Fatima Trotta da Made in Sud al delivery: "In Campania si mangia meglio"

La conduttrice di Made in Sud mette alla prova il cibo su Il delivery perfetto (Food Network) e rivela: "De Martino non lo vedo più e Ballando con le stelle sarebbe una bella sfida"

Mara Fratus

Mara Fratus

Giornalista

Nella mia vita non possono mancare, il silenzio, il mare e Il Libro dell'inquietudine sul comodino, insieme a un romanzo di Zafon.

Fatima Trotta
Fonte: Ufficio Stampa warner bros discovery

"Al Sud si mangia benissimo, ma io forse sono di parte!", inizia così la nostra chiacchierata con Fatima Trotta, napoletana doc classe 1986, alle prese con la sua prima conduzione di un programma dedicato al cibo, Il delivery perfetto, in onda su Food Network (e in streaming su Discovery+) dal 28 marzo 2023. Un vero e proprio viaggio alla ricerca dei migliori ristoranti, con consegna a domicilio, in cui l’attrice e le famiglie che la ospiteranno, valuteranno velocità di consegna, packaging, prezzo e gusto dei cibi ordinati da due diversi locali in ogni puntata.

Bari, Pescara, Campobasso, Benevento e Napoli sono le 5 città visitate in questa prima edizione, ma dove si mangia meglio?(al di là delle valutazioni nello show): "Io sono di parte, io sono campana e non posso non dire la mia Terra, ed è un dato obiettivo, non lo dico solo io. Ma in tutto il Sud Italia si mangia molto bene", afferma senza dubbi Trotta, con il suo inconfondibile sorriso ed energia che si percepisce anche al telefono.

Ma come è stato condurre per la prima volta un programma legato al cibo?

Ho accettato di partecipare, perché alla fine Antonio Frascadore, produttore e ideatore del programma, quando me lo ha proposto è riuscito a ricreare una grande condivisione di idee, oltre ad avermi lasciato tanto spazio per essere me stessa. Di solito nelle trasmissioni di questo tipo, la conduzione prevede una certa rigidità del ruolo, ma qui si parla di delivery, si mangia a casa della gente, e forse in questo caso il mio lato spontaneo, quello più vero, è servito molto.

L’episodio più esilarante e quello più disastroso?

Nella prima puntata, quella di Bari, c’era un tempo "non bellissimo" e fare le esterne è stato un disastro. Poi, entrare nelle case della gente è difficile, trovare subito un feeling non è una cosa scontata: ci sono persone più estroverse, altre più timide. Per fortuna avevamo un piccolo briefing prima di registrare e lì ho potuto instaurare un rapporto empatico con i ragazzi: a oggi ho tanti nuovi amici!

Come se la cava Fatima Trotta in cucina?

Bene! Molto bene, in realtà ho una buona mano. Sono una che mangia, anche se non si direbbe, mi piace il buono e sono anche brava nel cucinare: ho avuto una nonna e una mamma che mi hanno insegnato tutti i trucchi del mestiere. Sono una di quelle persone, quando non lavoro, che sta a casa e a cui piace preparare il cibo per la famiglia. Ammetto che quando riesco, faccio poco delivery, ma preferisco cucinare io.

Tanta, anzi tantissima, la sua esperienza al timone di programmi comici, è riuscita a portarne un po’ tra i fornelli de Il delivery perfetto?

Penso di sì. Anche perché la comicità non è soltanto fatta di battute ma pure di spontaneità: il conduttore non deve essere solo il protagonista, ma io personalmente ho sempre cercato di rendere protagoniste anche le persone che condividevano la tavola con me. È capitato di aver trovato dei ragazzi molto spigliati e li ho lasciati fare.

14 le edizioni condotte di Made in Sud, che ricordo conserva?

Bello. Per me Made in Sud è casa, un luogo familiare dove sono cresciuta e di cui ho tanti ricordi. Mi ha dato la popolarità, la consapevolezza, la padronanza del mestiere. Non rinnego nulla ed è un ricordo dolcissimo che conservo dentro di me.

Ha mantenuto i rapporti con Stefano De Martino?

Siamo amici ma non ci frequentiamo, soprattutto per via degli impegni lavorativi di entrambi: lui in tv, io in teatro.

A Made in Sud ha conosciuto anche quello che poi è diventato suo marito, Luigi De Falco. Cosa l’ha fatta innamorare?

L’onestà, mio marito è un grande uomo. Lui era nel cast su Comedy Central, lì ci siamo conosciuti ed eravamo grandi amici. Poi lasciò il programma e con il tempo è nato l’amore.

Quanto è importante ridere in una coppia?

Tanto. Non prendersi sul serio, e soprattutto essere consapevoli e liberi, lasciando i propri spazi all’altro. Fondamentale essere prima persone complete come singoli, come esseri umani, per poi potersi dare all’altra persona. Solo così si può essere una buona coppia.

Che rapporto ha con i social network?

In realtà non pubblico tantissimo, ogni tanto condivido post e storie, ma non sono una super social, ecco. Ancora non ho capito bene questo mondo, ma dobbiamo adeguarci e purtroppo se non usi i social se come un ectoplasma.

E con i reality show?

Proprio zero, non ne ho mai fatti e non li guardo.

Dopo l’esperienza a Tale e Quale, rifarebbe un talent? Ho letto che le piacerebbe Ballando con le stelle

S’, tanto. Mi piace cantare, canto nei musical, ma non sono una cantante. Mi piace ballare, ma non sono una ballerina. So, da chi ha partecipato, che si lavora tanto per preparare una puntata: gli insegnanti sono belli severi, e per me sarebbe una grande sfida, mi piacerebbe tanto.

Il film in cui ha recitato e che porta nel cuore?

Andiamo a quel paese, scritto e diretto da Ficarra e Picone. Porto nel cuore entrambi e loro sono due grandissimi professionisti. Due signori dello spettacolo, due belle e vere persone.

E il personaggio a cui è più legata nel mondo del Teatro?

Manuel Frattini, la persona che mi ha fatto capire cosa significa realmente il teatro. Resterà per sempre con me, mi ha dato veramente tutto.

Come si vede in un ruolo drammatico? Cosa le sarebbe piaciuto interpretare?

Non ho ancora l’età e forse neanche lo spessore, ma ci sto lavorando. Il mio sogno più grande sarebbe interpretare Filomena Marturano.

Cosa le riserva il futuro?

Spero cose belle e tanta salute (sorride, ndr). Il teatro è casa, è il luogo dove io mi vedo da anziana. Ma ho ancora qualche cartuccia da sparare nella televisione e proprio per la TV stiamo scrivendo un programma che forse vedrete presto.

di Mara Fratus


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