Fiorello si mette a nudo al Tg1, da Sanremo al grande rimorso sul padre: cosa ha detto

Lo showman si racconta nell'intervista con Gian Marco Chiocci Stasera parlo io tra amici, nemici, passioni, politica, pandemia e famiglia: cosa ha detto

Rosanna Ilaria Donato

Rosanna Ilaria Donato

Web Content Editor

Laureata in Linguaggi dei Media, mi dedico al mondo dell’intrattenimento da 10 anni. Ho lavorato come web content editor freelance per diverse testate.

Stasera, sabato 30 dicembre, su Rai1 va in onda la tanto pubblicizzata intervista esclusiva concessa da Rosario Fiorello al direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci e intitolata Stasera parlo io, dove lo showman si racconta come mai prima d’ora, facendo slittare addirittura il programma in access prime time condotto da Amadeus, Affari Tuoi, rimandato alle 21:15 di oggi. Durante l’evento, il presentatore tocca diversi temi, partendo da Sanremo e passando per la politica, senza dimenticare di citare aneddoti mai svelati in precedenza e inerenti alla propria carriera e vita privata. Tra questi, la premier Giorgia Meloni in veste di babysitter di sua figlia.

Le rivelazioni di Fiorello al Tg1

Fiorello parte dall’inizio della sua carriera, svelando un aneddoto riguardante Pippo Baudo, considerato da tutti i siciliani come "una figura di riferimento": "Il giorno che mi stroncò al primo provino, mi disse: ‘Tu hai bisogno di un programma tutto tuo, ma in questo ci sono già io. Devo trovare persone che facciano uno show in 3 minuti‘". In seguito lo showman svela: "A me fa ridere la vita, mentre mi rende infelice ciò che vedo al Tg e leggo sui giornali, perché rabbuiano la vita. Noi vorremmo essere quella finestrella di buon umore, in quanto una volta finiti i 45 minuti si tornerà a parlare solo di quelle cose tristi".

Per quanto riguarda Sanremo, Fiorello ammette che molte cose sono cambiate dai tempi di Pippo Baudo: "Ora il tecnico mi manda direttamente il provino con la mia voce, anche se io non ho registrato nulla. Amadeus ha riportato Sanremo ai fasti degli anni di Baudo. Lo conosco dall’88 e non ho mai litigato con lui. Non si può. L’alchimia, il colpo di fulmine dell’amicizia, è nata dal primo giorno che ci siamo visti". Si parla poi dell’anno della pandemia e di quel Sanremo senza pubblico, quando la platea dell’Ariston era completamente vuota: "Le difficoltà della vita sono altre, ma in quel momento, quando l’Italia era proprio giù, il ruolo più difficile era il mio, perché dovevo far divertire il pubblico da casa. È una cosa che rimarrà dentro di me. Mi ricordo che mentre scendevo le scale vedevo la platea vuota e guardavo il gobbo. Quando ho finito di cantare, ho sentito il silenzio totale. Quella è stata la frazione di secondo più brutta della mia carriera". Non mancano le ultime novità sulla prossima edizione del Festival della Canzone italiana: "Ci sarà il glass di Viva Rai2 fuori dall’Ariston. Ci saremo e potrò entrare in sala, salire in cima alle scale, ma non sul palco, perché io devo raggiungere Amadeus e portalo via solo il sabato sera. Io posso avere ospiti e sorprese che lui non conosce, e allo stesso tempo Ama può venire a trovarci. È l’ultimo Sanremo di Amadeus, ma secondo me tra un paio di anni torna alla conduzione".

Fiorello si concentra poi sulla morte del padre, venuto a mancare all’età di 58 anni, e poi rivela anche il suo più grande rimorso legato alla figura paterna: "Era il ’90 e lavoravo a Radio Deejay. Quell’anno avrei dovuto girare dietro le quinte del Festival e fare le interviste agli ospiti, ma è arrivata la notizia della morte di mio padre. Quando ho superato i 59 anni ho pensato fosse una cosa stranissima sapere di essere più anziano di lui. Era molto spiritoso, era una Guardia di Finanza, lo dico sempre con orgoglio. Il mio più grande rimorso riguarda un incidente in macchina. Mio padre seppe di questa cosa e a sorpresa mi venne a trovare nel villaggio turistico, ma ebbi una reazione bruttissima. Il fatto che fosse venuto a farmi visita mi faceva sentire un po’ bimbo e allora lo trattai male. Lui se ne è andato proprio all’inizio della mia carriera… Credo che queste siano le ultime battute di una carriera che non sarà ancora molto lunga".

Dalla politica alla vita privata

Quando Chiocchi gli chiede per chi avesse votato alle ultime elezioni, lo showman risponde: "Non lo dico… Io faccio parte della vecchia guardia. Non ho mai partecipato a eventi politici. Sono più i cantanti che vengono chiamati alla Festa dell’Unità e poi etichettati come di destra o di sinistra. Mi hanno chiamato un sacco di volte, ma mi sono sempre tenuto abbastanza ‘pulito’. Io voglio fare spettacolo. Ma posso dirti una cosa: le ultime tre volte che ho votato ho cambiato per due volte schieramento. Io scelgo in base a quanto mi piace una persona. Mi interessa poco il partito politico. C’è stato un cambio, non puoi votare sempre lo stesso, devi vedere anche le idee". L’intervistato ammette che gli sarebbe piaciuto diventato un calciatore o tennista professionista: "Non avevo le caratteristiche giuste per diventarlo".

Del rapporto con la moglie dice: "Non c’è una ricetta. Noi ci siamo conosciuti quando io avevo 36 anni e Susanna 32. Avevamo già vissuto due vite: lei aveva una bambina, io avevo avuto una vita spericolata. Abbiamo deciso di costruire una terza vita insieme, diversa da quella che avevamo alle spalle. Senza il passato non ci sarebbe il presente, io non sarei mai venuto a Roma e non avrei mai incontrato Susanna e non ci sarebbe Angelica, né avrei mai conosciuto Livia. Non toccherei nulla, nemmeno le cose brutte. Per Angelica non è stato un periodo facile perché i ragazzi di oggi sono i 14enni della pandemia, sono stati segnati dall’evento. Leggiamo spesso di atteggiamenti violenti, secondo me causati dagli anni di clausura. Si sono persi due anni di vita, tutto. Per noi che abbiamo una certa età non sono niente, per i ragazzi sono un secolo". Infine, Fiorello ricorda l’incontro con il Papa, che gli strinse la mano e lo fissò come a dirgli: "Guarda chi c’è", dopo le battutine in diretta; confessa che Maurizio Costanzo gli ha cambiato la vita e che il suo più grande rimpianto è quello di "non aver potuto studiare quanto" avrebbe voluto: "Il mio problema era la frequenza, ma quando ci andavo ero bravo. Mi sarebbe piaciuto imparare uno strumento e l’inglese. Sai a quante cose ho rinunciato solo per l’imbarazzo di parlare in inglese?". E la Meloni babysitter? "Mia moglie diceva che era bravissima. Mentre stava con la bambina studiava. Non la faceva giocare con le bambole, ma nulla da ridire su Giorgetta".


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