo top lo diamo a Lory Del Santo, protagonista del servizio di Gaston Zama, perché commuove quando parla della morte dei suoi figli, mostrando tutto il suo dolore senza veli e apparendo in tale circostanza più autentica di quando racconta dei suoi incontri con le personalità conosciute prima e durante la sua carriera. E poi la voce un po’ rotta con cui racconta delle violenze subite… L’inviato dà vita a un quadro struggente e inaspettato della sua vita, in cui emerge tutta la forza della donna protagonista.

Le Iene 2024: i flop

Il primo flop lo diamo al servizio di Veronica Ruggeri sull’amante di una donna, che dopo la rottura con quest’ultima, inizia a stalkerare suo marito rendendolo invalido al 100%, tanto da perdere il lavoro per via dello stato depressivo serio a lui diagnosticato. Messaggi minacciosi in segreteria, appostamenti sotto casa e tanto altro da anni, eppure il PM ha chiesto l’archiviazione del caso. Le denunce sono servite solo a ottenere un divieto di avvicinamento, mai rispettato dallo stalker, e quando la vittima lo riprende mentre è vicino a lui le forze dell’ordine non fanno nulla per fermarlo… Il flop, infatti, non riguarda solo l’atteggiamento pericoloso (davvero incomprensibile e inquietante) dell’ex amante della moglie, ma anche le forze dell’ordine che, pur avendo le prove del mancato rispetto di un divieto sotto gli occhi, restano fermi a guardare. Poi si chiedono anche perché le persone smettono di denunciare e non si fidano più…

Bocciato anche il servizio sugli arbitri, in sostanza perché si torna a parlare dei biglietti falsificati (stesso numero titolo e codice CP, ovvero quello di prenotazione) per ottenere dei rimborsi che non gli spettavano o comunque gonfiati, senza però arrivare al punto. Che senso ha riprendere argomenti di cui si è già parlato senza dire effettivamente cosa sia successo in quella occasione? Vogliamo la risoluzione del caso, mica dichiarazioni che dicono tanto ma non trovano mai conferme ufficiali. A parlare questa volta è l’ex procuratore degli arbitri Rosario D’Onofrio, arrestato per narcotraffico e ora agli arresti domiciliari. Non solo parla dell’inesistenza dei codici identificativi di tali biglietti e del fatto che secondo Trenitalia sarebbero falsi, ma dice anche che questi titoli di viaggio in realtà sono facilmente reperibili perché archiviati (ma nessuno vuole trovarli). Insomma, non viene fatta chiarezza sulla questione, danno solo qualche dettaglio in più. Ma il flop riguarda anche tutte quelle persone che della questione ne sanno eccome, ma fanno finta di non saperne nulla, come lo stesso ex arbitro Gianpaolo Calvarese – poco credibile nel ruolo di truffato -, Gabriele Gravina e Carlo Pacifici, tra gli altri. Ah, una parte dei fondi per le trasferte deriva da soldi pubblici…

Tra i momenti peggiori della serata anche il format dell’Intelligenza Artificiale, che per alcuni potrà anche essere divertente ma pensiamo un attimo a chi vive la situazione, chiedendoci cosa faremmo noi al loro posto. Pensiamo se sia giusto rischiare di mandare in fumo rapporti di lavoro e amicizie, facendo fare pubblicamente delle figuracce sia all’ospite che ai personaggi contattati, perché, non aspettandosi le Iene dall’altra parte, magari rispondono in maniera inopportuna. Però dello scherzo a Raffaella Fico qualcosa da salvare c’è: la reazione di Mario Balotelli, il quale risponde che per liberare l’ostaggio, essendo la showgirl la madre di sua figlia, nessuna somma di denaro richiesta sarà mai troppo elevata.

Infine, l’ultimo flop è per il servizio su Anna, l’insegnante malata di tumore e dimenticata dallo Stato quando viene dichiarata inabile al lavoro: viene quindi licenziata dalla scuola senza i tre mesi di preavviso, di punto in bianco. La donna non guadagna nulla da 5 mesi e ora si trova in una struttura per malati terminali. Niente arretrati (i 3 mesi le sono dovuti), tredicesima, trattamento di fine rapporto, ma tante scuse. E la cosa che più sconvolge è la mancanza di umanità: ora tutto sembra essere risolto, ma solo perché del caso se ne sono interessati i media. Che tristezza.


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