'Chi l'ha visto?', Federica Sciarelli rischia di non andare più in onda. E scende in piazza

I giornalisti di tante redazioni dei programmi Rai sono sul piede di guerra: "Un ricatto inaccettabile". Che succede e cosa rischiano 'Chi l'ha visto?", Report e altri.

Mara Fratus

Mara Fratus

Giornalista

Nella mia vita non possono mancare, il silenzio, il mare e Il Libro dell'inquietudine sul comodino, insieme a un romanzo di Zafon.

Tantissimi programmi Rai sono a rischio. Il 5 giugno scorso, a Roma, è stato firmato l’accordo sindacale per l’avvio di una selezione interna di 127 giornalisti da destinare alle redazioni regionali dei Tg e ai programmi. L’accordo, firmato prima Unirai Figec Cisal e Usigrai, prevede che i professionisti dell’informazione, ora diversamente contrattualizzati, vengano regolarizzati ‘finalmente’ con un giusto contratto, ma a patto che per "Almeno 5 anni" siano disposti a emigrare "Nelle varie sedi della Testata Giornalistica Regionale (Tgr) sguarnendo le redazioni dei programmi", come si legge nella nota stampa delle assemblee delle giornaliste e dei giornalisti di diverse trasmissioni come Report, PresaDiretta, Mi manda Rai 3, Indovina chi viene a cena, Unomattina, Elisir, Il posto giusto. Cosa sta succedendo?

I giornalisti Rai sul piede di guerra: i programmi si svuotano e Federica Sciarelli scende in piazza

"Un ricatto inaccettabile a cui ci opponiamo fermamente in nome dello spirito della professione giornalistica e della Rai servizio pubblico: i programmi che producono inchieste, reportage e approfondimenti della Tv pubblica sono un asse portante dell’offerta informativa e culturale della Rai e vanno tutelati al pari dei telegiornali nazionali e regionali". Queste le parole nella nota stampa delle assemblee delle giornaliste e dei giornalisti di vari programmi Rai come ‘Chi l’ha visto?‘, Report, PresaDiretta, Mi manda Rai 3, Indovina chi viene a cena, Unomattina, Elisir, Il posto giusto.

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Per aver un giusto contratto, con il nuovo accordo appena firmato, i professionisti dovrebbero accettare di essere dislocati per almeno 5 anni nelle sedi regionali dei Tg, andando a svuotare di fatto le redazioni dei programmi dove hanno lavorato finora, fornendo informazione e professionalità. "L’azienda preveda, accanto all’annunciata selezione interna, una contestuale regolarizzazione di colleghe e colleghi impiegati nei programmi", chiedono invece i giornalisti riuniti nelle assemblee, aggiungendo:

Questo piano aziendale, mai apertamente dichiarato ma determinatosi nei fatti, produce gravi conseguenze: lo svuotamento di buona parte delle redazioni dei programmi, con l’incognita delle modalità di sostituzione dell’organico, e la prospettiva di una dismissione del presidio giornalistico nei programmi di informazione.

Per questo, domani 12 giugno, scenderanno tutti in piazza partire dalle 11 davanti alla sede Rai di viale Mazzini a Roma. Al presidio interverranno personalità del mondo del giornalismo, della politica e dello spettacolo, quali Sigfrido Ranucci (Report), Federica Sciarelli (Chi l’ha visto?), Riccardo Iacona (Presa Diretta), Federico Russo, Giampiero Marrazzo e molti altri.


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