Le Iene, top e flop: Emma senza filtri arriva al cuore (e conquista Geolier), Ricchi e Poveri iconici e ironici
Durante la puntata dello show di Italia Uno di martedì 16 aprile tanti i servizi interessanti ma anche momenti che fanno discutere: ecco le cose migliori e quelle peggiori della serata
Tante storie e inchieste, riflessioni e polemiche. Anche nella puntata de Le Iene, andata in onda martedì 16 aprile su Italia1 e condotta da Veronica Gentili e Max Angioni, il pubblico ha potuto seguire servizi di inchiesta e approfondimento molto interessanti, intervallati anche da pezzi di comicità sferzante e dai monologhi di ospiti in studio. Vediamo le cose migliori e quelle più discutibili con il top e flop della puntata.
Le Iene, puntata del 16 aprile: i top
Top al lungo servizio dedicato ad Emma, che nelle 48 ore passate a Napoli con Niccolò De Divitiis, si rivela una ragazza simpatica e alla mano, e che svela che, dietro l’apparenza da dura, c’è la timidezza e il fatto di non sentirsi mai all’altezza, ma anche una vita non proprio facile. Tra le altre cose infatti, ripercorre il calvario che l’ha vista affrontare fin da giovanissima un tumore alle ovaie, che l’ha portata poi all’operazione in cui le sono state asportate. Emma parla anche di congelamento degli ovociti e del suo desiderio, impossibile da realizzare per ora in Italia in quanto donna single, di accedere alla fecondazione assistita. Nelle 48 ore a Napoli c’è tempo anche per l’incontro con Geolier e per intavolare il progetto di un duetto, ma anche per il ricordo del padre morto di leucemia di cui dice: "Le cose più folli della mia vita io l’ho fatte con mio padre".
Struggente il servizio in cui Cizco realizza il desiderio di una mamma, Lucia, che ha perso il giovanissimo figlio Mirko nel 2019 per un incidente in moto. La donna scrive alla redazione del programma di Italia Uno chiedendo di poter risentirsi chiamare "mamma" per un’ultima volta, grazie alla ricostruzione della voce del ragazzo tramite l’intelligenza artificiale. Le Iene ricostruiscono la storia di questa famiglia, simile a molte altre che hanno perso un caro, giovane o meno giovane, in un incidente, e poi riescono a realizzare il sogno di questa madre con il cuore spezzato e del padre di riascoltare la voce del figlio 19enne per sempre. Ma le Iene, rendono il regalo per la mamma e il papà di Mirko ancora più grande, raccogliendo gli aneddoti e i ricordi degli amici, per svelare com’era davvero quel ragazzo fuori di casa. I due coniugi si commuovono tantissimo ascoltando le parole degli amici del figlio, e poi arriva il momento di riascoltare la voce del figlio. Un momento che si svolge opportunamente a telecamere spente, per questione di rispetto, ma anche di sicurezza, per poi tornare a raccontare la grande emozione ma anche l’espressione in qualche modo più pacificata di mamma Lucia e papà Massimo, dopo aver riascoltato la voce di Mirko. Per questa scelta di delicatezza il servizio si merita il Top.
Diamo un top anche alla simpatia dei due Ricchi e Poveri superstiti, Angela e Angelo che, dopo l’exploit dell’ultimo Sanremo 2024 continuano a riscuotere apprezzamenti non solo per il loro brano scanzonato, ma anche per il modo in cui si propongono pieno di autoironia, un’autoironia che non manca anche questa sera quando, ospiti de Le Iene vengono chiamati a rispondere ai twitt su di loro, non sempre tenerissimi, da chi prende di mira le loro canzoni, a chi sbeffeggia i look eccentrici, fino a chi dice: "Prendo quello che ha preso Angela a Sanremo", con lei che chiarisce: "Tisana al mirtillo, buonissima!"
Flop
Flop a una storia di ordinaria follia burocratica. A Villaricca, alle porte di Napoli, da due anni decine di famiglia sono in attesa di rientrare nelle loro case. Era il 2022 quando in una strada del piccolo centro abitato si apre una voragine, su cui interviene subito il comune, dopo una notte di pioggia però il terreno sprofonda sempre più e i residenti nella strada sono obbligati a lasciare le abitazioni. Dopo alcuni rimpalli burocratici interviene il comune per sistemare la questione, tappando la voragine e risistemando il manto stradale, nonostante questo, decine di persone di tutte le età e in diverse condizioni di salute attendono ancora di rientrare nei loro appartamenti, accampati in b and b o dai parenti o in sistemazioni di fortuna poiché il sequestro permane nonostante l’area sia ormai completamente in sicurezza. Mentre Procura e Prefettura si rimpallano le responsabilità di questa assurda situazione i legittimi proprietari non riescono a tornare nelle loro case, ma continuano a pagare mutui e utenze.
Flop ai soldi buttati inutilmente. Dalla puntata del 16 aprile de Le Iene, si scopre che ci sono delle donne che dubitano della fedeltà dei compagni o fidanzati e si affidano alle Honey Trapper, ragazze che si prestano a fare da esca per tentare al tradimento i suddetti partner, le Iene organizzano ben tre trappole, con le ragazze che spiano dalla telecamere le reazioni dei ragazzi alle belle ragazze pagate per tentarli. Il flop va di certo alle persone, non quelle del servizio televisivo, ma quelle che nella realtà pensano di ricorrere alle Honey Trapper, essendo infinitamente più veloce, economico e liberatorio il vecchio metodo, che funziona ancora benissimo, di piantare qualcuno nel momento in cui non ci si fida più.
Interessante e sconfortante insieme il servizio di Alice Martinelli costretta a raccontare la storia, non la prima, purtroppo, del genio che si è scattato un selfie sul luogo di un incidente mortale e, non contento, ha anche filmato la donna riversa all’interno della sua auto che da lì a pochi minuti perderà la vita, il tutto mentre i soccorritori intervenivano d’urgenza sul posto. L’inviata de Le Iene, che già in passato ha affrontato storie di questo tipo, ha cercato di capire cose possa passare per il cervello di un essere umano che trova normale fare una cosa del genere, parlandone con una psicologa, secondo la quale quest’assurda reazione è collegata a un forma di empatia, per cui di fronte a un fatto del genere visto che esplode l’emotività, o si cerca di prestare aiuto, o si congela la situazione anche pensando all’effimera ricompensa consolatoria dei like a quello scatto. Spiegazione che lascia basiti, perché laddove scatta un istinto sbagliato interviene, o dovrebbe intervenire, la sovrastruttura dell’educazione e delle convenzioni sociali che in questi casi sembra rimanere non pervenuta.