Giovanna la pazza, chi era la regina dell’omonimo film

La vera vicenda del personaggio storico interpretato da Pilar López de Ayala nel film del 2001 di Vicente Aranda: perché è conosciuta come “La Loca”

Giovanna la pazza
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Nel film del 2001 Giovanna la pazza diretto da Vicente Aranda vediamo l’omonima protagonista, ormai 70enne, immergersi nei ricordi e raccontare la storia del suo amore perduto, Filippo d’Asburgo detto "il Bello". La sovrana – interpretata da Pilar López de Ayala (con una performance che le valse il Premio Goya 2002 come migliore attrice protagonista – ripercorre gli intrighi familiari, il suo regno, l’infedeltà di Filippo e l’isolamento. Quest’ultimo sarà la causa principale della sua famosa "pazzia" che tutti le attribuiscono, ma andò veramente così? Chi era Giovanna la pazza?

Giovanna la pazza, la storia

Giovanna di Trastamara nasce a Toledo nel 1479, terza dei cinque figli dei "Re cattolici" Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia. Sin da piccola Giovanna si distingue dagli altri per il suo carattere tenace, le sue idee convinte e la sua disobbedienza ai doveri regali o religiosi, venendo spesso punita con la violenza. Quando Ferdinando e Isabella devono maritare gli eredi stringendo alleanze in tutta Europa, a Giovanna tocca Filippo "il Bello", il figlio dell’imperatore d’Asburgo. Tra i due c’è subito una grande attrazione, ma l’amore vero scatta solo in Giovanna, con Filippo che perde rapidamente interesse e frequenta altre donne. Nel 1500 Giovanna diventa erede al trono e il padre Ferdinando, che non gradisce il comportamento del genero (il quale non aspetta altro che salire al potere in Spagna), approfitta delle scenate di gelosia della figlia per dichiararla "pazza" e quindi inabile a governare. Quando, nel 1502, Filippo torna nelle Fiandre, Giovanna viene trattenuta a forza nel castello della Mota; rivedrà il marito solo due anni dopo, per scoprire che ora ha un’amante fissa. La sua situazione si fa più folle (cercherà di riconquistare il marito anche con dei filtri d’amore) e più violenta, con aggressioni al personale di corte. Alla morte della madre Isabella, Giovanna torna in Spagna, dove però morirà anche il marito Filippo, facendola piombare in un profondo dolore. Il padre ne approfitta per ufficializzare la sua "pazzia" e rinchiuderla a Tordesillas, dove Giovanna partorirà la sua ultima figlia e morirà dopo ben 46 anni di isolamento dormendo per terra, senza cambiarsi i vestiti e rifiutando il cibo, vinta dall’odio dei familiari e dal dolore.


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