L'annuncio straziante di Michela Murgia: “Ho un tumore, mi restano mesi di vita”

Dalla terribile lotta che sta affrontando contro un male invincibile, fino al suo precedente tumore, passando per la decisione di sposarsi. Ecco cosa ha detto la scrittrice a riguardo

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

Michela Murgia a Le Parole
Fonte: RaiPlay

"Il cancro non è una cosa che ho, è una cosa che sono". Attraverso queste semplici parole l’attivista speaker e scrittrice Michela Murgia ci lancia una notizia che lascerebbe tutti attoniti, con una delicatezza e una semplicità sconvolgente. L’estratto è racchiuso in una più lunga intervista con il Corriere della Sera, organizzata in occasione dell’uscita del suo ultimo libro "Tre ciotole".

La toccante confessione

Lo stesso libro, si apre con una precisa linea di intenti, chiarendo come quello che la scrittrice sta passando si rifletta anche nel suo ultimo scritto: "È pedissequo. È il racconto di quello che mi sta succedendo. Diagnosi compresa". Si tratta purtroppo di un carcinoma renale al quarto stadio. La donna ha spiegato quanto allo stadio attuale sia impensabile pensare di sconfiggerlo: "L’obiettivo non è sradicare il male, è tardi, ma guadagnare tempo. Mesi, forse molti.".

Il precedente tumore

La scrittrice aveva già avuto il cancro: "A un polmone. Tossivo. Feci un controllo. Era a uno stadio precocissimo, lo riconoscemmo subito. Però ero in campagna elettorale. Quella volta non potei dire che ero malata. Gli avversari mi avrebbero accusata di speculare sul dolore, i sostenitori non avrebbero visto in me la forza che cercavano. Dovetti nascondere il male, farmi operare altrove". Michela questa volta se n’è accorta perché non respirava più: "Mi hanno tolto cinque litri d’acqua dal polmone. Stavolta il cancro era partito dal rene. Ma a causa del Covid avevo trascurato i controlli". Sembra infatti che la malattia si sia già sviluppata con metastasi: "nei polmoni, nelle ossa, al cervello". L’unica cosa da fare ora è stimolare il sistema immunitario attraverso l’uso di biofarmaci: "L’obiettivo non è sradicare il male, è tardi, ma guadagnare tempo. Mesi, forse molti".

La decisione di sposarsi, per scelta e necessità

Quando le viene chiesto perché abbia deciso di sposarsi proprio in questo particolare momento della sua vita la scrittrice si apre ad una riflessione: "Lo Stato alla fine vorrà un nome legale che prenda le decisioni, ma non mi sto sposando solo per consentire a una persona di decidere per me. Amo e sono amata, i ruoli sono maschere che si assumono quando servono". Murgia conferma poi sposerà un uomo, ribadendo però: "Ma poteva essere una donna. Nel prenderci cura gli uni degli altri non abbiamo mai fatto questione di genere."


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